Nata a Grosseto, Michela Martello vive e lavora a New York. Nelle sue opere intreccia nuove connessioni tra ciò che solo in apparenza è distante e frantumato. Un processo intimo e personale che parte dal proprio vissuto legandosi a tradizioni culturali, influenze artistiche e memorie collettive per dimostrare che nulla o nessuno è un unico, ma un insieme di tante parti. La varietà di tecniche ‒ pittura, disegno, scultura, murales ‒ di materiali – il riutilizzo di borsoni militari, sete giapponesi o sacchi alimentari ‒ così come di soggetti e tematiche – donna e natura, simboli e parole, religioni e paganesimo ‒ stabilisce una narrazione tra aspetti lontani, capace di attraversare tempo, confini culturali e convenzioni.
LA MOSTRA DI MICHELA MARTELLO A MILANO
Michela Martello, Of the Earth – Sulla Terra è la sua prima personale e raccoglie una quindicina di opere, tra le più recenti. Ghette militari si trasformano in un corsetto dipinto ‒ Giotto’s Battlefield, 2020 ‒ e stoffe alimentari in tele ‒ The Absolute body e Lovely Nerves, 2020. In Lion’s Gate, 2020 è il vestito della madre dell’artista a essere ricucito con un richiamo – il segno zodiacale del leone ‒ al dono della vita mentre al centro, nel cuore dello spazio espositivo, un piede mozzo ‒ Of the Earth, 2020 ‒, realizzato in ceramica e smalto lucido, è in cammino, sulla terra.
‒ Barbara Bolelli
