È stato un vero piacere dopo questo interminabile lockdown dovuto alla pandemia del Coronavirus visitare la collettiva che Enrico Astuni ha studiato, preparato e allestito con amore. Protagonisti gli Anni Ottanta, periodo che ha vissuto al massimo, che ha segnato la sua crescita come uomo e come collezionista d’arte, al punto da dedicarvi un’intera collettiva, aperta fino a fine settembre, grazie alla collaborazione con il curatore Luca Beatrice.
Vado al massimo. Cronache dall’Italia postmoderna è un viaggio attraverso gli Anni Ottanta impreziosito da svariate forme d’arte, da dipinti, sculture, fotografie che raccontano in modo diretto, romantico ma anche provocatorio il decennio in cui l’arte ha trovato grande sfogo e iniziativa. Della collettiva stupisce l’ampia offerta, con nomi che hanno segnato l’arte contemporanea: dai colori unici e inconfondibili degli abiti di Ottavio Missoni alle fotografie di Oliviero Toscani, dalle provocazioni di Maurizio Cattelan alla Transavanguardia di Mimmo Paladino.
‒ Matteo Franzoni