Guerrilla Spam a Bologna, fra Street Art e partecipazione

MAMbo, Bologna – fino al 15 marzo 2020. Mette in discussione l’idea di identità nazionale l’installazione di Guerrilla Spam a Bologna. Suggerendo una utopia realizzabile.

ULTRABANDIERE, un nome da supereroi per una mostra e un progetto che vanno oltre lo spazio, oltre i generi, oltre il tempo, amplificandosi come un ipertesto: con quattordici bandiere realizzate nell’arco di tre anni dagli abitanti dello Spazio Popolare Neruda, occupazione abitativa di Torino nella quale convivono circa 150 persone, l’installazione racconta di un’utopia realizzabile: poter rappresentare una complessità identitaria non inquadrabile in una bandiera nazionale. Disegna un concetto di identità come processo continuo attraverso un’arte relazionale in cui il trascorrere del tempo con le persone, lentamente, si fa atto creativo; in cui l’ascolto trasforma il simbolo escludente delle bandiere in ultra-storie nelle quali si stratificano ricordi di quartiere, detti popolari, desideri, testimonianze dal mondo in un intreccio di passato, presente, futuro.
I Guerrilla Spam insieme a Cheap Street Poster Art vengono accolti in un ultra-museo, aperto per la prima volta al linguaggio della strada, perché – dice il direttore artistico Balbi – “questa installazione ti fa sentire che sei un po’ dappertutto. E questo è anche il ruolo del museo”.

Annalisa Filonzi

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Annalisa Filonzi

Annalisa Filonzi

Laurea in Lettere classiche a Bologna, torno nelle Marche dove mi occupo di comunicazione ed entro in contatto con il mondo dell'arte contemporanea, all'inizio come operatrice didattica e poi come assistente alla cura di numerose mostre per enti pubblici e…

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