All’ingresso, appena si entra nell’attenta collettiva curata da Marina Dacci alla Galleria Anna Marra, a colpire lo spettatore sono tre grandi pietre di fiume scavate non solo dal tempo (grande scultore a detta di Marguerite Yourcenar), ma anche da Paula Cortazar, l’artista più giovane ‒ a farle compagnia sono Benjamin Degen, Alexandra Karakashian e Michele Mathison – di Inner Landscape, un percorso espositivo che ruota attorno alla metafora del viaggio, corporeo e mentale, naturale, sociale. A costruire il cammino ideale è l’opera di Degen, il cui cromatismo acceso si dissemina nello spazio quasi a creare un immaginario fondale: Hard Try For Now (2018) e Over Time Louder (2018) sono due tele preziose. Se da una parte con Karakashian si entra in una scena più socialmente impegnata, Mathison punta sul territorio, sul rapporto ormai decadente tra natura e cultura, sulla resistenza all’aridità opulenta.
‒ Antonello Tolve