Forme nel Verde: l’arte contemporanea a San Quirico D’Orcia. La curatrice racconta la sua storia

La rassegna più longeva d’Italia - dopo la Biennale di Venezia – compirà l’anno prossimo cinquant’anni. Ne abbiamo parlato con la sua curatrice, Gaia Pasi.

C’è tempo fino al 30 settembre per visitare Forme nel Verde, la rassegna di arte contemporanea di San Quirico D’Orcia, in provincia di Siena, che prende il titolo di Antifragile. Tratta dal libro di Nassim Nicholas Taleb Antifragile: prosperare nel disordine, la tematica di quest’anno invita ad affrontare le imprese della vita senza temere il fallimento, e a considerarlo anzi come l’ulteriore passo in avanti all’interno di un percorso. Il fallimento viene analizzato anche dal punto di vista artistico, adottando l’atteggiamento antifragile a favore di una creatività a 360 gradi. La rassegna comprende, all’interno dei suoi appuntamenti, l’incontro tra artisti rinomati come Michelangelo Pistoletto (l’anno scorso Maurizio Cattelan) e gli studenti delle Accademie di Belle Arti di Firenze e Carrara. I risultati del lavoro si possono vedere in due mostre poste a gli Orti Leonini e a Palazzo Chigi di San Quirico.

FORME NEL VERDE: LA LUNGA STORIA DI UN FESTIVAL CHE CRESCE

Forme nel Verde nasce nel 1971 da un’idea del giornalista Mario Guidotti che cura la rassegna fino alla fine degli anni ’80, coinvolgendo artisti internazionali quali Pomodoro, Consagra, Fabro e altri. Gli anni successivi segnano alti e bassi della manifestazione, che perde quota fino a una rimessa in sesto degli ultimi tempi. “Quando nel 2017 mi hanno chiamato a curare la rassegna, il Comune aveva a disposizione 5.000 euro in totale, compresi trasporti, catalogo, inviti, pubblicità e ospitalità degli artisti”, racconta Gaia Pasi, curatrice da tre anni di Forme nel Verde, “mi occupo di arte emergente da sempre e quindi ho subito pensato di coinvolgere i giovani artisti e dare spazio alla loro formazione e promozione; San Quirico si è trasformata in un cantiere d’arte dove nei 15 giorni di allestimento si organizzano workshop con gli studenti, si producono installazioni site specific, performance e giornate di studio su argomenti speciali. Dal 2017 la regione ha triplicato i finanziamenti e quest’anno abbiamo vinto il bando della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, coinvolto lo sponsor logistico ETERNEDILE e lavorato sui bandi europei per aprirci a tutte le accademie nazionali”. Quali sono, dunque, le prospettive per il futuro? “Posso concludere dicendoti che FNV in 3 anni è cresciuta esponenzialmente, oltre ogni aspettativa, e sta tornando ad essere una mostra partecipata della quale anche i giornali e la critica di settore si occupano. Per le prossime edizioni puntiamo a lavorare con un ufficio stampa all’altezza e fare una pubblicità adeguata, per veicolare a livello internazionale le nostre fatiche”.

FORME NEL VERDE: MICHELANGELO PISTOLETTO E ALTRI OSPITI

In linea con la tematica dell’antifragilità, Michelangelo Pistoletto si è inserito nella rassegna lavorando a una nuova versione dell’opera Terzo Paradiso, diventata l’emblema dell’edizione 2019 di Forme Nel Verde. Tra gli altri ospiti invece, l’artista Sebastiano Pelli ha diretto il workshop ESSERE UMANI attraverso il quale gli studenti hanno appreso la tecnica della saldatura a punti, realizzando una barca naufragata. Francesco Saverio Teruzzi, ambasciatore del progetto di Pistoletto per Città dell’Arte, ha diretto un workshop trattando di questa installazione e fornendo agli studenti strumenti e tecniche idonee per realizzarne una nuova, che si inserisce all’interno di un’operazione culturale di livello internazionale. L’artista Maurizio Savini è presente nel Palazzo Chigi con un progetto speciale dal titolo THE AGE OF UNREASON, ciclo di opere ispirate ai ritratti dei tre poeti della cosiddetta “Lost Generation”: sono Thomas Eliot, Ernest Hemingway e Ezra Pound e rappresentano il tentativo di rimettere al centro il rapporto che esiste tra l’essere umano e la ragione. Sotto, una galleria di immagini delle opere esposte.

-Giulia Ronchi

Forme nel Verde
Fino al 30 settembre
Orti Leonini e Palazzo Chigi
San Quirico d’Orcia
Siena
0577 -899725
[email protected]
www.formenelverde.it

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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