Loro (Them) di Krzysztof Wodiczko. La performance con i droni in Parco Sempione a Milano

In occasione della Milano Photo Week, l'associazione no profit More Art porta in Italia un progetto site-specific dell'artista polacco Krzysztof Wodiczko. Protagonisti dell'evento, che si svolge al tramonto in Parco Sempione, sono quattro droni dallo sguardo umano

Quattro droni a bassa quota attraversano i cieli di Milano al tramonto, portando con sé lo sguardo e la voce di altrettanti esseri umani. Succede in questi giorni al Teatro Continuo di Alberto Burri in Parco Sempione grazie al progetto Loro (Them) di Krzysztof Wodiczko (1943). L’opera, che arriva in Italia grazie a More Art, associazione no profit con base a New York che commissiona progetti di arte pubblica a valenza sociale, è un tentativo di trasformare i droni, oggetti tecnologici normalmente ritenuti pericolosi o comunque invasivi, in dispositivi per il racconto e la comunicazione interpersonale. Nel corso della performance, che si è svolta la prima volta il 6 giugno, e proseguirà fino all’8, questi oggetti volanti, dotati di grandi occhi e di un megafono come bocca, rappresentano diverse identità e danno voce a tante storie differenti su temi delicati e importanti: l’immigrazione, l’emarginazione sociale e politica, l’accoglienza e la cittadinanza. Il titolo della performance fa infatti riferimento alla volontà di abbattere la distanza tra il conosciuto e lo sconosciuto, tra noi e loro, portando gli spettatori faccia a faccia, seppur virtualmente, con le storie di altri esseri umani soltanto apparentemente diversi o lontani.

Loro (Them) di Krzysztof Wodiczko a Milano

Loro (Them) di Krzysztof Wodiczko a Milano

UNA TAVOLA ROTONDA ALL’UNIVERSITÀ

Queste stesse tematiche saranno affrontate anche in una conferenza, che si svolgerà la mattina dell’8 giugno all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Loro/Them: Una conversazione su immigrazione e marginalità in occasione del primo intervento pubblico di Krzysztof Wodiczko a Milano si aprirà con gli interventi dell’artista, Krzysztof Wodiczko, e della curatrice Micaela Martegani di More Art, seguiti da una tavola rotonda condotta da Francesco Tedeschi, docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università Cattolica, con Bruno Milone, docente di Sociologia dell’immigrazione dell’Università degli Studi di Milano, Virginio Colmegna, fondatore della Casa della Carità, Abdou Ngom, uno dei partecipanti al progetto, e Gabi Scardi, direttrice artistica di nctm e l’arte.

L’AUTORE DEL PROGETTO

Krzysztof Wodiczko è un artista polacco di fama internazionale che vive tra New York e Boston e insegna alla Harvard University. La sua lunga carriera è incentrata sull’uso creativo delle nuove tecnologie, una ricerca che si è concretizzata nella produzione di video, audio e immagini fisse, con una predilezione per l’utilizzo dello spazio pubblico. Wodiczko è infatti conosciuto soprattutto per le proiezioni su larga scala che interagiscono con edifici e monumenti iconici. Dal 1980 a oggi ha firmato oltre 90 di queste installazioni in tutto il mondo, tra cui l’Abraham Lincoln: War Veteran Projection a New York City nel 2012, sempre commissionato da More Art. Per realizzare questo progetto monumentale, l’artista ha coinvolto dozzine di veterani di guerra americani e membri delle loro famiglie per esplorare le conseguenze traumatiche della guerra. I temi dell’emarginazione, della guerra e dell’emigrazione sono quelli che maggiormente interessano Wodiczko, che utilizza la forza emotiva e poetica dell’arte per offrire un momento di visibilità a persone e storie che rischiano altrimenti di restare sommerse.

– Valentina Tanni

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Valentina Tanni

Valentina Tanni

Valentina Tanni è storica dell’arte, curatrice e docente; la sua ricerca è incentrata sul rapporto tra arte e tecnologia, con particolare attenzione alle culture del web. Insegna Digital Art al Politecnico di Milano e Culture Digitali alla Naba – Nuova…

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