Senza testa. La pittura di Vincenzo Schillaci a Roma

Operativa Arte Contemporanea, Roma ‒ fino al 3 marzo 2019. Un galletto simbolo dell’epoca moderna e il colore del mistero sono il fil rouge della mostra personale di Vincenzo Schillaci nella Capitale.

La testa è il simbolo di una società che, senza di essa, agisce ormai solo per istinto. La strana vicenda del galletto Mike, che negli Anni Quaranta, in Colorado, riuscì a vivere diciotto mesi senza testa, è lo spunto per la seconda personale di Vincenzo Schillaci (Palermo, 1984) nella galleria romana. Schillaci decide di partire dalla “testa”: l’individuo di oggi non agisce, ma vive reagendo a stimoli, proprio come Mike, senza testa.
Prendendo spunto dal Canone di Policleto, Schillaci crea una serie di dipinti alla ricerca di un rapporto compositivo ideale nel quale ogni opera afferma il proprio carattere. È bene ammirare i suoi lavori di lato, per scorgere pasta di quarzo, polvere di marmo, pigmenti, vernice spray, inchiostri sovrapposti, che restituiscono, di fronte, un’intensità coinvolgente. Distese di colore che nascondono un pensiero originario. A tratti emerge un segno, una pennellata, e aumenta il mistero.

Barbara Bologna

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