Ambienti e performance: i 5 progetti speciali dell’edizione 2019 di Arte Fiera Bologna

Un’offerta culturale pensata per la fiera bolognese, che comprenderà performance, esposizioni, talks, laboratori e un curioso temporary lounge

C’è grande attesa per Arte Fiera Bologna, che si svolgerà quest’anno dall’1 al 4 febbraio con la neo direzione di Simone Menegoi. Una manifestazione che ha lavorato sul rilancio attraverso una accurata programmazione culturale, che si svilupperà in un palinsesto diviso in cinque progetti, tutti all’interno del padiglione fieristico. Una particolare rilevanza viene infatti data a Solo figura e sfondo, l’esposizione che raccoglierà le opere più importanti del territorio emiliano, raccontandone luoghi e storiche figure culturali; segue poi Oplà, performing activities, un programma di performance affidato alla curatrice Silvia Fanti, che si svilupperà in numerose azioni distribuite dentro e fuori la struttura fieristica. Ancora sulla performance verterà il ciclo di talk e incontri organizzato dal team della rivista Flash Art. Da non perdere infine, Micro // Macro, laboratori per ragazzi, un’occasione di esplorare arte e scienza, e il lounge-installazione Hic et Nunc progettato dall’artista Flavio Favelli, che presiederà l’ingresso della fiera.

Giulia Ronchi

ARTE FIERA
Quartiere Fieristico di Bologna
1-4 febbraio 2019
da venerdì 1 a domenica 3 febbraio
11.00-19.00; lunedì 4 febbraio 11.00-17.00

SOLO FIGURA E SFONDO, LA CELEBRAZIONE DEL PATRIMONIO EMILIANO

1. Afro Basaldella, Tenaglia e Camera Oscura, 1949, 100x70cm, Forlì, Palazzo Romagnoli, Collezione Verzocchi

1. Afro Basaldella, Tenaglia e Camera Oscura, 1949, 100x70cm, Forlì, Palazzo Romagnoli, Collezione Verzocchi

È la novità numero uno del programma collaterale di Arte Fiera: l’esposizione Solo figura e sfondo, a cura di Davide Ferri, delinea un importante percorso attraverso le figure più significative del panorama storico e culturale emiliano, rappresentate all’interno di luoghi che ne accompagnano e ne accompagnarono la vita: personaggi quali Pier Vittorio Tondelli, Gianni Celati e Luigi Ghirri, delineano una sorta di mitologia della via Emilia come metropoli diffusa. Figure e sfondi quindi, colti attraverso le opere provenienti dalle maggiori collezioni istituzionali d’arte moderna e contemporanea dell’Emilia-Romagna, pubbliche e private, a celebrare il patrimonio artistico di questa terra. Un’iniziativa che cambia la consueta connotazione di ambiente commerciale della fiera, dando vita a un piccolo museo temporaneo allestito all’interno del padiglione.

OPLÀ! UNA FIERA PERFORMATIVA

2.Alex Cecchettii  Love Bar Volcano Extravaganza  Fiorucci Art Trust  Stromboli 2018 A

2.Alex Cecchettii Love Bar Volcano Extravaganza Fiorucci Art Trust Stromboli 2018 A

Quello che la città di Bologna ha intrecciato fin dagli anni ’70 con la pratica della performance, è un legame che va mantenuto e potenziato nel tempo. Da qui la scelta di affidare l’intera programmazione di performance a Silvia Fanti, voce autorevole nel campo di ricerca tra arti visive, teatro e danza. La curatrice ha sviluppato per Arte Fiera 2019 Oplà, performing activities, un programma di azioni assieme a quattro artisti italiani, Alex Cecchetti, Cesare Pietroiusti, Cristian Chironi e Nico Vascellari, che si svolgerà dentro l’edificio della fiera, fuori di esso e ai suoi margini, con l’intento di creare un legame virtuale tra la manifestazione e la sua città. Saranno inoltre aperti all’interno di un grande evento commerciale, degli spazi in cui oggetti e servizi non sono in vendita, ma affidati ad altre logiche o economie paradossali come lo scambio di parole e idee. “Oplà’ insinua delle performance in un contesto funzionale, attivando la possibilità di partecipazione e condivisione dell’opera dal vivo”, afferma la curatrice “La scelta di coinvolgere artisti italiani – e sono tutti dei ‘fuoriclasse’ – è in sintonia con il disegno curatoriale di questa edizione di Arte Fiera, e riconosce ai quattro ideatori di questi progetti speciali la capacità di analizzare e rispondere allo specifico contesto di una fiera”.

ARTE AL MICROSCOPIO

3. foto_artefiera

3. foto_artefiera

Ad Arte Fiera 2019 ci sarà spazio anche per i ragazzi, coinvolti nei laboratori didattici Micro // Macro, promossi dalla Fondazione Golinelli. Le attività verteranno attorno all’elemento del microscopio che, assieme al telescopio, viene definito come uno degli strumenti simbolo della conoscenza scientifica, poiché consente visioni di “realtà” di solito inaccessibili. Eppure, anche le immagini scientifiche sono solo uno dei tanti punti di vista si può avere su questa realtà tanto sfuggente: un incrocio tra arte e scienza che farà riflettere e divertire allo stesso tempo.

1-2-3 Febbraio 2019 dalle 12.00 alle 18.00
Centro Servizi,
30 min, repliche a fruizione continua

IN DIALOGO CON L’ARTE

ARTEFIERALOGO

ARTEFIERALOGO

Una partnership tra due realtà che hanno tanto in comune: la fiera più longeva d’Italia si incontra con Flash Art, la rivista d’arte contemporanea più longeva, affidandole i contenuti dei talk e delle tavole rotonde che animeranno i tre giorni della manifestazione all’interno del Padiglione 26. Così, gli artisti italiani più rilevanti del panorama attuale, tra cui Jacopo Miliani, Nico Vascellari, Alex Cecchetti, Cesare Pietroiusti, Flavio Favelli, Eva Marisaldi, si incontreranno con storici, teorici e direttori di musei, come Eva Fabbris, Marco Meneguzzo, Simone Frangi, Ilaria Gianni, Andrea Viliani, Davide Ferri e Lorenzo Balbi, per scandagliare temi urgenti e raccontare da vicino le pratiche artistiche.

QUI E ORA: UN LUOGO IN CUI FERMARE IL TEMPO

5. Flavio Favelli   Foto Giovanni De Angelis

5. Flavio Favelli Foto Giovanni De Angelis

Hic et Nunc è crocevia tra ambiente, scultura e installazione, che accoglierà il pubblico all’ingresso di Arte Fiera. Realizzata da Flavio Favelli, Hic et Nunc è un’opera sospesa tra funzionalità ed estetica, tra dimensione domestica, tra presente e ricordo, rispecchiando a pieno la poetica dell’artista. “È un tentativo di creare un luogo, più che uno spazio, con una vita di pochi giorni, in un ambiente come quello di una Arte Fiera”, dichiara Favelli “un luogo non chiaro, una specie di sala di museo dove sono esposte due grandi opere. Queste creano dei separé con sedute che permettono di sostare e mirare le sculture. Il neo ambiente Hic et Nunc cerca di fermare il tempo e lo spazio in un luogo di transito, dai giorni limitati e veloci, scandito da rituali di maniera”.

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

Scopri di più