Combattere, in un’ottica ecologista, l’assenza di emozioni, empatia, contatto fisico, insita nelle sterili relazioni umane condizionate dai new media nell’era dell’accesso, in piena iperrealtà postmoderna. È questo l’obiettivo di Kunstschau, collettivo leccese di arte contemporanea che presenta la sua terza mostra, Senza, il progetto di arte relazionale di Sandro Greco e Giulio Ribezzo, a cura di Chiara Bevilacqua.
Due artisti pugliesi con un notevole stacco generazionale si confrontano attraverso due installazioni e una performance, formulando un’analisi critica, di matrice psicologica, sulla qualità dei rapporti umani nell’“inverno epocale” della comunicazione spontanea.
Il white cube di Kunstschau è adornato da una lunga mensola con flaconcini disposti in serie che contengono aria purissima, terra purissima, acqua purissima: è Remains Land – Aria Non Inquinata, l’installazione di Sandro Greco. Una riedizione della sua opera datata 1971 ma ancora attuale, realizzata con l’artista novolese scomparso Corrado Lorenzo e finalizzata a denunciare il processo di irreversibile distruzione ambientale iniziato con l’era industriale.
Il giovane Giulio Ribezzo, invece, propone un’opera relazionale in collaborazione con gli psicologi Erminio Gioia e Francesco Mininno. Attraverso un approccio improntato alla metodologia dello psicologo Carl Rogers, Ribezzo ha coinvolto, con successo, il pubblico presente in telefonate con gli psicologi che, in tempo reale e senza essere visti, hanno dialogato proficuamente con i “pazienti”, praticando l’“ascolto attivo” e l’“intelligenza emotiva” e innescando reazioni emotive spontanee e catartiche.
‒ Cecilia Pavone