Ecco i premi assegnati durante le fiere a Torino. Nuove opere arricchiscono le collezioni in città
Sette riconoscimenti assegnati durante il weekend ad Artissima, quattro i premi consegnati a The Others. E numerose sono state anche le acquisizioni, da parte di Fondazione Ettore Fico e Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
Tra le diverse novità introdotte in questa edizione di Artissima, la fiera torinese ha potuto contare anche su un nutrito carnet di premi: sette in totale, quattro dei quali al debutto. A talenti emergenti, giovani artisti e new entries erano dedicati – oltre ai tradizionali Premio illy Present Future e Premio Fondazione Ettore Fico – il Premio CARIOCA KIDS e il Campari Art Prize, introdotti quest’anno. Il riconoscimento sostenuto da illycaffé – sin dal 2001 – è andato a Cally Spooner, presentata a Torino da GB Agency (Parigi) e Zero… (Milano) con l’opera Soundtrack for a Troubled time, 2017. Selezionata tra venti proposte della sezione Present Future, l’artista si è aggiudicata il primato perché, “attraverso la sua arte, comprendiamo come la soggettività e i nostri stessi corpi cambiano quando sono plasmati dalla condizione tecnologica”, come indicato dalla giuria a motivazione della propria scelta. La stessa giuria ha assegnato due menzioni speciali, rispettivamente a Nicolás Lamas, rappresentato dalla galleria Sabot (Cluj-Napoca) e a Joanna Piotrowska, presente con la galleria Madragoa (Lisbona).
GLI EMERGENTI PREMIATI
Tra gli emergenti capaci di interpretare il presente attraverso una ricerca innovatrice, il Premio Fondazione Ettore Fico è andato a David Douard, rappresentato dalla parigina Galerie Chantal Crousel, la cui estetica “ibrida organico e sintetico, accosta materiali tradizionali come il vetro soffiato ad altri legati alla tecnologia informatica e riserva al linguaggio verbale il ruolo, inatteso, di un codice poetico”. Il Campari Art Prize ha invece individuato nella giovane Sári Ember (classe 1985), presentata dalla Ani Molnár Gallery di Budapest, l’artista under 35 più meritevole di tutta la fiera. A convincere i giurati, “la sua ricerca sulla dimensione comunicativa e sulla capacità narrativa dell’opera”, capace di “creare una mitologia privata a partire da schemi archetipici ed esperienze collettive”. Un premio – il CARIOCA KIDS, promosso dall’omonima azienda e curato da ZonArte – è stato assegnato anche all’artista, presentato da una delle gallerie New Entries di questa edizione, più indicato a stimolare una “creatività aumentata”: il lavoro di Theo Drebbel – proposto da Viasaterna a Milano – è stato giudicato il più adatto ad attivare un dialogo con insegnanti e loro allievi, all’interno di percorsi didattici nelle scuole dell’infanzia torinesi che proprio a partire da questo riconoscimento verranno attivati, per potenziare le abilità creative ed espressive delle nuove generazioni. Una menzione speciale è stata annunciata anche per Alicja Bielawska, rappresentata dalla galleria Kasia Michalski (Varsavia), e Simone Monsi proposto da Placentia Arte (Piacenza).
BACK TO THE FUTURE: LE RISCOPERTE CHE HANNO CONVINTO
Dedicata quest’anno alla rivalutazione critica di ventisette artisti attivi negli Anni Ottanta, la sezione Back to the Future è stata oggetto del consueto Premio Sardi, che ha individuato nella Galleria Loevenbruck di Parigi il progetto più rilevante, sia a livello storico sia per l’impatto dello stand. La galleria parigina ha presentato la “ricerca straordinaria e originale di Jean Dupuy, che ha investigato lo spazio pittorico attraverso l’uso del linguaggio, della musica e del colore con un’intelligenza e fluidità transdisciplinare fondamentali per il discorso artistico di oggi”. Premiata con una menzione speciale anche la proposta della galleria Eastward Prospectus di Bucarest, “per aver portato all’attenzione del pubblico di Artissima la forza e integrità del lavoro di Marilena Preda-Sânc, esposta per la prima volta fuori dalla Romania”.
DISEGNI: NUOVA SEZIONE, NUOVI PREMI
La neonata sezione Disegni ha collezionato ben due riconoscimenti. Il primo, a sua volta novità introdotta per la prima edizione di Artissima curata da Ilaria Bonacossa, è il Refresh Premio Irinox, che ha messo in palio 5mila euro per l’artista che meglio avesse saputo declinare per l’epoca contemporanea questo tradizionale mezzo e il suo potenziale espressivo in termini di immediatezza. A vincere è stato David Haines, a Torino con la galleria Upstream di Amsterdam, per il suo “modo di giocare con la rappresentazione, in termini di lavorazione sia artigianale che digitale, offrendo così un’intensa testimonianza della nostra condizione contemporanea, in cui il desiderio di intimità da un lato e contatto umano dall’altro è filtrato dalla solitudine dello schermo”. Menzioni speciali attribuite infine a Ulla von Brandenburg (galleria Produzentengalerie Hamburg, Amburgo) e a Ferdinand Penker, rappresentato dalla galleria Daniel Marzona di Berlino e da nächst St. Stephan Rosemarie Schwarzwälder di Vienna. Sempre nella sezione Disegni è stato presentato – dalla galleria Isabelle van den Eynde di Dubai – il lavoro dell’iraniano Rokni Haerizadeh, vincitore con la serie Fictionville del nuovo OGR Award. Grazie alla collaborazione con la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, le opere dell’artista premiato verranno destinate alle neonate Officine Grandi Riparazioni.
LE ACQUISIZIONI CHE RESTERANNO A TORINO
Rimanendo in tema, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha acquisito in totale nove opere presenti ad Artissima 2017, con un valore commerciale di 300mila euro. Oltre all’installazione di Cally Spooner vincitrice del Premio illy Present Future, al Castello di Rivoli verranno destinati tre lavori video – The Undercovered Man di Rossella Biscotti, del 2008, in fiera da Prometeo Gallery; TEA 1391 (Afghanistan/Mexico) realizzato da Mario Garcia Torres nel 2012, presentato dalla Galleria Franco Noero; Radio at Night, firmato da James Richards, del 2015, proposto dalla Isabella Bortolozzi Galerie. Anche alla GAM andranno due opere video, entrambe di Laura Grisi (Wind Speed 40 Knots, del 1968, e The Measuring of Time dell’anno seguente) e provenienti dallo stand di Galleria P420. Stessa destinazione per un assemblaggio di Philip Corner (Passages Between the Material and the Spirit, 1989, presentato da Unimediamodern) e due lavori di Sergio Lombardo (TAN colore, del 1983, e Pittura stocastica VIP-SAT, 1986, cedute alla Fondazione da 1/9 Unosunove). Non è stato da meno il Museo Ettore Fico, che ha selezionato per la propria collezione un lavoro di David Douard, il Giardino mosaico I di Paola Angelini, la recente Eunoè di Francesca Ferreri, Le Lézard firmato da Nicolas Milhé, un’opera Untitled di Alberto Scotto e, infine, The Greetings Project di Alice Rocchi.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati