Una costante riflessione sull’incontro, l’equilibrio e lo scontro fra spazio pubblico e spazio privato è al centro della poetica artistica di Anna-Sophie Berger (Vienna, 1989), una poetica arricchita da femminile sensibilità. Con delicatezza, quasi con tenerezza materna, ha ideato l’installazione The nest is served, che nella forma ricorda una nursery infantile, ma anche una gabbia/prigione; l’opera è la metafora del nido (nest) inteso come spazio intimo, privato, rassicurante, che però a volte può risultare un luogo costrittivo, pure patologico.
La mostra ruota attorno ad altre opere concettuali, come Grace, un cubo di ferro riempito di carbone, posizionato all’esterno della galleria, un modo di agire sul contesto pubblico, anche in chiave di paragone fra i diversi modi di intendere questo tipo di spazio in Italia e nelle città austro-tedesche.
– Niccolò Lucarelli