Nasce Maison de la Pierre. Un’antica cava di pietra si apre all’arte contemporanea a Parigi

In una cava del XVI secolo, nasce uno spazio di 500 mq dedicato al connubio design, nuove tecnologie e antica lavorazione della pietra. Nel 2018 ospiterà un festival sotterraneo di arte contemporanea.

A meno di un’ora da Parigi – a Saint-Maximin, a sud del fiume Oise – c’è un’antica cava di pietra che dal 2007 ospita la Maison de la Pierre, con l’obiettivo di promuoverne la lavorazione e il patrimonio locale (molte di queste pietre sono state, infatti, usate per costruire castelli nei dintorni come la Reggia di Versailles). Dopo una battuta d’arresto, nell’estate del 2014 il museo ha riaperto e, grazie al dinamismo della sua direttrice Annie Gondras ha ottenuto un’immediata impennata del flusso di visitatori, circa 9mila, per arrivare ai 20mila del 2016. Forte di questo successo la Maison de la Pierre ha deciso di dedicare parte del suo immenso spazio – 5 ettari di cave, di cui il 10% messo in sicurezza e accessibile al pubblico – alla creazione contemporanea, inaugurando il 15 giugno la Galerie Rouge, grazie anche al sostegno di partner importanti come Région des Hauts de France e Crédit Agricole Brie Picardie che ha dichiarato: “Questa azione fa parte di una politica di sostegno delle imprese turistiche e culturali nel nostro territorio che dimostra la nostra lealtà e il nostro continuo sostegno alla Casa di Pietra fin dal 2007”.

OMAGGIO SOTTO TERRA A MARCEL DUCHAMP

La galleria sarà un monumentale spazio sotterraneo di 500 mq, dedicato alla contaminazione tra arte contemporanea, arte digitale, design e le competenze degli scalpellini che lavorano la pietra in modo tradizionale. Per celebrarne l’apertura, l’artista francese Christian Delécluse (Parigi, 1974) è stato invitato a progettare un’opera permanente, che ha declinato in una luce al neon lunga 150 metri in omaggio a Marcel Duchamp, dal titolo Inversion – l’encéphalogramme sismique de Marcel: “Ho optato per un’installazione luminosa che “mettesse in evidenza” l’immensità dello spazio, amplificando il suo potere evocativo legato agli inferi”, ha spiegato Delécluse, “Questa grande linea spezzata di luce rossa richiama subito alla mente la lava, le forze telluriche della natura”. Immersa in questa cava che risale al XVI secolo, la Galerie Rouge renderà ancora più concreta la sua mission di luogo d’incontro tra le tecnologie più innovative – cibernetica, social networking, hacking – e le tecniche artigianali, ospitando nella primavera del 2018 un evento di design completamente digitale: il Festival Vibration Souterraine, che coinvolgerà anche tutti gli spazi della Maison de la Pierre.

-Claudia Giraud

www.maisondelapierre-oise.fr

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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