A Villa Adriana inaugura un nuovo percorso che valorizza la collezione d’arte antica del sito archeologico romano
La riapertura di tutti gli ambienti dei Mouseia – Musei del Canopo coincide con l’inaugurazione di un nuovo percorso di visita che completa l’ambiziosa operazione di rilancio di Villa Adriana avviata negli ultimi anni

Se scoprire il sito archeologico di Villa Adriana – parte del magnifico e complesso sistema museale delle Villae che si raggiunge alle porte di Capitale, in direzione Tivoli – costituisce di per sé un’esperienza immersiva nella grandezza della Roma classica tra le più suggestive al mondo, la possibilità di approfondire la visita negli ambienti museali che ne sono corredo garantisce un’ulteriore opportunità per avvicinarsi alla storia del luogo.
Com’è cambiata l’offerta culturale di Villa Adriana sotto la direzione Bruciati
Sotto la direzione di Andrea Bruciati, il cui mandato è scaduto nella primavera 2025 dopo otto anni di grandi restauri e nuove progettualità, Villa Adriana ha beneficiato della riapertura degli spazi dei Mouseia (Musei del Canopo) e del debutto del percorso Yourcenar, un cammino che riapre al pubblico un collegamento storico tra il Teatro Greco e il Tempio di Venere. Ma anche del recupero dei bacini d’acqua del Canopo, del Pecile e del Teatro Marittimo.
E in questa operazione di rilancio si inserisce il nuovo percorso espositivo dei Mouseia, che consente di valorizzare il contesto monumentale e, al contempo, di ampliare lo spazio espositivo e migliorare l’offerta culturale dell’area archeologica. Fino a ora, infatti, il percorso includeva solo la visita al piano superiore del complesso museale, mentre non era fruibile quello inferiore, dove si conserva una parte significativa della statuaria rinvenuta nel Canopo.
Il nuovo percorso espositivo dei Mouseia di Villa Adriana
Otto sale in sequenza ospitano le opere più significative emerse dagli scavi archeologici condotti nel tempo nella Villa. Tra queste, provengono dall’area del Canopo le Cariatidi, alcuni ritratti imperiali e i resti del gruppo scultoreo ispirato alla leggenda omerica del mostro Scilla che divora i compagni di Ulisse. Ma il nuovo percorso espone anche una parte considerevole delle decorazioni della Villa, tra cui gli affreschi provenienti dall’area del Macchiozzo, recentemente restaurati e ricomposti con soluzioni innovative. Poi reperti che rimandano all’Egitto, tra cui un Horus e una Sfinge, dall’area della Palestra e dell’Antinoeion. E per la prima volta sarà visibile, dopo l’ultimo restauro, una scultura in marmo bigio di grande qualità, che ritrae due figure distese del ciclo statuario dei Niobidi.
Il progetto di restituzione dei Mouseia
Dal 22 ottobre 2025, dopo la giornata inaugurale di martedì 21 celebrata dalla direttrice delegata Elisabetta Scungio, il percorso sarà aperto al pubblico, sempre fruibile dal lunedì alla domenica. La riqualificazione degli ambienti è stata possibile grazie al finanziamento PNRR dedicato all’accessibilità dei musei e dei luoghi della cultura, che ha permesso di consolidare gli intonaci decorati delle volte romane e di revisionare l’impianto di deumidificazione fondamentale per la conservazione delle opere e la salubrità dell’aria negli spazi di visita.
Livia Montagnoli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati