4 importanti restauri d’arte a gennaio 2023 in Italia

Interventi di restauro avviati o conclusi in Italia negli ultimi trenta giorni. Dalla pittura all’architettura, ecco quali opere del nostro patrimonio sono state (o saranno) protagoniste di azioni di recupero

Pittura e architettura sono le protagoniste del primo capitolo della nuova rubrica di Artribune dedicata ai restauri: ogni mese, pubblicheremo un report sugli interventi eseguiti o presentati nei trenta giorni precedenti, un’occasione per conoscere più da vicino lo sconfinato patrimonio storico-artistico italiano (e non solo) e le modalità con cui è possibile custodirlo e tramandarlo alle generazioni future. A inaugurare questo nuovo format, sono tre tele – di Pietro Perugino, Andrea Camassei e Filippo Balbi –, per poi concludere la nostra indagine in Sicilia, alla scoperta della Cavallerizza di Palazzo dei Normanni a Palermo.

Desirée Maida

IL RESTAURO DEL “GONFALONE DEL FARNETO” DI PIETRO PERUGINO

Perugino, Compianto sul corpo di Cristo. Photo Marco Giugliarelli

Perugino, Compianto sul corpo di Cristo. Photo Marco Giugliarelli

Raffigura il Compianto sul corpo di Cristo lo stendardo processionale realizzato nel 1472 da Pietro Perugino e protagonista di un intervento di restauro in vista della sua esposizione nell’ambito della grande mostra che inaugurerà il prossimo 4 marzo alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, dal titolo “Il meglio maestro d’Italia”. Perugino nel suo tempo, organizzata per celebrare il quinto centenario dalla morte del pittore. L’intervento di restauro, possibile grazie al finanziamento di Coop Centro Italia e all’impegno di Fondazione NOI Legacoop Toscana, donerà nuova luce all’opera, detta anche Gonfalone del Farneto, proveniente dal convento francescano della Santissima Pietà del Farneto a Colombella e dipinta da Perugino a tempera su tela durante i suoi anni giovanili, all’indomani del periodo trascorso nella bottega di Andrea del Verrocchio. “La profonda e personale rimeditazione degli insegnamenti appresi dall’orafo, scultore e pittore fiorentino è evidente nel trattamento dei volumi e delle anatomie, nella modulazione dei panneggi, resi quasi come fossero lamine metalliche, nella definizione del paesaggio aggiornata sui modelli fiamminghi”, sottolinea una nota della Galleria Nazionale dell’Umbria.

https://gallerianazionaledellumbria.it/

IL RESTAURO DE “LA CACCIA DI DIANA” DI ANDREA CAMASSEI A PALAZZO BARBERINI A ROMA

Andrea Camassei, La Caccia di Diana. Courtesy Gallerie Nazionali di Arte Antica

Andrea Camassei, La Caccia di Diana. Courtesy Gallerie Nazionali di Arte Antica

È in corso il restauro de La caccia di Diana, olio su tela commissionato tra il 1630 e il 1638 da Taddeo Barberini, nipote di papa Urbano VIII, ad Andrea Camassei, e conservata nelle Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini a Roma. Il restauro della tela è propedeutico alla sua esposizione nell’ambito della mostra che nei prossimi mesi Palazzo Barberini dedicherà al quarto centenario del pontificato di Urbano VIII, ed è il frutto della sinergia tra Teleperformance Italia, che sponsorizza i lavori di restauro, e l’Associazione Civita. “Il restauro de ‘La caccia di Diana’ è un’importante iniziativa, testimonianza del modello vincente di collaborazione tra pubblico-privato, in grado di contribuire alla valorizzazione, tutela e fruibilità del nostro patrimonio artistico”, sottolinea Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali di Arte Antica. “La reciprocità tra le istituzioni pubbliche e le aziende private diventa chiave strategica per incrementare le risorse economiche e migliorare la capacità di intervento dei nostri musei. Grazie a questa partnership sarà possibile ammirare nuovamente in tutto il suo splendore un’opera il cui autore ha avuto un ruolo di primo piano per i Barberini, ma anche per altre nobili famiglie romane quali gli Altieri e i Caracciolo”.

https://www.barberinicorsini.org/

IL RESTAURO DELLA “TESTA ANATOMICA” DI FILIPPO BALBI

Filippo Balbi, Testa anatomica

Filippo Balbi, Testa anatomica

È stata recentemente restaurata Testa anatomica, affascinante tavola dipinta nel 1854 da Filippo Balbi e esposta nel 1855 nel padiglione dello Stato pontificio all’Esposizione internazionale di Parigi. Conservata nel Museo di storia della Medicina dell’Università La Sapienza di Roma, l’opera è stata restaurata da Natalia Gurgone della Cooperativa Koinè, per un intervento promosso dall’Associazione Gottifredo di Alatri nell’ambito del progetto Coworking sostenuto dalla Fondazione Terzo Pilastro-internazionale. La tela è una interpretazione da parte dell’artista del cervello umano, in cui muscoli e nervi sono “fatti” a loro volta di figure anatomiche che si intrecciano e fluttuano all’interno della Testa. Il dipinto sarà protagonista di una mostra che si terrà dal 5 agosto al 29 ottobre 2023 negli spazi del Refettorio della Certosa di Trisulti, vicino il borgo di Collepardo in provincia di Frosinone, dove Balbi visse per anni.

https://www.mostregottifredo.it/

IL RESTAURO DELLA CAVALLERIZZA DI PALAZZO DEI NORMANNI A PALERMO

Cavallerizza Reale. Palermo, Palazzo dei Normanni

Cavallerizza Reale. Palermo, Palazzo dei Normanni

Ammonta a 720mila euro la cifra destinata ai lavori di restauro che vedranno protagonista la Cavallerizza Reale di Palazzo dei Normanni a Palermo, ai quali si affianca anche una campagna di scavi archeologici che interesserà l’area dell’edificio, nell’ambito del progetto “Palazzo dei Normanni e piazza della Vittoria, ricerche archeologiche e valorizzazione di Palermo di età Arabo-normanna”. Ubicata all’interno del bastione che accoglie i giardini pensili dell’Assemblea Regionale Siciliana, la Cavallerizza è in uso al Comando militare Esercito “Sicilia”, che nel 2020 ha sottoscritto con l’Ars – Fondazione Federico II un accordo per la riqualificazione strutturale ed energetica, la valorizzazione e la fruizione culturale degli ambienti finora non accessibili. “Il recupero”, sottolinea una nota della Regione Siciliana “è finalizzato a consentire la riqualificazione dell’antico maneggio in un monumentale salone per conferenze e consiste nello smantellamento di tutte le strutture che formavano il sistema degli uffici impiantato al suo interno. Il progetto punta a bloccare il degrado della Cavallerizza e renderla funzionale, attraverso la rimozione delle strutture prefabbricate, la ripavimentazione, la spazzolatura, la pulitura e il consolidamento delle pareti, la collocazione di nuovi infissi in legno e degli impianti (elettrico, antincendio, sicurezza, sorveglianza)”.

https://www.regione.sicilia.it/

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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