Trovata in Austria e rimpatriata in Italia opera di Artemisia Gentileschi illecitamente esportata
L’opera, custodita al Castello Marchione di Conversano e trafugata ed esportata nel 2019, è stata ritrovata in Austria, dove stava per essere battuta all’asta. I Carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari hanno riportato il dipinto in Italia
![Trovata in Austria e rimpatriata in Italia opera di Artemisia Gentileschi illecitamente esportata](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2022/07/Artemisia-Gentileschi-Caritas-Romana.jpeg)
Ha fatto ritorno in Italia, dopo essere stato illecitamente esportato in Austria, Caritas Romana, dipinto realizzato da Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 – Napoli, 1653), conservato nel Castello Marchione di Conversano (Bari). L’opera stava per essere venduta tramite la casa d’aste Dorotheum di Vienna, con una stima che si aggira intorno ai 2 milioni di euro, ma i Carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari, coordinati dal pm Baldo Pisani, hanno rintracciato il quadro – che era stato trafugato e portato in Austria nel 2019 – per poi rimpatriarlo attraverso il “freezing europeo”, provvedimento solitamente utilizzato per congelare capitali illecitamente portati all’estero e qui impiegato, per la prima volta, per un’opera d’arte.
LA CARITAS ROMANA DI ARTEMISIA GENTILESCHI
Realizzato tra il 1643 e il 1644, il dipinto è stato commissionato ad Artemisia Gentileschi dal conte Giangirolamo Acquaviva d’Aragona, mecenate e collezionista in quegli anni dimorato a Conversano. Quello della Caritas Romana è un tema che Gentileschi – così come altri autori che si sono confrontati con questo soggetto – riprende dal racconto che nel 31 d.C. lo storico romano Valerio Massimo narra nella sua opera Factorum et dictorum memorabilium libri IX: incarcerato e condannato a morte per fame, l’anziano Cimone viene salvato dalla figlia Pero, che lo allatta segretamente. Scoperta da un secondino, il suo gesto di generosità di pietas viene riconosciuto e premiato attraverso il rilascio del padre. Il tema del quadro dipinto da Gentileschi fu scelto dal conte, per via della similitudine con un fatto accaduto nella sua vita: il mecenate subì infatti una ingiusta reclusione, per 18 mesi a Napoli, per via di intrighi politici.
LA CARITAS ROMANA DI ARTEMISIA GENTILESCHI RITROVATA E RIMPATRIATA
A essere al centro dell’indagine attorno all’espatrio della Caritas Romana sono i due attuali proprietari dell’opera, accusati di truffa aggravata ed esportazione illecita di beni culturali. I due sarebbero riusciti a ottenere l’attestato di libera circolazione dell’opera da parte dell’Ufficio Esportazione del Ministero della Cultura con sede a Genovese, dichiarando una stima dell’opera che non corrisponde alla realtà (ovvero 200mila euro) e non fornendo le corrette informazioni su di essa, come il vincolo che la lega al luogo in cui è custodita, ovvero il Castello di Conversano. Le indagini e l’operazione di rimpatrio dell’opera da parte dei Carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari sono state effettuate con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Bari, Eurojust e l’Ambasciata italiana in Austria.
– Desirée Maida
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