A Venezia torna la rassegna dedicata all’alto artigianato. A dirigere Homo Faber 2026 sarà un’artista e designer inglese 

Il prossimo settembre centinaia di opere realizzate da artigiani e designer torneranno ad abitare gli spazi della Fondazione Giorgio Cini, sull'isola di San Giorgio Maggiore (e non solo). A dirigere la manifestazione è l'artista Es Devlin, di cui saranno esposte 15 installazioni  

Esplorare il rapporto tra luce, materiali e manodopera: questo è l’obiettivo di An Island of Light, il tema su cui si svilupperà la quarta edizione di Homo Faber 2026. Curata dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, la rassegna internazionale dedicata all’alto artigianato vede la direzione artistica dell’artista e designer inglese Es Devlin (Londra, 1971) e torna ad abitare gli spazi interni e i giardini della Fondazione Giorgio Cini nell’Isola di San Giorgio Maggiore dal primo al 30 settembre 2026. Ecco tutti gli appuntamenti da non perdere. 

Fondazione Michelangelo e la nascita di Homo Faber a Venezia 

La Fondazione Michelangelo per la creatività e l’artigianato è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che valorizza e preserva l’alto artigianato e rafforza il suo legame con il mondo del design, dell’ospitalità e delle arti visive. Istituita nel 2018 da Franco Cologni (dell’omonima fondazione) e Johann Rupert (presidente della Compagnie Financière Richemont), l’organizzazione persegue la sua mission con la prima edizione di Homo Faber, inaugurata negli spazi di Fondazione Cini. Una rassegna riconosciuta in tutto il mondo che, a cadenza biennale, anima l’Isola di San Giorgio Maggiore, diventando un luogo di incontro e di scambio per i professionisti del settore. 

MFO Piscina Gandini, Homo Faber 2026@Es Devlin STUDIO
MFO Piscina Gandini, Homo Faber 2026@Es Devlin STUDIO

Es Devlin è la nuova direttrice artistica di Homo Faber 2026 a Venezia 

Es Devlin, le cui installazioni monumentali e sculture cinetiche hanno animato musei, gallerie, teatri e stadi olimpici di tutto il mondo (e la cui opera Library of Light ha attirato circa 200mila visitatori alla Pinacoteca di Brera durante il Salone del Mobile di Milano, lo scorso aprile), sarà la nuova direttrice artistica di Homo Faber. Tanti altri grandi nomi hanno ricoperto questo ruolo prima di lei, fra cui il regista Luca Guadagnino, l’architetto Stefano Boeri, la designer India Mahdavi, la curatrice Judith Clark e l’artista Robert Wilson.

In occasione della manifestazione, Es Devlin e il suo team realizzeranno 15 installazioni immersive e luminose volte a valorizzare le opere di centinaia di artigiani provenienti da tutto il mondo inclusi ceramisti, soffiatori di vetro, scultori, tornitori del legno, artisti che lavorano con la carta, tessitori, fabbri, ricamatori, modellisti, mosaicisti e molti altri.

Homo Faber 2026: un laboratorio artigianale per capire gli strumenti e le tecniche dei professionisti 

Tra workshop, incontri, talk e mostre durante la rassegna sarà ricostruito un laboratorio artigianale dove saranno presentati strumenti, materiali e tecniche che diversi artigiani praticheranno dal vivo.Tutte le opere e le installazioni saranno presentate ai visitatori da un nuovo gruppo di Young Ambassadors, composto da 90 studenti di design e arti applicate provenienti da tutto il mondo.
Oltre alla mostra, torna anche Homo Faber in Città: per tutto il mese di settembre le botteghe artigiane veneziane riportate sulla Homo Faber Guide apriranno le porte ai visitatori, mentre un programma di eventi su Venezia e il suo ricco patrimonio artigianale sarà allestito in alcuni fra i più importanti siti della Serenissima.

Homo Faber 2026: dare visibilità ai gesti originali 

“Il tema scelto per la quarta edizione di ‘Homo Faber Biennial, An Island of Light’, incarna pienamente l’etica che guida ogni nostra azione: dare visibilità ai gesti originali, consapevoli e nobili degli artigiani, mettere in luce il loro talento, ispirare una nuova generazione di creatori e rivelare i processi ingegnosi che gli artigiani inventano per dare vita a nuove forme di bellezza giorno dopo giorno”, così parla Alberto Cavalli, direttore esecutivo della Michelangelo Foundation. “La luce è fonte di vita, in senso concreto e in senso metaforico, e la vita è la forza che anima gli oggetti esposti a Homo Faber 2026, ognuno dei quali racchiude una scintilla pronta a far scaturire stupore e meraviglia”.

Homo Faber 2026
dal 1 al 30 settembre
Fondazione Giorgio Cini
Isola di San Giorgio, Venezia

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Redazione

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