Genova dedica una grande mostra al poeta e scrittore Eugenio Montale
Si tratta di un progetto espositivo fotografico che celebra i cento anni dalla prima pubblicazione di Ossi di Seppia, la raccolta di versi del poeta genovese dove il paesaggio si fa portavoce della condizione umana

Sono passati cento anni dalla pubblicazione di Ossi di Seppia, la prima raccolta di versi di Eugenio Montale (Genova, 1896 – Milano, 1981)
Un anniversario importante che Genova ha deciso di celebrare dedicando una mostra fotografica dedicata al poeta genovese negli spazi di Palazzo Ducale, dal titolo: Meriggiare pallido e assorto. Eugenio Montale: 100 immagini per i 100 anni di Ossi di Seppia (visibile sino al 29 giugno 2025).
Curato da Ilaria Bonacossa e Paolo Verri con Michela Murialdo, il progetto espositivo riunisce gli scatti di Iole Carollo, Anna Positano e Delfino Sisto Legnani, dando forma a uno dei testi letterari che ha segnato il Novecento, ridefinendo il ruolo della poesia nei confronti della realtà.
La mostra dedicata a Eugenio Montale al Palazzo Ducale di Genova
Partendo dallo studio dei versi di Ossi di Seppia e ispirandosi alle invenzioni letterarie dell’autore, Iole Carollo, Anna Positano e Delfino Sisto Legnani hanno realizzato una serie di 99 fotografie che riproducono i luoghi nel modo in cui li guardava Eugenio Montale, ovvero spazi di relazione tra l’essere umano e la natura, capaci di riflettere le trasformazioni provocate dalla storia.
Il centesimo scatto che chiude il percorso espositivo è il celebre ritratto del poeta con la sua upupa realizzato da Ugo Mulas (Pozzolengo, 1928 – Milano, 1973).

La mostra a Palazzo Ducale di Genova: gli artisti
Dopo la laurea in Architettura, Delfino Sisto Legnani (Milano, 1985) ha iniziato a lavorare a livello internazionale come fotografo freelance per istituzioni, giornali e riviste indipendenti come Domus, Abitare, Vogue Italia, Mousse Magazine, Kaleidoscope, The New York Times, Repubblica e Corriere della Sera. In alternanza tra fotografia di reportage, architettura e still life, i suoi progetti sono stati premiati ed esposti in gallerie, musei e istituzioni come: la Biennale di Venezia, the Victoria & Albert Museum di Londra, Triennale di Milano, Chicago Architecture Biennale, Manifesta 12 e il Museo MAXXI di Roma.
Completato il Master in Fotografia del London College of Communication dopo la laurea in Architettura dell’Università degli Studi di Genova, Anna Positano (Genova, 1981) è fotografa e ricercatrice indipendente. Attraverso la fotografia approfondisce il rapporto tra paesaggio, architettura e società a partire da un approccio marxista, e guarda all’anticapitalismo, alle teorie postcoloniali e all’ecologia.
Le sue fotografie sono state esposte in diverse sedi internazionali, tra cui la Triennale di Milano, la Biennale di Architettura di Venezia, Unseen Photo Fair, Camera Torino, CornellUniversity e il MAO di Ljubljana.
Infine, troviamo Iole Carollo (Palermo, 1977) che esplora il rapporto tra fotografia, archeologia e memoria visiva, ponendo un’attenzione particolare alla forma d’archivio, all’esoeditoria, alla fototestualità e ai processi comunitari che l’ha portata a collaborare con università italiane e internazionali. Le sue fotografie sono parte di pubblicazioni scientifiche, cataloghi di mostre e progetti di comunicazione per musei e artisti contemporanei. Oltre a questo, Iole Carollo ha collaborato anche con realtà come il Museo Archeologico Antonio Salinas, il Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo e l’ICCD– Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, contribuendo con i suoi scatti alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico.

La natura si fa portavoce della frammentazione del tempo
Attraverso un’indagine visiva che alterna il dettaglio ravvicinato all’ampiezza del paesaggio, la fotografia diventa uno strumento per osservare il modo in cui la natura si scompone e si riorganizza, esprimendo il suo continuo mutamento. Così piante, rocce, scogli e particolari del paesaggio marino, terrestre e urbano diventano segni di questa trasformazione, raccontando la frammentazione della materia e la stratificazione del tempo.
Valentina Muzi
Fino al 29 giugno 2025
Meriggiare pallido e assorto.
Eugenio Montale: 100 immagini per i 100 anni di Ossi di Seppia
Palazzo Ducale, Genova
Piazza Giacomo Matteotti, 9
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