Olanda: il Museo Mauritshuis chiede ai visitatori idee per sostituire il suo quadro più famoso

La Ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer si assenterà per una grande mostra. Per colmare questo “vuoto”, il museo dell’Aia ha lanciato un concorso

Insostituibile, senza ombra di dubbio, ma la sua assenza verrà “celebrata” con la creatività di tutti coloro che dai lei si sono lasciati ispirare. Stiamo parlando della Ragazza con l’orecchino di perla, capolavoro dipinto tra il 1665 e il 1666 da Jan Vermeer (1632-1675) e conservato al museo Mauritshuis dell’Aia. L’iconica opera dal prossimo 10 febbraio sarà tra le protagoniste della grande mostra che il Rijksmuseum di Amsterdam si accinge a inaugurare interamente dedicata al maestro olandese, lasciando quindi un “ingombrante” vuoto nella sala in cui è esposta al Mauritshuis. Per questa ragione, il museo dell’Aia nelle scorse settimane ha lanciato un particolare contest, My Girl with a Pearl, con il quale è stato chiesto a frequentatori, fan e follower del museo di inviare una loro originale e personalissima versione della Ragazza con l’orecchino di perla, da esporre nella sala rimasta “orfana” dell’opera di Vermeer.

IL CONTEST DEL MUSEO MAURITSHIUS SULLA “RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA”

“La ‘Ragazza con l’orecchino di perla’ è un dipinto magico. Molte persone vengono al Mauritshuis da tutto il mondo per trovarsi faccia a faccia con il capolavoro di Vermeer”, scrive in una nota il museo. “Conosciamo da tempo l’infinita creatività dei fan della Ragazza. Il capolavoro di Vermeer si è evoluto in un’icona pittorica e un simbolo di bellezza. Da anni riceviamo disegni, autoritratti e altre risposte creative alla Ragazza. Come museo ovviamente siamo pazzi per il collezionismo, quindi abbiamo lanciato l’account Instagram @mygirlwithapearl in modo da poter condividere le versioni più straordinarie del dipinto che riceviamo con il resto del mondo”. Da qui l’idea di lanciare un contest per selezionare le versioni più originali della Ragazza con l’orecchino di perla, che a partire dal 6 febbraio – e fino al ritorno a casa della Ragazza di Vermeer – saranno presentate a rotazione in una cornice digitale nella sala in cui è esposta l’opera. Le versioni ricevute dal Mauritshuis sono tantissime, visualizzabili su Instagram attraverso l’hashtag #mygirlwithapearl. Noi ne abbiamo selezionato un po’, dalle scatolette di tonno al make-up fino alle più curiose nature morte. Cosa ne pensate?

Desirée Maida

https://www.mauritshuis.nl/en/

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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