Alla Spezia una mostra-ricognizione sulla storia del presepe dal passato alla contemporaneità

Qui le immagini di “Admirabile signum. Il presepe tra arte antica e contemporanea”, un percorso che indaga la storia e il significato del simbolo del Natale attraverso le opere di artigiani e artisti di tutti i tempi

Fondazione Carispezia, Alberto Salvadori_Andrea Corradino, Lara Conte
Fondazione Carispezia, Alberto Salvadori_Andrea Corradino, Lara Cont

Dal primo presepe allestito a Greccio nel 1223 – la cui realizzazione è attribuita a San Francesco d’Assisi – ogni anno a Natale si rivive la tradizione occidentale di allestire la scena della natività come incontro con il divino nella povertà, come momento di resistenza e di forza interiore nella rinascita spogliata dalla ricchezza, come miracoloso calato nella quotidianità”. Con queste parole i curatori Lara Conte e Alberto Salvadori introducono la mostra Admirabile signum. Il presepe tra arte antica e contemporanea, allestito fino al 30 gennaio 2022 alla Fondazione Carispezia. Il presepe è quindi al centro di un’accurata ricognizione che parte dai manufatti genovesi del Settecento (per questa parte ci si è avvalsi del dialogo di Simonetta Maione e Giulio Sommariva, con il contributo di Andrea Marmori) e giunge alle opere contemporanee di Roberto Almagno, Maria Lai, Marco Lodola, Fausto Melotti, Michelangelo Pistoletto e Guido Strazza. Tradizione, spiritualità, arte e artigianato si intersecano quindi nel percorso espositivo, il quale travalica il rigido ordinamento cronologico e si articola in sale tematiche, raccontando della rinascita e della luce, della speranza e della poesia. 

– Giulia Ronchi 

Il contenuto prosegue a seguire

Iscriviti a Incanti. Il settimanale di Artribune sul mercato dell'arte

 
 

Admirabile signum. Il presepe tra arte antica e contemporanea
Fino al 30 gennaio 2022
Fondazione Carispezia
Via D. Chiodo 36, La Spezia
www.fondazionecarispezia.it 

Dati correlati
AutoriFausto Melotti, Maria Lai, Marco Lodola
CuratoreGuido Strazza
Iscriviti alla nostra newsletter
CONDIVIDI
Giulia Ronchi
Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando mostre e workshop con artisti emergenti del panorama milanese. Ha curato il progetto Dissuasori Mobili, presso il festival di video arte “XXXFuoriFestival” di Pesaro. Ha collaborato con le riviste Exibart e Artslife, recensendo mostre e intervistando personalità di spicco dell’arte. Ha collaborato con le testate femminili Elle, Elle Decor, Marie Claire e il maschile Esquire scrivendo di arte, cultura, lifestyle, femminismo e storie di donne.