Genius Loci: torna a Roma il festival per scoprire luoghi e protagonisti della ricerca scientifica

Si svolge fino al 2 agosto a Roma, con un fitto calendario di eventi tutti gratuiti, mostre, tour guidati, performance, workshop e street art la terza edizione del festival dedicato ai luoghi e ai protagonisti della scienza, della ricerca e della tecnologia, che quest’anno ha per tema l’ambientalismo scientifico

Vincitore dell’Avviso Pubblico “Eureka!Roma” e parte di Romarama, il nuovo palinsesto promosso da Roma Capitale per l’estate 2020, Genius loci. Dove abita il genio, fino al 2 agosto, è un format realizzato dall’associazione culturale Open City Roma con la curatela di Laura Calderoni, in collaborazione con una nutrita rete di partner. Inaugurato nel 2018, grazie al grande successo di pubblico ottenuto, diventa ora un appuntamento triennale, articolato attraverso il programma 2020-2022.

Fermi seduto alla sua scrivania, Roma, 1938 circa - photo credits CREF-Centro Ricerche Enrico Fermi e Patrimonio archivistico del Dipartimento di Fisica di Sapienza Università di Roma

Fermi seduto alla sua scrivania, Roma, 1938 circa – photo credits CREF-Centro Ricerche Enrico Fermi e Patrimonio archivistico del Dipartimento di Fisica di Sapienza Università di Roma

GENIUS LOCI: I LUOGHI DELLA SCIENZA

In un momento storico in cui l’importanza della ricerca e il dibattito intorno ad essa è sotto gli occhi di tutti, Genius loci si propone di aprire le porte ad un pubblico allargato dei luoghi dove la scienza vive, mostrando una Roma meno nota: non la città dei fasti antichi e dell’arte ma quella, proiettata verso il futuro, dell’eccellenza nel progresso tecnologico, dei suoi tanti centri internazionali di ricerca e sperimentazione. Un percorso che consente di varcare le soglie di luoghi di grande rilievo architettonico e di toccare con mano la ricerca nelle sue dinamiche reali, nelle sue applicazioni pratiche. “Genius Loci vuole fare avvicinare le persone alla scienza”, afferma Laura Calderoni, “attraverso un approccio multidisciplinare, mettendo insieme l’architettura, l’arte, la storia, il teatro, la fotografia e i nuovi linguaggi multimediali. La scienza investe ogni campo della nostra vita e la sua divulgazione non può essere affidata a un linguaggio specialistico, al contrario è necessario trovare nuove forme di comunicazione, che riescano a coinvolgere e appassionare tutti”.

Agenzia Spaziale, courtesy of AF517©Caviola - photo credits CREF-Centro Ricerche Enrico Fermi e Patrimonio archivistico del Dipartimento di Fisica di Sapienza Università di Roma

Agenzia Spaziale, courtesy of AF517©Caviola – photo credits CREF-Centro Ricerche Enrico Fermi e Patrimonio archivistico del Dipartimento di Fisica di Sapienza Università di Roma

GENIUS LOCI A ROMA: IL PROGRAMMA

Iniziamo dando i numeri: 13 i tour guidati, 3 le visite su piattaforme on-line, 3 i workshop, 1 web-serie, per non parlare delle performance e mostre, tutte rigorosamente ad ingresso gratuito. Un modo di divulgare la scienza in modo semplice, ironico e multidisciplinare, attraverso il coinvolgimento di istituzioni e associazioni impegnate su fronti differenti, che restituiscono un’immagine della ricerca articolata e ricca di sfumature. Dalla medicina alla fisica, dalla biologia alle scienze spaziali, il festival permette a tutti di esplorare, tramite eventi fisici e on-line, i luoghi riservati ai ricercatori, come la sede centrale dell’Agenzia Spaziale Italiana, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia -con “Terrae motus” un viaggio architettonico e scientifico per ripercorrere la storia di Roma attraverso i suoi terremoti- fino al CNR, attraverso la narrazione della storia di Guglielmo Marconi. Ma anche visite all’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, oggi al centro dell’attenzione mediatica per il suo ruolo chiave nella ricerca sul Covid-19, o tour guidati al Museo Storico della Fisica e Centro di Studi e Ricerche “Enrico Fermi”-CREF (una full immersion nella storia dei “ragazzi di via Panisperna”, il gruppo di giovani fisici nucleari guidati da Fermi, che nel 1934 scoprì le proprietà dei neutroni lenti, dando l’avvio alla realizzazione del primo reattore nucleare) e di scoprire l’Orto Botanico dell’Università di Tor Vergata, che si propone di diventare la più grande collezione di specie del genere Quercus esistenti. 

Giulia Mura

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia Mura

Giulia Mura

Architetto specializzato in museografia ed allestimenti, classe 1983, da anni collabora con il critico Luigi Prestinenza Puglisi presso il laboratorio creativo PresS/Tfactory_AIAC (Associazione Italiana di Architettura e Critica) e la galleria romana Interno14. Assistente universitaria, curatrice e consulente museografica, con…

Scopri di più