Una sfida a due voci. Bianchi e Nunzio a Roma

Pio Monti, Roma – fino al 31 gennaio 2017 Una narrazione a due voci e il processo meccanico di compenetrazione. Due storie a confronto. Due percorsi narrativi che, combinandosi, raccolgono un lieto fine.

Un’opera ciascuno e un lavoro a quattro mani. Questa la sfida. Soltanto due i colori: il bianco e il nero. Un confronto. Una collaborazione. Un dialogo. Ecco cos’è successo alla Pio Monti Arte Contemporanea. Domenico Bianchi (Anagni, 1955; vive a Roma) realizza un lavoro di grandi dimensioni, in cera bianca e palladio: forme accennate e squadrate. Un piccolo vortice al centro, il nucleo di energia. Al suo fianco, l’opera di Nunzio (Cagnano Amiterno, 1954; vive a Roma e Torino), completamente nera. Al massimo delle sue possibilità espressive, la materia s’interroga, inter-relazionandosi con la luce e lo spazio, costantemente in bilico. E poi l’incontro dove le domande e le presenze giocano costantemente con l’assenza. Segnali di vite che si auto-rappresentano. L’opera testimonia l’esistenza dei due artisti. In un processo di ibridazione di percorsi in apparenza lontani che si incontrano magicamente e armoniosamente solo sulla superficie reale dell’opera d’arte.

Michele Luca Nero

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Michele Luca Nero

Michele Luca Nero

Michele Luca Nero (Agnone, 1979), figlio d’arte, inizia a dipingere all’età di sei anni. Una passione ereditata dal padre, Francesco, insieme a quella teatrale acquisita dal nonno, Valentino, poeta e drammaturgo riconosciuto a livello internazionale. In pochi anni ha curato…

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