A Ravenna la Vetrina della Giovane Danza d’Autore. Per illuminare ballerini e coreografi italiani
La Vetrina della Giovane Danza d’Autore e Prove d’Autore sono le azioni più significative promosse dalla rete Network Anticorpi XL per valorizzare e sostenere i nuovi talenti della danza italiana. Per quest’anno, la prima si è appena conclusa e la seconda è in corso: ecco quali sono i loro protagonisti più interessanti
Sostenere gli autori italiani emergenti della danza contemporanea è la mission che anima da quasi vent’anni il Network Anticorpi XL. Nato in maniera pionieristica come progetto di rete nel 2007, grazie alla condivisione di intenti tra varie realtà nazionali, quali teatri, festival e circuiti, oggi consta di ben 38 partner distribuiti su 16 regioni che agiscono come antenne nella mappatura dei fermenti creativi in molte parti d’Italia. Diverse azioni e progettualità sono messe in campo dal Network Anticorpi XL, puntellando così l’autunno di vari appuntamenti, come la Vetrina della Giovane Danza d’Autore e le Prove d’Autore XL.
Alle origini della Vetrina della Giovane Danza d’Autore
Punto di riferimento per lo scouting delle nuove firme coreografiche, la Vetrina della Giovane Danza d’Autore, che dal 2008 si svolge ogni anno a Ravenna nella cornice del Festival Ammutinamenti, affonda in realtà le proprie radici negli anni Novanta. È, infatti, grazie alla visione di Monica Francia e Selina Bassini che già nel 1996 all’interno del festival Lavori in Pelle ad Alfonsine (RA) prende forma uno spazio deputato alla visione dei giovanissimi coreografi. Una piccola piattaforma per la conoscenza degli autori emergenti, cresciuta e ampliata nel tempo col trasferimento nella città di Ravenna e la costituzione della rete che la anima, il Network Anticorpi XL appunto. Una prima tappa importante nella carriera di molti coreografi italiani che ha registrato all’epoca dei loro esordi il passaggio per la Vetrina di nomi del calibro di Michele Di Stefano/MK, Ambra Senatore, Silvia Gribaudi e Alessandro Sciarroni, solo per citarne alcuni.

Com’è andata l’edizione 2025 della Vetrina
L’edizione 2025 della Vetrina della Giovane Danza d’Autore, svoltasi per tre giorni in diversi luoghi di Ravenna, quali le Artificerie Almagià, il MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna, la Fondazione Sabe per l’Arte e il Teatro Rasi, ha presentato quattordici lavori, selezionati dalla commissione artistica composta dai partner della rete sulle 125 candidature pervenute da ogni parte d’Italia, offrendo così un panorama delle diverse poetiche e tendenze che animano i giovani creativi nostrani. Tra i lavori visti si segnala in particolare la dirompente performance di Davide Tagliavini in That’s all, assolo che lo vede quale nak muay in un combattimento serrato e meta-coreutico contro gli stessi elementi delle pratiche sceniche, in un’altalena continua tra l’utilizzo del corpo e della voce. Tutt’altra atmosfera, invece, per RMX di Pietro Angelini che remixa corpi in carne e ossa con immagini digitali per riflettere sul mito di Narciso, adoperando degli smartphone quali specchi della vorace società odierna.
La danza tra miti di ieri e di oggi
Alla storia della danza, quale arte in rapporto con i balli popolari, guarda Laura Gazzani nel raffinato lavoro Graziosissimo, terzetto dove evoca la figura del grande maestro Enrico Cecchetti tra ports de bras classici e infuocate folk dance in una ricchezza di citazioni dal repertorio che solo gli occhi più attenti e colti riescono a cogliere. Ispirato ai social media e allo scrolling è l’accattivante performance Good Vibes Only (beta test) di Francesca Santamaria che riflette con gustosa ironia sul consumo coreutico-musicale attraverso un compendio fisico e sonoro che spazia dalle hits pop di Annalisa a quelle di Mahmood. Richiama, invece, il mito di Iside e la cultura rappresentativa dell’antico Egitto, il primo studio di SEX.EXE di Pablo Ezequiel Rizzo/Voluptas, terzetto fluido che esplora le identità tra proiezioni digitali e l’immanenza dei corpi. Arguto per la costruzione coreografica e per l’ingegno delle luci è Coraggio. La sfortuna non esiste di Vidavè Company, tandem creativo composto da Matteo Vignali e Noemi Dalla Vecchia che, partendo dalla comune radice hip hop, sonda vari scenari espressivi con grande estro.
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I protagonisti di Prove d’Autore
Sono proprio i Vidavè Company, insieme a Michael Incarbone, a essere stati selezionati per Prove d’Autore XL, altra azione promossa dal Network Anticorpi XL e giunta alla decima edizione che mira a sviluppare un confronto creativo tra giovani autori ed ensemble di formazione accademica, grazie a residenze artistiche della durata di dieci giorni. Siciliano di base a Roma e già passato per la Vetrina nel 2021 e 2024, in ottobre a Reggio Emilia Michael Incarbone si è confrontato, con ottimi esiti, con l’Agora Coaching Project di Michele Merola/MMContemporary Dance Company. Il tandem di Vidavè sta svolgendo la propria residenza in questi giorni, dal 10 al 19 novembre, presso il Balletto di Roma. Momenti importanti di scambio di pratiche e linguaggi, dunque, sempre volti a favorire la crescita dei giovani autori italiani.
Carmelo A. Zapparrata
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