Il corpo di ballo che danza sotto le bombe in Ucraina: il video
Si intitola “Match in a Haystack” il documentario che filma un gruppo di ballerine ucraine che, nonostante la guerra in atto, trova nella propria passione la forza per resistere. Il trailer
Sono trascorsi ormai 3 anni da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, dando il via ad una delle più sanguinose guerre in atto al giorno d’oggi. In questo limbo di tempo la popolazione cerca di sopravvivere alla guerra come può: tra loro un gruppo di ballerine si è aggrappato alla propria passione per guardare avanti e non soccombere all’orrore. La loro quotidianità è stata filmata nel documentario Match In A Haystack.
Match In A Haystack: il documentario sul coraggioso corpo di danza ucraino
“Quando la Russia invase il paese, le donne del principale gruppo di danza contemporanea ucraino faticarono a trovare uno scopo nel loro lavoro. Il tentativo di resistere le riportò infine alla danza” questa la breve sinossi del documentario diretto da Joe Hill per Dangerous Company.
Match In A Haystack ci porta per 85 lunghi minuti tra le macerie di Kiev per guardare il volto di chi la guerra la sopporta ogni giorno, ma non rinnega la propria vocazione, tra paure, incertezze, sensi di colpa e speranze.
La forza delle ballerine ucraine e dei loro connazionali
“Quando viene creata un’opera d’arte, che sia un libro, un quadro, una danza o una canzone, significa che qualcosa è nato nel mondo. Un piccolo universo nasce nel mondo. E per me, è un modo per bilanciare le vite che vengono portate via ora” afferma Nadine Kupets, tra le ballerine protagoniste del film.
“Match in a Haystack è un’esplorazione intima e ricca di sfumature della lotta per uno scopo, del cameratismo e della dedizione, familiari a molte vite colpite dalla guerra”, ha spiegato il regista Hill.
“La storia di queste donne riflette la lotta di molte persone nell’Ucraina dilaniata dalla guerra: nonostante i ricordi opprimenti e onnipresenti che ciò a cui un tempo avevano dedicato la propria vita era già andato perduto, hanno provato. Senza la certezza che ciò che avrebbero fatto potesse importare a chiunque tranne che a loro stesse, hanno dedicato tempo alla ricerca di un senso nella loro vita. Si sono sostenute a vicenda mentre elaboravano un anno di ingiustizia e violenza insensata. E hanno trovato momenti di gioia, una sensazione che dubitavano potesse mai più riaffiorare dopo ciò a cui avevano assistito”.
Il regista e la casa di produzione indipendente
“In una situazione apparentemente disperata, è essenziale concentrarsi sulle altre esperienze: la grandezza dell’amore tra le persone di cui ci fidiamo, il potere della risata quando rompe il silenzio in una stanza e la capacità di rivalutare ciò che ci fa sentire vivi” ha aggiunto il regista del documentario, vincitore di 5 Emmy Award e fondatore della casa di produzione Dangerous Company. Lo studio cinematografico indipendente è specializzato in produzioni in luoghi di guerra e si sostiene grazie anche a donazioni.
Il documentario Match in a Haystack sarò proiettato durante l’estate in vari cinema statunitensi per poi arrivare alla grande distribuzione dal prossimo settembre.
Roberta Pisa
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