I Subsonica celebrano i 30 anni di carriera con una mostra alle OGR di Torino, 4 live ed eventi diffusi in città

La band torinese di rock elettronico che ha creato a Torino un sound unico negli Anni Novanta, fondendo l'underground con il mainstream italiano, ha in serbo per la sua città molte sorprese. Vediamo quali nel dettaglio

Il 2026 sarà l’anno del trentennale dei Subsonica e la band torinese di rock elettronico, che ha creato a Torino un sound unico negli Anni Novanta fondendo l’underground con il mainstream italiano, ha in serbo per la sua città molte sorprese: quattro concerti speciali alle OGR il 31 marzo, 1-3-4 aprile, seguiti da altrettanti dj set; una mostra antologica con memorabilia e allestimenti multimediali; appuntamenti culturali e attività varie che coinvolgeranno la città nei luoghi simbolo della band. E poi un nuovo album a due anni di distanza da Realtà Aumentata.

Il trentennale dei Subsonica: quattro concerti speciali alle OGR

Per presentare questo trentennale arriverà il nostro undicesimo album”, annuncia Boosta. Ma non solo. Durante questo mini festival celebrativo dei Subsonica, intitolato come una delle loro canzoni più identitarie, I Cieli su Torino 96-26, in tutte e quattro le serate dei live ci sarà uno slot dedicato al primo album, dal titolo omonimo, con i pezzi suonati dagli stessi strumenti di allora, e dalla stessa formazione col vecchio bassista Pierfunk (Pierpaolo Peretti Griva), che ha poi lasciato il gruppo nel 1999 venendo sostituito da Luca “Vicio” Vicini, il bassista attuale. “Per celebrare i primi 30 anni di vita dei Subsonica abbiamo organizzato quattro concerti speciali”, racconta la band. “Ogni sera varieremo una parte della scaletta per ripercorrere la nostra storia, alle OGR di Torino. Ma c’è di più: dopo il live saliremo in consolle, alternandoci tutti e cinque, per un dj set che continuerà fino a tardi”.

Il trentennale dei Subsonica: la mostra antologica alle OGR

Cieli Su Torino 96-26 non rappresenta, però, solo l’atteso ritorno dalla band alla dimensione live, dopo il suo recente ritorno sulla scena musicale con il nuovo singolo Radio Mogadiscio che ha coinvolto il fotografo torinese Ivan Cazzola nella regia del videoclip. Ogni biglietto, infatti, darà la possibilità di accedere anche a una mostra antologica nel Duomo delle OGR: proprio qui, nella spettacolare ex fabbrica dove si riparavano i treni poi abbandonata e ora trasformata in polo culturale, i Subsonica hanno girato uno dei loro video, Il vento, quando erano ancora macerie. Ora la mostra ripercorrerà la storia del gruppo – con foto, memorabilia, costumi di scena, strumenti e apparecchiature dei primi album, manifesti e tanto altro – oltre a un dj set in cui, al termine di ogni concerto, i membri della band si alterneranno appunto in consolle.

Il trentennale dei Subsonica: gli eventi diffusi in città

E poi ci saranno eventi diffusi in città, con iniziative nei luoghi che più hanno segnato la storia dei Subsonica come i Murazzi, le arcate lungo le sponde del Po, da dove tutto è partito: mostre, eventi, percorsi sonori che trasformeranno il capoluogo in un grande museo a cielo aperto. “In città succederanno delle cose”, spiega Max Casacci, “ci saranno dei percorsi, attraverso dei QR Code si potranno visitare dei luoghi significativi per la nostra storia con le nostre voci, le nostre canzoni in cuffia. Ci saranno delle mostre fotografiche a cielo aperto, ci saranno tutta una serie di cose, per cui sarà anche un modo per chi viene da fuori Torino di conoscere la città attraverso la nostra storia”.

Il trentennale dei Subsonica: il commento della band

Racconta la band: “La nostra storia, a partire dalle sue origini, è inseparabile dalla nostra Città. Senza la Torino di quegli anni non saremmo mai esistiti, o sarebbe comunque stata tutta un’altra vicenda. Per questo motivo, per festeggiare un traguardo trentennale, che mai avremmo creduto possibile, vogliamo che la Città sia al centro. Con i suoi luoghi per noi più importanti e rappresentativi, i “nostri luoghi” a segnare un percorso che incornicerà i quattro concerti – in cui presenteremo il nuovo album -, la mostra e tante altre cose che stiamo preparando. In pratica, oltre ai live, vorremmo anche fare vivere a chi deciderà di raggiungerci, una Torino diversa, raccontata attraverso le nostre canzoni, immagini, storie”.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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