C’è un lato post-punk del Veneto. Intervista alla band Talk To Her 

Abbiamo intervistato il frontman della band veneta wave-post-punk Talk To Her, Andrea Visaggio, per scoprire la sua visione della musica, dell’arte e dei loro intrecci

Talk To Her è una formazione veneta attiva dal 2015, composta da Andrea Visaggio (voce, sintetizzatore) – frontman di questo ritratto della band – Stefano Murrone (chitarra), Riccardo Massaro (basso) e Francesco Zambon (batteria). Con influenze ed esperienze diverse, dall’ascolto di hard rock e metal dei primi passi come bassista di Andrea, alle sonorità più brit degli Smiths, alla wave-rock statunitense degli Interpol, all’elettronica francese dei Daft Punk, la band pubblica il primo EP Home nel 2018. L’anno successivo il primo LP Love Will Come Again viene prodotto da Matteo Scarpa (Kill Your Boyfriend/Cosmic Room 99), e pubblicato con la label francese Icy Cold Records e l’italiana Shyrec. Spaziando dal post-rock all’elettronica, dalla new wave all’alternative rock, con una propensione cupa e tematiche introspettive, la band è impegnata in due tour europei e partecipa a festival importanti (inclusi Wave Gotik Treffen, Leipzig e Monitor, Leira). Con le stesse etichette, esce il 30 ottobre 2025 il secondo LP Pleasure Loss Desire, co-prodotto con Maurizio Baggio, collaboratore di numerose band, tra cui The Soft Moon e New Candys. Un racconto incentrato sul dualismo tra lucidità e oblio, calma apparente e esplosioni emotive, e sulle fragilità della nostra epoca. Le sequenze di synth accompagnate da chitarre taglienti con sfumature wave, la forte connotazione post-punk, echi di un gruppo storico come i Joy Division, e ancora di Interpol e Editors, si fanno qui più freddi e pungenti, contaminati da sonorità post e alternative rock degli Anni Novanta – Duemila con reminescenze alla Depeche Mode, grazie anche alla voce decisa e baritonale e alla spiccata attitudine performativa del frontman. 

Talk To Her, foto di Chiara Meierhofer
Talk To Her, foto di Chiara Meierhofer

Intervista ad Andrea Visaggio 

La tua definizione di arte 
Un’opera o un’attività umana capace di suscitare emozioni o emanare bellezza. È curioso pensare che un tramonto, per quanto magnifico, non venga considerato un’opera d’arte, mentre una sua fotografia sì. 

La tua definizione di musica. 
Suoni, prodotti o riprodotti, attraverso i quali una o più persone proiettano le proprie emozioni con l’intento di emozionare o intrattenere chi ascolta. 

Ti definisci un “artista”? 
No, preferisco lasciare che siano gli altri a dirlo, se lo ritengono opportuno. 

L’opera di arte visiva che più ami. 
Il Trittico del Giardino delle delizie di Hieronymus Bosch. 

La canzone che più ami. 
È difficile sceglierne una sola. C’è stato un periodo in cui mi piaceva fare questa domanda: “Se potessi ascoltare un’ultima canzone, quale sarebbe?” Ancora oggi, la mia risposta sarebbe The Suburbs (Continued) degli Arcade Fire. “Se potessi riaverlo indietro, tutto il tempo che abbiamo sprecato lo sprecherei ancora”. 

I tuoi recenti progetti. 
Il nuovo album dei Talk To Her, Pleasure Loss Desire. Ha richiesto molto lavoro, molto tempo, finalmente a breve sarà pubblicato. Tuttavia, abbiamo già delle idee e la volontà di rimetterci al più presto a lavorare su dei nuovi pezzi: chi lo sa, magari tra non molto pubblicheremo un EP dove faremo qualche esperimento. 

Un ricordo della tua vita.      
Non lo so. Non ho visto il corpo. Però ho paura che sia lui” 

Samantha Stella 

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Samantha Stella

Samantha Stella

Samantha Stella, nata a Genova, vive a Milano. Artista visiva, performer, set & costume designer, regista, musicista, cantante. Sviluppa principalmente progetti focalizzati sul corpo e pratiche di discipline live utilizzando differenti linguaggi, installazioni con elementi strutturali e corporei, fotografia, video,…

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