Le opere di oltre 50 artisti inglesi ispirate da una canzone di Kate Bush all’asta per aiutare i bambini coinvolti nelle guerre
Giunto alla seconda edizione, il progetto Sound & Vision promosso da War Child nasce da un’iniziativa avviata da David Bowie trent’anni fa. Ora è la hit Running Up That Hill della cantautrice inglese a ispirare i lavori all’asta

Con quarant’anni esatti di storia alle spalle, Running Up That Hill ha conosciuto ben più di recente una seconda giovinezza. Il vero successo, per la canzone pubblicata da Kate Bush nel 1985, è infatti arrivato nel 2022 grazie alla quarta stagione della serie tv Stranger Things, che ha portato il brano a diventare una hit da vetta della classifica. Ora l’artista britannica sceglie di donargli un’altra vita ancora, sottoponendo il brano alla creatività di oltre 50 artisti visivi inglesi, per sostenere una buona causa. A loro, Bush ha chiesto di interpretare un verso centrale della canzone – If I only could, I’d make a deal with God (se solo potessi, farei un patto con Dio) – per realizzare altrettante opere da battere all’asta in favore dell’associazione War Child. Il ricavato delle vendite servirà a finanziare l’organizzazione che fornisce aiuto ai bambini che scontano gli effetti delle numerose guerre aperte in tutto il mondo.
Il progetto Sound & Vision di War Child
La raccolta fondi è stata ribattezzata Sound & Vision in omaggio al brano omonimo di David Bowie, del 1977, e non si tratta della prima edizione (nel 2024, gli artisti lavorarono proprio su un celebre brano del Duca Bianco, Rebel Rebel, ispirati dal verso We Like Dancing and We Look Divine). L’iniziativa vuole essere, infatti, un invito all’azione, a fronte di un tragedia globale che continua a consumarsi ogni giorno: quasi 1 bambino su 5 in tutto il mondo, spiega War Child, è colpito da conflitti, ora più che in qualsiasi altro momento della storia recente dopo la Seconda Guerra Mondiale. Partecipando all’asta di beneficenza, la comunità artistica prende posizione e aiuta concretamente l’associazione, che già nel 1994 ricevette l’aiuto di un sodalizio artistico nato per l’occasione tra David Bowie, Brian Eno e Anthea Norman-Taylor: la mostra Little Pieces from Big Stars, organizzata dai tre, servì a raccogliere fondi per War Child. Sound & Vision ricrea, annualmente, quella situazione.
50 artisti inglesi ispirati da un brano di Kate Bush. L’asta
Anche quest’anno, tutti i lavori prodotti saranno oggetto di un’asta online aperta a chiunque voglia contribuire, dal 28 ottobre al 13 novembre 2025. La base d’asta è fissata a 100 sterline, ma gli organizzatori confidano di raggiungere cifre ragguardevoli, non solo per l’intento benefico dell’operazione ma anche per la presenza di nomi di peso della scena artistica britannica, come Maggi Hambling e Peter Doig (che partecipa con due opere: The Hill, sul tema della Crocifissione, e Child of War).
A spiegare il senso del progetto è la stessa cantautrice: “Tutte le guerre lasciano cicatrici orribili: vite rovinate, famiglie distrutte, ferite che cambiano la vita, traumi e perdite su vasta scala, ma sono i bambini a soffrire di più, in molti modi. Il loro passato, presente e futuro si dissolvono nella paura e nell’incertezza. È più importante che mai sostenere War Child e il suo prezioso lavoro nel fornire aiuti immediati ai bambini coinvolti in conflitti in tutto il mondo, dall’Ucraina a Gaza, a Sudan e Siria. Progetti come Sound & Vision sfruttano il potere dell’arte e della musica per fare davvero la differenza per i bambini che vivono in guerra“.
Gli artisti partecipanti e la mostra a Londra
Tra gli artisti coinvolti si segnala la partecipazione di Corbin Shaw, Susie Hamilton, Helen Downie (arrivata in età avanzata al successo via Instagram) e Charlie Calder-Potts, che ha lavorato a lungo al seguito dell’esercito inglese, tra l’Afghanistan, l’Iran, il Pakistan e nei campi profughi iracheni. E poi LUAP, Hannah Lim, Kate McCrickard, Erin Lawlor, Gill Button, Adam Dix, David Harrison, Gideon Rubin, Boo Saville, Shezad Dawood, Natalia González Martín, Peter Messer e Nick Grindrod, alcuni non nuovi ad aderire al progetto.
I lavori saranno anche in mostra a Londra, dal 4 all’8 novembre, presso l’Iconic Images Gallery di Piccadilly, con allestimento a cura di Art on a Postcard, partner dell’iniziativa.
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Livia Montagnoli
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