Giornata Internazionale del Jazz. Ecco le cover d’artista più famose da Pollock a Warhol

Il 30 aprile si celebra l’International Jazz Day, istituito nel 2011 dall’UNESCO per promuovere questo genere musicale che, dalla sua nascita, si fa portavoce dei valori dell’uguaglianza e della lotta al razzismo. Anche noi di Artribune festeggiamo il jazz, naturalmente ad arte…

Istituita nel 2011 dall’UNESCO, la Giornata Internazionale del Jazz (International Jazz Day) si tiene ogni anno il 30 aprile, e non si tratta soltanto della celebrazione del genere musicale. Come affermava Nina Simone, “il jazz non è solo musica, è uno stile di vita, è un modo di essere, un modo di pensare”, ed è anche uno dei linguaggi artistici che nel corso dei decenni si è fatto portavoce delle tematiche afferenti i diritti civili e la lotta al razzismo. “L’UNESCO crede nel potere del Jazz come strumento per la pace, il dialogo e la comprensione reciproca”, si legge sul sito web dell’UNESCO. “Questa Giornata ha lo scopo di aumentare la consapevolezza delle virtù del jazz come strumento educativo e di empatia, dialogo e cooperazione tra le persone. Molti governi, organizzazioni della società civile, istituzioni educative e privati ​​cittadini attualmente impegnati nella promozione della musica jazz coglieranno l’opportunità di promuovere un maggiore apprezzamento non solo per la musica, ma anche per il contributo che può dare alla costruzione di società più inclusive”. 

LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL JAZZ AD ARTE 

Per festeggiare l’International Jazz Day, abbiamo deciso di farlo a “modo nostro”, con un occhio naturalmente puntato all’arte. Sono tanti gli artisti del Novecento che, appassionati del genere, hanno declinato nelle loro opere i ritmi del jazz attraverso colori e forme. Qualche esempio? Henri Matisse nel 1947 pubblicò una raccolta di tavole (realizzata nella tecnica papiers découpés) dal titolo Jazz, e anche Piet Mondrian era un grande appassionato e frequentatore di jazz club. Ma sono tanti i casi in cui celebri artisti hanno collaborato con jazzisti alla realizzazione delle cover dei loro album, come Jackson Pollock (per Ornette Coleman), Joan Miró e Richard Avedon (entrambi per The Dave Brubeck Quartet), Andy Warhol (per Johnny Griffin e Jay Jay Johnson), Guido Crepax (per The Gerry Mulligan Sextet) e naturalmente il celebre “illustratore del genere” Jim Flora. Ecco una carrellata di cover d’artista… 

– Desirée Maida

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

Scopri di più