I 4 luoghi del festival NODE a Modena. Tra musica elettronica e live media

Una chiesa, un planetario, un museo e un teatro sono i 4 spazi della nona edizione del festival internazionale di musica elettronica e live media che torna a Modena dal 14 al 17 novembre. Eccoli nel dettaglio

NODE, festival internazionale di musica elettronica e live media, torna a Modena dal 14 al 17 novembre per la sua nona edizione con un percorso multisensoriale che esalta i punti di intersezione tra le varie discipline. Prova ne è la curatela della mostra, ancora in corso fino al 24 febbraio nella Galleria Civica di Modena, di Ryoichi Kurokawa (Osaka, 1978), artista giapponese noto principalmente nel panorama musicale e in quello delle arti visive per le sue combinazioni di installazione e performance. Una ricerca, quella di NODE, che, oltre a ospitare artisti internazionali fautori delle multidiscipline, con nomi come Ben Frost accompagnato dalle proiezioni video di Marcel Weber / MFO, coinvolge anche la selezione degli spazi del festival, altrettanto importanti per la costruzione dei singoli live. Ecco luoghi e programmi delle 4 serate…

-Claudia Giraud

CHIESA DI SAN BARTOLOMEO

Chiesa di San Bartolomeo

Chiesa di San Bartolomeo

Anche quest’anno, il concerto gratuito di apertura di mercoledì 14 novembre sarà ospitato dalla seicentesca Chiesa di San Bartolomeo, una delle più grandi dell’intero territorio modenese. Questo capolavoro architettonico del barocco sarà il contrappunto ideale per la proposta artistica di Masayoshi Fujita, compositore giapponese di stanza a Berlino che si è imposto all’attenzione del pubblico per il suo utilizzo non convenzionale del vibrafono. Uno strumento che nelle mani di Masayoshi esprime nuove potenzialità, attraverso l’interazione con fogli di alluminio o frammenti di metallo che ne ampliano lo spettro sonoro pur senza alterarne il carattere intrinseco.

Chiesa di San Bartolomeo
Via dei Servi, 13

PLANETARIO CIVICO “F. MARTINO”

Planetario, Paradoxes

Planetario, Paradoxes

Giovedì 15 novembre è di scena il Planetario Civico “F. Martino” di Modena, fondato nel 1975 da due docenti di Fisica, Mario Umberto Lugli ed il compianto Francesco Martino, dove si rinnoverà la collaborazione con la rassegna Paradoxes e con Orthographe che curerà il light design all’interno della cupola. Protagonista sarà la musica di Caterina Barbieri, compositrice bolognese di base a Berlino, che indaga sul potenziale poliritmico e polifonico di sequencer analogici per esplorare gli effetti fisici e psicologici della ripetizione e dell’uso dei pattern in ambito musicale.

Planetario Civico “F. Martino” di Modena
Viale Jacopo Barozzi, 31
http://www.planetariodimodena.it

GALLERIA CIVICA DI MODENA

Galleria Civica

Galleria Civica

Venerdì 16 novembre vede il ritorno, come da tradizione, nella sala grande della Galleria Civica di Modena, ospitata a Palazzo Santa Margherita (insieme al Museo della Figurina, confluiti entrambi nella Fondazione Modena Arti Visive) che si trova in Corso Canalgrande, una delle più suggestive vie del centro storico, nell’area in cui si ergeva una chiesa dedicata a Santa Margherita. In questa location storica del festival, si esibiranno artisti molto distanti tra loro, ma accomunati dall’attitudine alla sperimentazione continua. Dallo sloveno Tadej Drolic, artista multidisciplinare e programmatore creativo che lavora sulle relazioni in tempo reale tra musica, suono e animazione 3D; ai musicisti italiani Stefano Pilia e Massimo Pupillo, fino ai Visible Cloaks, il duo americano formato da Spencer Doran e Ryan Carlile.

Galleria Civica di Modena
Corso Canalgrande 103
http://www.comune.modena.it/galleria/

TEATRO STORCHI

Teatro Storchi, Robert Henke. Foto di Emmanuele Coltellacci

Teatro Storchi, Robert Henke. Foto di Emmanuele Coltellacci

A differenza del Teatro Comunale, affacciato su una delle vie principali del centro della città, lo Storchi sorge su un terreno della nuova area edificabile ricavata con la costruzione della barriera Garibaldi (1884), a seguito dell’abbattimento di porta Bologna (1882). A questa particolare ubicazione il teatro deve anche l’altrettanto originale struttura architettonica con una duplice facciata – quella principale, a settentrione, rivolta verso piazza Garibaldi, e quella occidentale verso il passeggio delle mura (ora viale Martiri della Libertà) – eseguita in stile greco-romano. Sabato 17 novembre, questo luogo storico sarà avvolto da una nebbia blu per accogliere la musica ancestrale dell’australiano Ben Frost, dove confluiscono ambient, drone, elettronica e black metal, accompagnata dalle proiezioni video di Marcel Weber / MFO, compositore di diverse colonne sonore per la danza, il cinema e serie tv (fra cui Fortitude e Dark) oltre a collaborare stabilmente con il fotografo irlandese Richard Mosse. Aprirà l’ultimo atto del festival la performance del giapponese Hiroaki Umeda, ballerino, coreografo e artista poliedrico, che si esibirà su un fondale nero, districandosi tra le forme suggerite dal rapido evolvere delle particelle digitali che scorreranno alle sue spalle.

Teatro Storchi
Largo Garibaldi, 15
http://www.emiliaromagnateatro.com

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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