C’è il primo trailer del nuovo film tratto dalla serie di videogiochi Street Fighter, e sembra che sarà piuttosto sopra le righe…

Non sembra che si prenderà troppo sul serio il film sul picchiaduro diretto da Kitao Sakurai. Ecco cosa aspettarsi

Durante l’ultima cerimonia de The Game Awards, i premi che vorrebbero affermarsi come “i premi Oscar del videogioco”, è stato mostrato il primo trailer del nuovo film tratto dalla serie di videogiochi Street Fighter. Perché in realtà la cerimonia serve proprio a mostrare trailer di videogiochi, di film tratti da videogiochi e altra pubblicità simile. I premi sono secondari. Comunque, il trailer ha un tono molto sopra le righe, e non sembra che il film si prenderà tanto sul serio. Non è sorprendente, considerando che è diretto da Kitao Sakurai, cioè dal principale regista de The Eric Andre Show, lo show su Adult Swim del comico Eric André. Per intenderci, quello del meme in cui spara a un uomo, il co-conduttore Hannibal Buress, per poi girarsi verso la telecamere e chiedere con espressione preoccupata “Chi ha ucciso Hannibal?”

La serie di videogiochi Street Fighter

Street Fighter (Capcom, 1987), soprattutto a partire dal secondo episodio del 1991, ha definito la tradizione deipicchiaduro a incontri”, quei videogiochi che erano popolari nelle sale giochi e in cui sfidiamo il computer o un’altra persona in combattimenti di arti marziali. Come molte altre serie picchiaduro, Street Fighter permette di scegliere tra diversi personaggi, ciascuno con le sue mosse speciali da padroneggiare e caratterizzato in modo spesso esagerato in base alla sua provenienza geografica.

Il disastroso film (cult) di Street Fighter del 1994

La serie era già stata portata al cinema da Steven E. de Souza nel 1994 (Street Fighter – Sfida finale), in un film che si prendeva invece tanto sul serio dall’aver messo nel ruolo di antagonista (cioè nei panni di M. Bison) un Raúl Juliá ormai morente. Il film fu in effetti l’ultimo in cui recitò Juliá, malato di cancro allo stomaco, e uscì due mesi dopo la sua morte. Quel film è oggi ricordato come uno dei più grandi fallimenti tra i tentativi fatti negli Anni ‘90 di adattare i videogiochi al cinema, e varie testate (tra cui The Guardian) hanno raccontato come si arrivò a un simile disastro. Ma ci ha dato almeno una grande battuta, pronunciata proprio dal personaggio di Juliá mentre spiega a una delle eroine del film, Chun-Li (Ming-Na Wen), di non avere alcun ricordo del giorno in cui ha distrutto la sua città e ucciso suo padre: “Per te, il giorno in cui Bison graziò il tuo villaggio fu il giorno più importante della tua vita. Ma per me, era solo un martedì”. Proprio a Chun-Li è dedicato il secondo film tratto dalla serie, Street Fighter: The Legend of Chun-Li (Andrzej Bartkowiak, 2009). Non è molto amato, diciamo così.

Le polemiche sul cast di Street Fighter

Del nuovo film di Street Fighter si è finora parlato per qualche controversia legata al suo casting, che ha alcuni nomi molto noti. C’è Eric André nei panni dell’annunciatore Don Sauvage, e questo c’era da aspettarselo. Jason Momoa interpreta l’enfant sauvage ormai cresciuto Blanka, e anche questo non è molto controverso. Il cantante country Orville Peck, che si mostra sempre mascherato, è il combattente mascherato Vega. Ma poi c’è il rapper Curtis “50 Cent” Jackson nel ruolo del pugile Balrog, e di recente 50 Cent ha fatto delle dichiarazioni piuttosto forti contro il nuovo sindaco di New York Zohran Mamdani e ha fatto arrabbiare un sacco di persone. E il comico di estrema destra Andrew Schulz interpreta un altro lottatore, Dan Hibiki. L’uscita del film è programmata per il 16 ottobre 2026. A maggio del prossimo anno uscirà tra l’altro Mortal Kombat II di Simon McQuoid, film tratto da una delle serie rivali di Street Fighter.

Matteo Lupetti

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Matteo Lupetti

Matteo Lupetti

Diplomato in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze nel 2010, gestisce il collettivo di fumettisti indipendenti Gravure e scrive di videogiochi per varie testate italiane ed estere. È diplomato in sommelerie all’interno dell’associazione FISAR ed è direttore artistico…

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