Arriva al cinema il film sul “re del cashmere” Cucinelli. Il regista è un premio Oscar

Si sviluppa tra tavoli da carte, infanzia contadina e un sogno diventato filosofia il nuovo film diretto dal regista siciliano, che racconta la vita dell'imprenditore Brunello Cucinelli 

C’è un gesto di coraggio insolito in Brunello, il visionario garbato, il documentario in cui Giuseppe Tornatore racconta la vita di Brunello Cucinelli. È lo stesso imprenditore a rivendicarlo con ironia: “Ho visto tanti documentari che avrebbero fatto rigirare nella tomba i protagonisti. Allora ho pensato: meglio raccontarsi da vivi, con sincerità”. Da qui nasce il progetto di un’opera che attraversa infanzia, ambizioni, fallimenti, visioni e quel sentimento di tenerezza che da sempre accompagna l’immaginario di Cucinelli.


Il documentario dedicato a Brunello Cucinelli diretto da Giuseppe Tornatore


Tornatore ammette che all’inizio l’idea lo lasciò tiepido: “Non sapevo quasi nulla di lui. Mi chiedevo: che storia posso raccontare?”. Poi, una rivelazione inattesa: scoprire che da giovane Cucinelli frequentava i tavoli da gioco. “Mi ha colpito subito. Il gioco di carte è un mondo pieno di strategie, di azzardi, di intuito. Ho pensato: forse la sua vita è simile a una partita, e lì ho trovato la chiave del film”, racconta il regista. Il rapporto tra i due si costruisce con calma, a intermittenza, nel corso di due anni di riprese discontinue. Cucinelli, divertito, osserva: “Mi sono comportato da ‘morto’, come mi chiedeva Tornatore: non ho mai interferito. Ho lasciato che fosse lui a guardarmi, a interpretarmi”. Il regista conferma: “Non ha mai chiesto di vedere un girato o di correggere nulla. È stato un soggetto ideale”.

Arriva al cinema il film sul “re del cashmere” Cucinelli. Il regista è un premio Oscar

Brunello Cucinelli: il ritorno alle origini raccontato anche dalla musica di Nicola Piovani

Uno dei momenti più intensi arriva quando Cucinelli torna nella casa dove è nato, acquistata appositamente per realizzare il film. “Quando ho aperto la porta, il tempo è tornato indietro. Ho sentito la voce di mio padre, ho rivisto mia madre. È stato un tuffo nell’anima”, confessa l’imprenditore. Tornatore costruisce intorno a questa scena un equilibrio delicato tra memoria e narrazione, lasciando spazio alle immagini per respirare. Il documentario è accompagnato dalla musica di Nicola Piovani, che coglie immediatamente la cifra dell’opera: “Cucinelli è un uomo in cui convivono il quotidiano e l’epico. La sua semplicità non cancella la sua visione. In musica ho cercato questo contrasto: la luce dei sogni e la concretezza del lavoro”. Così le note diventano un filo invisibile che cuce insieme l’ascesa dell’imprenditore e il suo sogno di un “capitalismo umanistico”.

Arriva al cinema il film sul “re del cashmere” Cucinelli. Il regista è un premio Oscar
Brunello il visionario garbato

Brunello Cucinelli: un uomo che ha sempre creduto nei sogni

Tra gli aspetti più contemporanei del film c’è il messaggio ai giovani, che Tornatore considera centrale: “La sua storia è utile perché non è un racconto lineare di successo. È il racconto di un ragazzo che non sapeva cosa fare, che ha sbagliato, che ha vagato. È un esempio di come il destino si illumini solo quando si smette di imitarlo e si inizia a costruirlo”. 
Ed è forse questo che Brunello, il visionario garbato restituisce meglio: l’idea che dietro l’immagine internazionale del “re del cashmere” ci sia un uomo che ha sempre creduto nella forza creativa dei sogni. “La vita è poesia o non è”, dice Cucinelli, e il film sembra rispondere che, quando la poesia incontra il lavoro, diventa destino.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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