Mrs Playmen: la serie sulla donna che insegnò all’Italia la libertà di guardare

Arriva su Netflix la serie in sette episodi dedicata ad Adelina Tattilo, colei che ha cambiato il modo di pensare l’erotismo e la libertà femminile

Arriva su Netflix Mrs Playmen, la serie in sette episodi (presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma) che racconta la parabola e la metamorfosi di Adelina Tattilo, fondatrice insieme al marito di Playmen, la rivista erotica che negli Anni Sessanta osò sfidare l’Italia perbene e la Buoncostume. Ma quella di Adelina non è soltanto una storia di carta patinata e scandali: è la traiettoria di una donna che da moglie e madre diventa editrice, imprenditrice e simbolo di emancipazione sfidando tabù, censura e pregiudizi.

Carolina Crescentini è Adelina Tattilo

Nel volto e nella voce di Carolina Crescentini, Adelina prende forma come un personaggio in trasformazione continua. “Mi sono innamorata di lei”, racconta l’attrice. “Leggendo la sua storia ho visto una rifrangenza incredibile con l’oggi. Adelina trova un coraggio che non sapeva di avere, scopre di essere in gamba, di essere libera, di non essere semplicemente la moglie o la madre di due figli, ma molto di più”. La serie segue questo cambiamento, personale e collettivo, dal dietro le quinte di una redazione maschile e diffidente fino alla consapevolezza di Tattilo di poter contribuire alla cultura del Paese attraverso le pagine di una rivista.

Playmen
Playmen

Playmen, la rivista italiana nata in risposta a Playboy

Fondata nel 1967, Playmen nasce come risposta italiana al Playboy di Hugh Hefner, dopo il bando imposto dalle autorità alla versione americana. Tattilo, donna del Sud, educata in una famiglia cattolica e conservatrice, si ritrova improvvisamente a dirigere un giornale che nessuno voleva affidare a una donna. Proprio in quell’occasione scopre la forza di un punto di vista femminile sull’erotismo: “Io illustro l’eros”, dirà più tardi, rivendicando la scelta di un linguaggio visivo in cui la sensualità non è peccato ma curiosità, desiderio di conoscenza.

Playmen
Playmen

Una rivista erotica che diventa ritrovo per intellettuali

La rivista Playmen non è solo nudo e provocazione, ma un laboratorio di idee in cui passano scrittori, fotografi, intellettuali; uno spazio dove si parla di divorzio, aborto, omosessualità, transessualità quando farlo significava rischiare la denuncia. “È una medicina per aiutare gli italiani a crescere”, diceva Adelina Tattilo. Nel suo modo di concepire l’erotismo c’è una dimensione culturale e politica: la donna non più come oggetto del desiderio, ma come soggetto che desidera.

Gli Anni ‘70 e il nuovo erotismo

Crescentini racconta come il percorso del personaggio sia quello di una presa di coscienza lenta ma inesorabile: “Deve farsi accettare, capire il mestiere, fidarsi delle persone giuste, ma alla fine scopre che può lasciare un’impronta nel cambiamento della società”. E proprio questa parola — cambiamento — è la chiave del racconto firmato dal regista Riccardo Donna, che riporta in scena gli Anni Settanta italiani come un caleidoscopio di luci, suoni, e libertà nascenti. “Abbiamo raccontato anni scintillanti, allegri, pieni di musica”, spiega. “Questi cambiamenti che loro vivono sono iniziati tempo fa e hanno radici solide”.

Mrs Playmen è quindi molto più che una biografia. È un viaggio nella modernità di una donna che non volle essere definita “scandalosa” ma “curiosa”, che seppe usare la trasgressione come linguaggio di libertà. In fondo, Adelina Tattilo non ha soltanto inventato un modo nuovo di guardare i corpi, ma ha insegnato a un intero Paese a guardare se stesso con meno paura.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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