“Testa o croce?” Com’è il western all’italiana con Alessandro Borghi
Presentato al Festival di Cannes 78 nella sezione “Un certain regard”, il film diretto dal duo Matteo Zoppis e Alessio De Righi con protagonisti Alessandro Borghi e Nadia Tereszkiewicz è ispirato alle leggende popolari e all'immaginario del Far West

Anni dopo Re Granchio, allora selezionato dalla Quinzaine de Cineastes, i registi Matteo Zoppis e Alessio De Righi sono tornati sulla Croisette di Cannes con Testa o croce?, presentando al pubblico un film western e al tempo stesso un thriller ma d’avventura che mescola il reale cinematografico o la leggenda. A guidare il film, ambientato nella Roma di inizio ‘900, e a cadenzarlo in quattro capitoli, è l’attore John C. Reilly, qui nei panni di Buffalo Bill. Mentre Rosa e Santino sono rispettivamente Nadia Tereszkiewicz e Alessandro Borghi, lei moglie infelice del signorotto locale e lui mandriano che tradisce la volontà del suo padrone. I due scappano, si innamorano e vivono una serie di insidie e imprevisti.
“Testa o croce?” L’idea, sempre affascinante, del western
“L’idea era di partire da un western classico, attraverso una rappresentazione mistificata delle storie di Buffalo Bill che venivano portate in Italia, per poi arrivare a una storia che attraversa i vari sottogeneri del western diventando un western revisionista, un anti western e poi quasi un racconto surreale”, raccontano i registi. Matteo Zoppis e Alessio De Righi, seppur con un film produttivamente più strutturato, mantengono la loro indipendenza e libertà creativa rimanendo fedeli al loro metodo: “Equilibrio tra ambizione, vincoli e gioco”. Con gli attori hanno creato un feeling incisivo e Alessandro Borghi, che nonostante la sua popolarità continua a fare belle scelte di ruoli anche per piccoli e nuovi progetti come questo, ha sposato da subito l’idea di Zoppis e De Righi dimostrando un attaccamento immenso al cinema.

L’esperienza vissuta da Alessandro Borghi
Riguardo al suo ruolo in Testa o croce?, Borghi racconta: “L’unica cosa che sa fare Santino è andare a cavallo. Non sa come gestire l’amore delle persone, non sa sparare, non sa fare a cazzotti e appena uno gli mette gli occhi addosso lui perde la testa e diventa mitomane. È un uomo che non ha gli strumenti per provare a essere qualcos’altro, semplicemente mette davanti a tutto le sue fragilità, i suoi limiti. Viene preso a schiaffi dagli eventi e non si rende assolutamente conto di quello che sta succedendo; viene quasi salvato da Rosa e grazie a lei vive l’amore che non avrebbe mai vissuto, profondamente, in maniera libera”. E aggiunge: “Mi piaceva tantissimo l’idea di mettere in scena questo meraviglioso scemo, emblema di quello che in fondo siamo un po’ tutti noi maschi. È una cosa che trovo meravigliosa. Se loro mi avessero portato un film con un personaggio incredibile che spara a tutti, ammazza tutti e fugge a cavallo, avrei detto che non ce n’era bisogno e invece per fortuna questi due sono completamente scemi e mi hanno portato un film straordinario, pensato per sovvertire tutta una serie di equilibri molto divertente”.
La libertà vissuta e trovata da parte di Nadia Tereszkiewicz
Mentre per Nadia Tereszkiewicz, già protagonista nel 2022 del bellissimo e intenso film francese Forever Young di Valeria Bruni Tedeschi, l’avventura di Testa o croce? è stato “un percorso emozionale, proprio come succede a Rosa. Ho cominciato in modo scolastico imparando tutte le battute con precisione, per finire improvvisando in italiano. Alessandro ha una generosità che cambia tutto, anche per la recitazione, è cosa preziosa per fare un film insieme. Alla fine, il percorso emozionale era anche che tutti i giorni ci sarebbe stata la libertà di non sapere esattamente come sarebbe andata, la libertà era anche prendere quello che accadeva sul momento, grazie anche ai registi in ascolto”.
Un film libero e per nulla nostalgico
Testa o croce? di Matteo Zoppis e Alessio De Righi a Cannes ha diviso la stampa, ma ha creato attorno a sé una grande e piacevole curiosità, oltre che un dibattito sul potere del cinema giovane, fresco e cosciente delle possibilità che esistono. La scelta del western fa pensare alla nostalgia del passato, è vero, ma quello che viene proposto è un modo di vedere e guardare un tempo altro, diverso, che comunque ci abita e vive nel presente. Il film, ancora senza data di uscita ufficiale, arriverà nelle sale con 01 Distribution.
Margherita Bordino
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