Come un saggio di filosofia. “La natura dell’amore”, il nuovo film di Monia Chokri

Un saggio sotto forma di opera cinematografica: è questo il nuovo film dell’attrice e regista Monia Chokri, un’analisi sull’amore e su come questo sentimento possa essere influenzato da dinamiche socioculturali

Monia Chokri è un’attrice e regista straordinaria. Conosciuta sicuramente per la sua collaborazione con Xavier Dolan, a maggio 2023 ha presentato al Festival di Cannes alla sezione Un certain regard un film sull’amore dal titolo Simple comme Sylvain, nelle sale italiane dal 14 febbraio con Wanted (in collaborazione con Tinder) con il titolo La natura dell’amore. Si tratta di un saggio sull’amore raccontato attraverso una storia semplice che riguarda il presente e coinvolge più personaggi. Se nel precedente film Monia Chokri aveva indagato il rapporto tra fratello e sorella sempre sotto il segno dell’amore, questa volta si è spinta ancor di più nel tema concentrandosi sulla sua imprevedibilità.

La natura dell'amore
La natura dell’amore

“La natura dell’amore” di Monia Chokri. La trama del film

Quella raccontata in La natura dell’amore è la storia di un’insegnante di filosofia che da circa dieci anni ha una relazione stabile (con un collega di Scienze politiche) e all’apparenza felice, normale, monotona. Un bel giorno incontra un falegname – chiamato a ristrutturare la loro casa di campagna – e scoppia l’amore. E così due mondi, che potrebbero essere visti come agli antipodi, si scelgono per via di un sentimento fortissimo. “Gli incontri romantici tendono a essere idealizzati nei film”, dichiara Monia Chokri. “Gli ambienti sociali raramente sono presi in considerazione allo stesso modo. I background socioculturali hanno un ruolo preponderante nell’evoluzione delle coppie. Io stessa ho sperimentato diverse tipologie di relazioni, che mi hanno fatto accorgere di vari fattori, al di là dei soggetti in sé, che possono avere effetti sulla coppia. A un certo punto, ciò che ci circonda prevale sulla relazione stessa. I tuoi amici, la tua famiglia, il lavoro, il vicinato – tutto inizia ad avere un peso su di essa”

La natura dell'amore
La natura dell’amore

“La natura dell’amore” di Monia Chokri. Un film “analisi”

La natura dell’amore è un film dolce, audace, tenero. Al tempo stesso è veloce, tagliente, comico, caldo. Chokri si serve di un topos letterario e cinematografico, oltre che decisamente universale, per dimostrare e ricordare che “al cuore non si comanda”. “L’idea è quella di mostrare come i filosofi abbiano pensato a ideali come quello dell’amore durante le varie epoche. Con mia sorpresa, ho scoperto che è stato fatto davvero poco sull’argomento in filosofia. È sempre stato un argomento disprezzato, forse percepito come futile o non degno di ricerca filosofica. Ho letto tonnellate di libri, tutti quelli che mi capitavano per le mani! Mi hanno aiutata a entrare nel percorso di Sophia”, afferma la regista. Il personaggio di Sophia ha quarant’anni, è una donna realizzata eppure allo scintillio dell’amore non sa dire di no, al punto da allontanarsi dalla sua comfort zone lasciandosi andare alla passione, seppur lontana dai canoni che la società ha individuato per chi ha un profilo come il suo.

L’influenza di bell hooks su “La natura dell’amore” di Monia Chokri

Chokri non solo si è servita della filosofia del passato, ma si è anche basata su testi più recenti. Tra tutti quelli della scrittrice, attivista e femminista statunitense bell hooks scomparsa nel 2021. “bell hooks è arrivata molto dopo. La fase di montaggio era già in corso ma ho pensato potesse essere interessante aggiungere i suoi pensieri con un voiceover, come per dare voce nuova a pensieri che fino ad allora avevo sentito pronunciare solo da uomini. Certamente, tra gli autori considerati c’è anche Hanna Arendt, la quale però approccia l’argomento da una prospettiva in qualche modo metafisica: parla di amore come Sant’Agostino, quindi le sue idee possono essere criptiche. Ciò mi ha fatto pensare: siamo condizionati perché abbiamo sentito sempre parlare gli uomini di amore – anche le nostre idee al riguardo sono forgiate dalle loro immagini”. E continua, “quando ho letto All about love di bell hooks (pubblicato in Italia da Il Saggiatore con il titolo Tutto sull’amore, ndr) l’ho trovato incredibilmente significativo e profondo. Si tratta davvero di un libro che ci insegna ad amare meglio. hooks dice che l’amore è un verbo e, come tale, possiamo attivamente scegliere, possiamo decidere di amare. Ciò significa che la nostra felicità non dipende dal nostro partner. Quelle parole mi hanno cambiato la vita. Ognuno di noi, come individuo, è responsabile dei propri sentimenti”.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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