Pierre e Marthe Bonnard. A Cannes il film sul pittore e la sua musa

Martin Provost, avvezzo ai ritratti d’artista, porta sulla Croisette una doppia biografia, ricostruendo le vicende del “pittore della luce”, ma concentrandosi soprattutto sul ruolo di sua moglie, Marthe

Pittura e passione. Il regista Martin Provost, dopo il César ricevuto nel 2009 per il Miglior Film con Séraphine – sulla pittrice Séraphine de Senlis -, racconta ancora una volta la vita di un artista con Bonnard, Pierre e Marthe. Il film, presentato al 76esimo Festival di Cannes, ha per protagonisti Vincent Macaigne e Cécile de FranceBonnard, Pierre e Marthe, presentato nella sezione Cannes Première, esplora il rapporto appassionato, passionale e artistico di Bonnard e di sua moglie Marthe, fornendo una doppia biografia. “Dopo aver lavorato a Séraphine, sono stato contattato dalla pronipote di Marthe Bonnard, che voleva che girassi un film sulla sua prozia. Sentiva di non aver ottenuto il riconoscimento che meritava nel lavoro di suo marito”, racconta Provost.

dal film Bonnard, Pierre e Marthe

dal film Bonnard, Pierre e Marthe

BONNARD, PIERRE E MARTHE. UN FILM LUMINOSO

Pierre Bonnard è ‘il pittore della luce’, quindi con Guillaume Schiffman, il direttore della fotografia, abbiamo cercato di trovare una luce unica, contraria a quella dei film d’epoca, come si vede ovunque. È un film molto luminoso”, spiega il regista. Il suo rapporto con l’arte e il suo modo di raccontarla sono ormai una garanzia. A questo proposito una sua riflessione sui ritratti d’artista: “Voglio dimostrare che è possibile diventare un artista nonostante le origini modeste. Per Violette Leduc è stato possibile. Anche per Séraphine, governante. Mi piacciono gli autodidatti che osano sfidare le leggi sociali per uscire dal loro ambiente. Questo è stato il caso di Marthe Bonnard, che ha avuto una vita eccezionale”. Ad averlo incuriosito di più è stata, infatt, la vita di Marthe: “Marthe ha mentito sulla sua identità, ha finto di essere una principessa italiana in rovina. Non sappiamo davvero se Pierre Bonnard abbia fatto finta di crederle, oppure no. È sempre facile parlare degli altri, ma l’intimità di una coppia è misteriosa, quasi sacra. Ho cercato di avvicinarmi a questo mistero nel film”.

IL CAST DEL FILM

È lo stesso Martin Provost a raccontare del lavoro svolto e condiviso con gli attori principali. “Vincent Macaigne ed io avevamo un forte desiderio di lavorare insieme. Tuttavia, tutti mi dicevano che non aveva niente in comune con Pierre Bonnard”, racconta il regista. “L’ho presa come una sfida: mi piace trasformare le persone, l’ho dimostrato nei miei film precedenti. Quando Ben Kingsley ha interpretato Gandhi, si è trasformato. Penso che anche Vincent Macaigne abbia questa capacità e lo dimostra nel film”. Per quanto riguarda il ruolo di Marthe aggiunge: “Quando ho incontrato Cécile de France, l’ho trovata così luminosa. Sapevo che poteva dare a Marthe quel qualcosa che non si vede a prima vista. Questo aggiunge questa dimensione misteriosa ed eterna alla coppia”.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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