Nomination Oscar 2021: è Nomadland è il film favorito?

Per l’industria cinematografica occidentale, più specificatamente americana, è un grande giorno, finalmente sono pubbliche le nomination agli Oscar 2021, che a causa della pandemia si svolgono con circa due mesi di ritardo rispetto al solito. Nomadland o Minari, quale sarà il miglior film?

La coppia Nick Jonas e Priyanka Chopra ha annunciato le attesissime nomination della 93esima edizione dei Premi Oscar che si svolgeranno il prossimo 25 Aprile. In totale sono 23 le categorie che celebrano il cinema dell’ultimo anno, quello che per lo più abbiamo visto in piattaforma. Diversi sono i titoli non ancora disponibili in Italia, per il semplice motivo che alcuni distributori attendono ostinatamente la sale, o ci sperano. Nelle nomination agli Oscar si leggono film come Nomadland, Mank, Ma Rainey’s Black Bottom, Promising Young Woman, Minari. Titoli che negli ultimi mesi hanno creato molto consenso tra stampa e pubblico oltre che interessanti discussioni. Tutti film che fanno riflettere su tematiche forti e attualissime, d’altronde dal palco degli Oscar, come ogni anno, tutti si aspettano profondi discorsi sociali, politici e culturali e questa volta più di ogni altra edizione. Per molti potrà sembrare stupido, irreale, ma per chi vive di e nel cinema il riconoscimento e la notte degli Oscar rappresentano qualcosa d’immenso, di estremamente gratificante ed emozionante. Il discorso di accettazione della statuetta è il momento sognato da tutti gli attori di Hollywood e non solo, la stessa Kate Winslet lo ammise nel 2009, con l’Oscar in mano per The Reader ha detto: “Mentirei se dicessi che non mi sono preparata un discorso per questa cosa fin da quando avevo meno di 8 anni, fissando lo specchio del bagno, e la statuetta era la bottiglia dello shampoo… Beh, questa non è la bottiglia dello shampoo”. In quest’anno così insolito i discorsi sono ancora più attesi. È la notte in cui il mondo dello spettacolo parlerà a tutti dopo mesi in cui ha accompagnato le nostre giornate, anche un po’ sostenendoci, e dopo un anno da una edizione in cui nulla di tutto ciò si immaginava.

Pinocchio, Matteo Garrone, 2019

Pinocchio, Matteo Garrone, 2019

CAMBIAMENTI NELLA SELEZIONE DEGLI OSCAR

Le regole per gli Oscar sono un po’ cambiate. Con la pandemia ovviamente l’uscita in piattaforma è ovviamente diventata fondamentale. L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS) ha infatti modificato le regole di selezione per i nominati nella categoria Miglior lungometraggio. La rosa dei candidati verrà ampliata da 10 a 15 film, consentendo ad un numero maggiore di film di passare ad un secondo turno di votazione. Inoltre, in questa edizione hanno potuto partecipare alla candidatura film usciti entro il 28 febbraio (inizialmente la data prevista era quella del 31 dicembre). Le regole più significative però non riguardano questa edizione ma le prossime e non sono state modificate per la crisi che stiamo vivendo. Sono regole che riguardano l’inclusione e forse forzano un po’ troppo il politicamente corretto. Le edizioni del 2022 e del 2023 saranno di evoluzione verso il vero cambiamento che riguarda l’edizione del 2024 quando saranno candidabili come Miglior Film solo coloro che soddisferanno alcuni criteri: Almeno uno degli attori principali o degli attori secondari significativi dovrà appartenere un gruppo etnico o razziale sottorappresentato; almeno il 30% di tutti gli attori in ruoli secondari e minori dovrà provenire da almeno due dei seguenti gruppi sottorappresentati; la trama principale, il tema o la narrazione del film dovranno essere incentrati su un gruppo sottorappresentato (donne, gruppo razziale o etnico, LGBTQ +, persone con disabilità cognitive o fisiche, non udenti o ipoudenti).

L’ITALIA AGLI OSCAR CON 3 NOMINATION

L’Italia agli Oscar c’è anche se non come speravamo. Grande escluso Gianfranco Rosi con Notturno e come già immaginavamo Sophia Loren per La vita davanti a sè. Il Belpaese può celebrare però tre importanti nomination: oltre a quella annunciata per “Io sì (Seen)” di Laura Pausini nella categoria “miglior canzone” (per cui si è già aggiudicata il Golden Globe due settimane fa), arrivano anche due candidature per “Pinocchio” di Garrone: miglior trucco (Dalia Colli, Anna Kieber, Sebastian Lochmann, Stephen Murphy) e migliori costumi (Massimo Cantini Parrini). Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha commentato: “Una giornata felice per il cinema italiano: un grosso in bocca al lupo a Laura Pausini e Matteo Garrone. Le candidature agli Oscar di “Pinocchio” di Matteo Garrone per i migliori costumi e per il miglior make up e di “Io sì” di Laura Pausini per la migliore canzone originale nella colonna sonora di “La vita davanti a sé” di Edoardo Ponti rendono merito alla nostra cinematografia, capace di affermare nel contesto internazionale il genio creativo, l’immaginario e l’originalità che le sono propri”. E mentre si attende con ansia la notte gli Oscar, che come rivelato da Variety, si svolgerà in presenza ma in contemporanea da vari luoghi, compreso il consueto Dolby Theatre di Los Angeles, di seguito riportiamo tutte le nomination.

TUTTE LE NOMINATION ALLA 93ESIMA EDIZIONE DEGLI OSCAR

Miglior film
The Father
Judas and the Black Messiah
Mank
Minari
Nomadland
Promising Young Woman
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

Migliore regia
Thomas Vinterberg – Un altro giro
David Fincher – Mank
Lee Isaac Chung – Minari
Chloé Zhao – Nomadland
Emerald Fennell – Promising Young Woman

Migliore attore protagonista
Riz Ahmed – Sound of Metal
Chadwick Boseman – Ma Rainey’s Black Bottom
Anthony Hopkins – The Father
Gary Oldman – Mank
Steven Yeun – Minari

Migliore attrice protagonista
Viola Davis – Ma Rainey’s Black Bottom
Andra Day – The United States vs. Billie Holiday
Vanessa Kirby – Pieces of a Woman
Frances McDormand – Nomadland
Carey Mulligan – Promising Young Woman

Migliore attore non protagonista
Sacha Baron Cohen – Il processo ai Chicago 7
Daniel Kaluuyah – Judas and the Black Messiah
Leslie Odom Jr – One Night in Miami
Paul Raci – Sound of Metal
Lakeith Stanfield – Judas and the Black Messiah

Migliore attrice non protagonista
Maria Bakalova – Borat 2
Glenn Close – Elegia Americana
Olivia Colman – The Father
Amanda Seyfried – Mank
Yuh-Jung Youn – Minari

Migliore sceneggiatura originale
Judas and the Black Messiah
Minari
Promising Young Woman
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

Migliore sceneggiatura non originale
Borat – Seguito film cinema
The Father
Nomadland
One Night in Miami
The White Tiger

Miglior film internazionale
Un altro giro (Druk), regia di Thomas Vinterberg (Danimarca)
Collective (Colectiv), regia di Alenxander Nanau (Romania)
The Man Who Sold His Skin, regia di Kaouther Ben Hania (Tunisia)
Quo vadis, Aida?, regia di Jasmila Žbanić (Bosnia ed Erzegovina)
Shàonián de nǐ, regia di Derek Tsang (Hong Kong)

Miglior film d’animazione
Onward
Over the Moon
Shaun, vita da pecora: Farmageddon – Il film
Soul
Wolfwalkers

Migliore fotografia
Judas and the Black Messiah
Mank
Notizie dal mondo
Nomadland
Il processo ai Chicago 7

Migliore scenografia
The Father
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Notizie dal mondo
Tenet

Miglior montaggio
The Father
Nomadland
Promising Young Woman
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

Migliore colonna sonora
Terence Blanchard – Da 5 Bloods – Come fratelli (Da 5 Bloods)
Emile Mosseri – Minari
James Newton Howard – Notizie dal mondo (News of the World)
Trent Reznor e Atticus Ross – Mank
Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste – Soul

Migliore canzone
Judas and the Black Messiah
Il processo ai Chicago 7
Eurovision
La vita davanti a sé
One Night in Miami

Migliori effetti visivi
Love and monsters
The Midnight Sky
Mulan
The One and Only Ivan
Tenet

Miglior sonoro
Greyhound
Mank
Notizie dal mondo
Soul
Sound of Metal

Migliori costumi
Emma
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Mulan
Pinocchio

Miglior trucco e acconciatura
Emma
Elegia americana
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Pinocchio

Miglior documentario
Collective
Crip Camp
The Mole Agent
My Octopus Teacher
Time

Miglior cortometraggio documentario
Colette
A concerto is a conversation
Do not split
Hunger ward
A love song for latasha

Miglior cortometraggio
Felling Through
The Letter Room
The Present
Two Distant Strangers
White Eye

Miglior cortometraggio d’animazione
Burrow
Genius Loci
If anything happens i love you
Opera
Yes-People

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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