Scienza e passione nel biopic su Marie Curie, Radioactive

La vita di Marie Curie attraverso flashback e momenti presenti. Tra ricerca scientifica e travolgente amore per il proprio mestiere e per il compagno. La storia di una donna esule in altro Paese, determinata, brillante che ha conquistato ben due premi Nobel, uno per la Fisica e uno per la Chimica.

Rosamund Pike è Marie Curie in Radioactive. Dietro la macchina da presa Marjane Satrapi, l’acclamatissima autrice franco-iraniana di Persepolis, che dirige l’adattamento cinematografico della biografia di una delle più grandi scienziate della storia dell’umanità. Cosa ha significato essere una scienziata donna tra fine ‘800 e inizio ‘900? Marie Curie è stata una grande rivoluzionaria e intellettuale della ricerca scientifica con ben due vittorie al Nobel, nel 1903 (Premio Nobel per la Fisica, per la scoperta di altri due elementi il radio e il polonio) e nel 1911 (Premio Nobel per la Chimica per aver isolato il radio sotto forma di metallo rendendolo facilmente lavorabile).Radioactivearriva dal 15 luglio sulle principali piattaforme vod con Eagle Pictures. Un viaggio attraverso l’eredità di Marie Curie, attraverso la sua storia e il suo pensiero. Nel film si vedono le sue relazioni appassionate, i progressi scientifici e le conseguenze che questi ebbero in lei e nel resto del mondo. Una donna instancabile, dedita al lavoro ma anche travolta dall’amore. L’incontro con il collega scienziato Pierre Curie (interpretato da Sam Riley), che sposò, fu centrale anche per la scoperta della radioattività. Amore e scienza insieme le cambiarono la vita. Radioactive è quindi il ritratto di una donna, di una scienziata, ma anche di un’amante appassionata che nella relazione con il suo grande amore trovò anche la migliore suggestione per procedere con il lavoro e arrivare alla ribalta internazionale attraverso le scoperte condivise.

 Radioactive: il film sulla vita di Marie Curie

Radioactive: il film sulla vita di Marie Curie

UNA STORIA SCIENTIFICA, UNA STORIA D’AMORE

Radioactiveè un film che nasce da una graphic novel firmata da Lauren RednissRadioactive: Marie & Pierre Curie: A Tale of Love and Fallout– su Marie e, suo marito e il partner scientifico, Pierre Curie. La sceneggiatura è firmata da Jack Thorne mentre alla regia è stata chiamata Marjane Satrapi conosciuta anche come fumettista, sceneggiatrice e illustratrice. La forza di Radioactiverisiede proprio nel libro da cui è tratto, mix perfetto tra storia d’amore, storia scientifica e storia dell’arte. Il film segue in parte il classico modello biografico. La storia di Marie Curie vive di presente e di flashback, e nel racconto una parte importante riguarda il momento in cui la scienziata viene portata in ospedale a causa la sua malattia. Tutto il film però è molto più ambizioso rispetto al solito biopic. Attorno alla vicenda personale e lavorativa di Marie Curie è costruita un’importante impronta storica: la vicenda di un bambino con un cancro trattato con radioterapia, la distruzione di Hiroshima, i test sulle armi nucleari statunitensi. Sono sequenze, momenti cinematografici, che interrompono la narrazione classica e pungolano la mente dello spettatore messo difronte al male, alla guerra nucleare.

LA SOLITUDINE DI MARIE CURIE 

Radioactiveha tante sfumature. Tra queste, quella che si avverte dall’inizio alla fine del film riguarda la solitudine. Come è pensabile che una donna tanto intelligente, dalla mente brillante sia sola? Eppure è stato così. Marie Curie rappresenta la donna che ha dovuto lottare per essere riconosciuta per il suo talento e intelletto come scienziata donna. Una donna esule, costretta ad andare via dalla sua Polonia e a vivere a Parigi. La sua esperienza da “immigrata” è fondamentale per una regista come Marjane Satrapi. Sin dalla giovinezza Marie Curie, prima del matrimonio Skodlowska, praticò gli ideali di solidarietà che aveva anche appreso in famiglia, da una madre cattolica morta prematuramente e un padre, colto direttore di liceo che silenziosamente si opponeva al regime imposto alla Polonia dalla Russia zarista. Con la sorella Bronia intorno ai diciassette anni, spinta dal desiderio di aiutare la liberazione della Polonia, abbracciò le idee positiviste di Auguste Comte e il socialismo. Fu la stessa sorella ad aiutarla a trasferirsi a Parigi e a studiare alla Sorbona dove, anno dopo anno, in seguito ai suoi successi, iniziò ad avere fondi e assistenti. 

      Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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