Celebrare la vita nel giorno dei morti con performance e rassegne video online. L’iniziativa di un collettivo artistico

Lu Cafausu, il gruppo di artisti composto da Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti e Luigi Presicce, celebra la vita ogni 2 novembre con azioni, performance ed eventi in diverse location. Quest'anno gli artisti organizzeranno un evento in luoghi diversi ma trasmessi su una piattaforma online

Da quindici anni, in luoghi e forme differenti, Lu Cafausu – il collettivo composto da Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti e Luigi Presicce – si ritrova il due novembre per celebrare la Festa dei vivi (che riflettono sulla morte). Rituali, laboratori, eventi, performance e incontri promossi dagli artisti hanno visto omaggiare la vita riflettendo sulla sua caducità, approfondendone sfumature concettuali e filosofiche, in luoghi differenti d’Italia. Diversamente dagli scorsi anni, la XVI edizione della Festa dei vivi si svolgerà in luoghi diversi ma connessi grazie a una piattaforma online dall’1 al 3 novembre, ponendo una particolare attenzione a chi si trova nella precarietà che contraddistingue l’era contemporanea.

La maratona numerica di Cesare Pietroiusti per la “Festa dei vivi (che riflettono sulla morte)”

“Come mio contributo alla XVI edizione della ‘Festa dei vivi (che riflettono sulla morte)’ vorrei realizzare il seguente progetto: contare, a voce alta, continuativamente, da uno a sessantasettemila”, spiega l’artista Cesare Pietroiusti. “Nessun commento, nessun sottofondo, solo contare. Vorrei realizzare questa azione nel mio studio di Viale Trastevere 259 a Roma, a partire dalla mezzanotte del primo novembre. Presumibilmente il conteggio durerà circa 30 ore, quindi finirà intorno all’alba del 3 novembre”. Ma perché 67mila? Un numero che porta con sé il peso delle vittime del genocidio di Gaza, ricordate attraverso un “rituale” collettivo: l’obiettivo dell’artista è quello di invitare tutti coloro che vorranno a partecipare all’azione aiutandolo (in particolare, dandogli il cambio) a contare.

La XVI edizione della “Festa dei vivi (che riflettono sulla morte)” è online

La nuova edizione della Festa dei vivi (che riflettono sulla morte) consisterà in letture, interventi performativi, visione di film, brani musicali, sessioni di disegno, una maratona numerica in case, studi d’artista, spazi pubblici e parchi collegati online per oltre 30 ore consecutive, e fruibili attraverso due diversi link: uno a partire da mezzanotte di sabato primo novembre fino alla mezzanotte di domenica, e uno dalla mezzanotte di domenica al mattino di lunedì 3.

Tutte le iniziative della “Festa dei vivi” di Lu Cafausu

La trasmissione sarà continuativa, ma ci saranno degli interventi che si concentreranno in fasce orarie specifiche. Tra queste ricordiamo Improvvisazioni video e di parola di Emilio Fantin (in compagnia di Marco Balducci e Cinzia Di Meglio) che si collegherà da Bologna a partire dalle 00.30 del primo novembre; dalla Casa Cafausica a San Cesario di Lecce Luigi Negro incontrerà, all’alba del 2 novembre, Ulderico Tramacere per La cura del bianco, e al tramonto (ore 16.45) i “poeti anfibi” Marco Vetrugno, Salvatore Bellanova, Dario Goffredo, Pierluigi Scardino, Gioia Perrone, Osvaldo Piliego. Da un luogo imprecisato Giancarlo Norese scriverà delle cose a penna, ogni tanto, ma sempre al minuto 11, mentre Luigi Presicce, da Binasco, farà disegnare dei bambini, quando vorranno loro.

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Redazione

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