Autunno 2025 al cinema: cosa ci aspetta?
Dai ritratti biografici italiani alle riletture autoriali dei miti gotici, il cinema quest’autunno si apre alla riflessione e alla reinvenzione. Sei film, sei sguardi sul presente che attraversano memoria, amore e mostri contemporanei
Dopo un’estate cinematografica povera di stimoli, in cui le sale hanno faticato a proporre titoli capaci di coinvolgere davvero il pubblico, l’autunno segna un cambio di rotta. La nuova stagione 2025 torna a interrogare il presente, attraverso storie che riflettono su ciò che ci definisce: la memoria, l’identità, il desiderio. Grazie ai titoli proposti, il cinema ritrova la voglia di rischiare e di parlare a chi guarda. Un’urgenza comune attraversa i film in arrivo: capire cosa significa essere umani oggi, in un tempo che mette tutto in discussione.
Autunno 2025 al cinema: Celine Song e Pietro Marcello
L’autunno cinematografico si apre con due titoli che parlano d’amore, ma lo fanno da prospettive molto diverse. Material Love, nuovo film di Celine Song, arriva dopo il successo di Past Lives e si muove ancora lungo il confine sottile tra il vissuto e l’idealizzato. Qui l’amore diventa una questione di valore: Lucy, consulente per appuntamenti, organizza relazioni come transazioni. Song osserva tutto da lontano, come fosse un esperimento sociale: una riflessione amara sulla deriva materialista del desiderio.
A pochi giorni di distanza arriva Duse, firmato da Pietro Marcello, che torna al cinema italiano con un’opera che esplora a fondo la biografia di una delle figure più enigmatiche e moderne del teatro novecentesco. Eleonora Duse diventa simbolo di un femminile fragile ma allo stesso tempo potente, riflesso di un’Italia che cambia e si specchia nel volto di un’artista totale. Marcello compone un ritratto più politico che nostalgico, in cui l’identità si costruisce attraverso la scena e la scelta di sottrarsi all’arte.
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Autunno 2025 al cinema: Luca Guadagnino e Guillermo del Toro
L’autunno cinematografico si arricchisce di narrazioni che riscrivono il fantastico e il mito in chiave contemporanea. Il 16 ottobre arriva After the Hunt di Luca Guadagnino, un film che promette di coniugare tensione narrativa e riflessione esistenziale. Guadagnino porta la sua sensibilità estetica dentro un thriller psicologico, dove la caccia non è solo fisica ma simbolica e il desiderio – ancora una volta – è il vero protagonista. Guillermo del Toro presenta poi Frankenstein, un progetto atteso da anni che finalmente prende forma. Con il suo approccio visionario, il regista messicano rilegge il mito gotico attraverso lo sguardo della creatura, ribaltando gerarchie e domande morali: chi è davvero il mostro? E chi, oggi, può dirsi umano?
Autunno 2025 al cinema: Luc Besson e Yorgos Lanthimos
In chiusura della stagione, il cinema diventa dichiaratamente surreale. Dracula: A Love Tale di Luc Besson, in uscita il 30 ottobre, punta su un’estetica barocca per riportare in vita il vampiro più famoso di sempre, ma in una chiave più sentimentale che horror. Infine Bugonia di Yorgos Lanthimos arriva il 13 novembre come oggetto filmico non identificato: remake del film coreano Save the Green Planet! è una commedia nera, fantascientifica e grottesca, che mescola paranoia e satira sociale. Il centro della narrazione è un tema ecologico importante: la crisi delle api, simbolo di un equilibrio naturale fragile e minacciato, che il regista trasforma in metafora di paranoia e disperazione collettiva. Lanthimos conferma la sua capacità di portare all’estremo l’assurdo, mostrando che anche il mostro, alla fine, potrebbe avere ragione.
Gaia Rotili
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