A Pesaro torna Popsophia, il festival dedicato alla filosofia. Ma anche a musica, arte e cultura pop

Con questa nuova edizione il progetto culturale si amplia, dando vita a un'originale interpretazione del tema della rassegna, “La soglia”, articolata in due spazi che si aggiungono a Piazza del Popolo: il Centro Arti Visive Pescheria e la corte di Palazzo Gradari

Torna a Pesaro il festival Popsophia con un format che tende a dilatarsi e dove l’arte – in questa rassegna divulgativa, coinvolgente, alla portata di tutti e che richiama ogni anno filosofi, giornalisti, musicisti e artisti italiani a interrogarsi sul pensiero filosofico contemporaneo – punta a diventare un appuntamento consolidato dell’estate marchigiana. Dopo l’ultima edizione del 2023 che ha esplorato il tema Amati mostri, la direttrice artistica Lucrezia Ercoli ha preparato per l’edizione 2025, aperta dal 24 al 27 luglio, delle nuove suggestioni legate al tema del La soglia. Tra le novità di questa edizione anche l’utilizzo di ulteriori spazi culturali che si aggiungono a Piazza del Popolo: il Centro Arti Visive Pescheria, e la corte di Palazzo Gradari.

Popsophia 2025 a Pesaro: il tema “La soglia”

Se Amati mostri indagava la nostra attrazione per il mostruoso”, spiega Lucrezia Ercoli, “La soglia va ad esplorare l’attraversamento, il passaggio e il cambiamento. Attraversare la soglia significa sostare in un punto di ambiguità fra ciò che siamo stati e ciò che stiamo diventando. È questo spazio liminale, sempre uno spazio segnato dal dubbio e dall’incertezza, che il festival vuole esplorare attraverso filosofia, musica, arte e cultura pop. Una riflessione che si fa ancora più urgente nei tempi sospesi e drammatici che stiamo vivendo con nuovi scenari di guerra imprevedibili. Popsophia interpreta dunque questo concetto come metafora della condizione contemporanea, esplorando le soglie tra reale e virtuale, naturale e artificiale, adolescenza e maturità, vita e morte. Quattro declinazioni dello stesso tema che si articolerà in quattro giornate tematiche, ciascuna dedicata a una diversa soglia dell’esistenza individuale e collettiva.

foto philoshow A Pesaro torna Popsophia, il festival dedicato alla filosofia. Ma anche a musica, arte e cultura pop
Philoshow

Popsophia 2025 a Pesaro: il programma 

La giornata inaugurale, nella sede del Centro arti visive Pescheria, sarà destinata al confine tra realtà analogica e realtà digitale. Gli interventi di Maria Letizia Paiato sull’arte digitale, Federico Pazzagli, Evio Hermas Ercoli e Davide Susanetti su Mistica e Post Umano, per esempio, saranno animati dalla performance Q-live. Ad arricchire lo spettacolo le opere visual dell’artista Marco Di Battista. La giornata successiva sarà dedicata al confine tra creatività naturale e intelligenza artificiale. Alla corte di Palazzo Gradari si terrà la visita guidata alla mostra immersiva di MeGa con visori VR: nel nuovo allestimento lo spettatore sarà costretto ad oltrepassare la soglia fisica fra realtà e virtualità attraverso l’immersione nella galleria digitale e a percorrere i corridoi spartiacque delle opere selezionate che raccontano “le soglie” della storia dell’arte. La sera, sarà invece il momento dei philoshow, gli spettacoli filosofico musicali, che avranno come teatro Piazza del Popolo.

Popsophia 2025 a Pesaro: il commento del sindaco della città

Sabato 26 luglio la soglia assume la forma del corpo adolescente, quella terra di mezzo fra l’infanzia e l’età adulta che porta con sé le inquietudini del dialogo generazionale. Partendo da una serie tv che ha creato dibattito e scalpore come Adolescence, il festival si interrogherà filosoficamente su un’età fragile e ribelle, analizzando i nuovi riti di passaggio del nostro presente. L’ultima giornata, infine, si sofferma sulla soglia estrema tra vita e morte. Un modo per riflettere sul senso del viaggio dell’esistenza senza tralasciare l’ultimo e più importante passaggio che l’uomo ha sempre ritualizzato. Un tema tabù che è stato riscritto dall’immaginario contemporaneo, dai versi di Spoon River ai messaggi su TikTok.

A chiudere il festival, l’ultimo philoshow è un grande spettacolo musicale dedicato al “Boss” Bruce Springsteen con Dancing in the dark e la partecipazione di Carlo Massarini. “Popsophia è un evento che crea curiosità, che coinvolge i giovani e sa attrarre sempre un pubblico molto vasto, fatto di “fedelissimi”, ma anche di persone “nuove” che in questa occasione possono visitare la città”, conclude il sindaco di Pesaro Andrea Biancani. “Siamo altrettanto fieri di poter arricchire la programmazione culturale dell’estate marchigiana all’insegna dell’innovazione e del cambiamento e questo festival, capace di intrecciare musica, filosofia e cultura pop, rappresenta una delle espressioni più vivaci della nostra identità culturale”.

Redazione

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