Wilson Malakkaran

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ALESSANDRA BONOMO
Via del Gesù 62, Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
31/10/2022

ore 18

Artisti
Wilson Malakkaran
Generi
arte contemporanea, personale
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In mostra quindici opere realizzate a Roma tra il 2021 e il 2022 nel suo studio di Piazza del Teatro di Pompeo a Campo de’ Fiori.

Comunicato stampa

Il 31 ottobre la Galleria Alessandra Bonomo presenta la prima personale di Wilson Malakkaran, con quindici opere realizzate a Roma tra il 2021 e il 2022 nel suo studio di Piazza del Teatro di Pompeo a Campo de’ Fiori.

Nato nel 1985 nella regione del Kerala, da molto giovane Wilson rimane affascinato da quelle carte trovate in casa – buste del pane, della frutta o della verdura – materiali semplici che da oggetto di recupero trasforma in superfici su cui proiettare le proprie incantate fantasie, che sempre più negli anni si trasformeranno in forti visioni architettoniche dalla potente sensibilità timbrica.

La carta paglia rievoca una memoria d’infanzia, lo stretto legame con il mondo familiare e con la terra natia. Il suo è uno sguardo insolito permeato di una cultura fortemente radicata alla terra, allo spiritualismo e, insieme, a una vigorosa tensione verso il tattile, verso una consapevole sensibilità corporea.

Unendo così per estensione due piani della coscienza, quello interiore – affettivo, mistico, intellettivo – a quello più carnale e terreno.

Wilson prepara le sue “tele” per sovrimpressione, per texture sensibili.

Nei suoi dipinti scabri e increspati si intuisce lo strato di polveri e terre indiane, primitive, millenarie che ci riporta con la mente alle spezie e agli odori di un mondo ancora legato a rituali e sacralità arcaiche e ancestrali. Il colorismo nasce dagli archetipi della natura: terra, acqua, fuoco, aria.

L’India rimane palpabile come esperienza visiva, una memoria antica alla quale sempre tornare; quasi per opposizione l’Occidente diviene un alibi, un pretesto per ritrovare la cultura originaria. Stratificazione su stratificazione le carte si assestano l’una sull’altra; dai singoli livelli cromatici la luce si irradia dall’interno ed emerge creando nell’opera un nucleo luminoso indipendente e insieme rinsalda e intensifica la complessità delle presenze sulla superficie come fossero frammenti architettonici sorti da profondità oscur e e antiche, impenetrabili e inimmaginabili.

Ogni dipinto è una storia, un sogno ermetico e imperscrutabile che ci trasporta in terre lontane con una forte impronta originale e contemporanea.

Lina Calenne