Del tempo lineare e del tempo ciclico

Informazioni Evento

Luogo
CAP CENTRO ARTI PLASTICHE
Via Canal del Rio , Carrara , Italia
Date
Dal al
Vernissage
07/06/2018

ore 18

Curatori
Chiara Camoni
Generi
arte contemporanea
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La mostra “Del tempo lineare e del tempo ciclico, ovvero della Storia e della Natura” è firmata a nome di AA.VV. – ovvero Autori Vari – uno strano e mutevole collettivo nato in quest’occasione, attraverso il lavoro condiviso.

Comunicato stampa

La mostra arriva a conclusione di una residenza finalizzata all’organizzazione di attività culturali nel campo delle arti visive attraverso il dialogo tra gli archivi storici locali e l’arte contemporanea.
Punto di partenza è stato l'Archivio Zaccagna, conservato nella Biblioteca dell'Accademia di Belle Arti di Carrara.
Si è quindi formato un primo gruppo di studio, che ha trascorso oltre un mese a visionare e interpretare la moltitudine di documenti appartenuti a Domenico Zaccagna, (Carrara, 3 settembre 1851 – Roma, 1940) geologo e mineralogista, che tra i molti incarichi, si occupò di mappare in maniera esaustiva le Alpi Apuane.
Ne sono seguite delle escursioni e dei laboratori, incentrati sui luoghi e sui paesaggi emersi dall'Archivio. Il gruppo è aumentato progressivamente, si è diversificato, per età, provenienza e formazione. Ciascuno ha messo un po' del proprio sapere e della propria competenza.
Dal buio dei cassetti e degli armadi, le lettere, le foto e i disegni sono scivolati nell'oggi e sono entrati nella vita. Si sono attivati e hanno messo in moto processi di discussione, elaborazione e infine di creazione.
La memoria è utile in funzione del futuro, non del passato. Conservare significa anche responsabilità nei confronti della fruizione e della diffusione.
Il patrimonio costituito dagli Archivi Storici della città di Carrara fa così capolino e svela parte della sua bellezza.

“C'è un modo tutto particolare di volersi bene, che passa attraverso il fare le cose insieme.
È sempre stato, questo, un retro-pensiero, che ho avvertito lavorando con altre persone, ma in quest'occasione si è fatto più chiaro e forse è stato chiaro anche agli altri.

Solitamente si fanno le mostre e poi ci sono i laboratori, di arricchimento e commento alla mostra stessa. Qui i laboratori sono arrivati prima e hanno coinciso con il processo di elaborazione e realizzazione delle opere stesse.

All'inizio c'è stato il silenzio della biblioteca, il fruscio dei documenti e il nostro bisbigliare.

Poi il camminare. La pioggia, il sole, il bosco, i rumori, lo sguardo che si apre arrivando in cima.
Abbiamo sentito i profumi, toccato con le dita le foglie.

Infine l'eccitazione della scoperta, le voci delle