Tutti gli uomini di Merola. A Bologna poche novità nel nuovo CDA della Gam, stravolta invece l’Istituzione Musei

“La conferma della Presidenza rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro compiuto da parte di tutto lo staff del MAMbo. Per quando riguarda il Consiglio d’Amministrazione, riscontro una scelta di rinnovamento nella continuità, con l’inserimento di intelligenze che daranno un prezioso contributo progettuale”. Con queste parole Lorenzo Sassoli de Bianchi ha commentato la propria riconferma […]

La conferma della Presidenza rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro compiuto da parte di tutto lo staff del MAMbo. Per quando riguarda il Consiglio d’Amministrazione, riscontro una scelta di rinnovamento nella continuità, con l’inserimento di intelligenze che daranno un prezioso contributo progettuale”. Con queste parole Lorenzo Sassoli de Bianchi ha commentato la propria riconferma alla presidenza del Consiglio d’Amministrazione dell’Istituzione Galleria d’Arte Moderna di Bologna, annunciata dal Sindaco Virginio Merola nell’ambito di un complessivo giro di nomine nelle istituzioni culturali comunali. Nel CDA della Gam – che gestisce il MAMbo – Museo d’Arte moderna di Bologna, il Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose e il Museo per la Memoria di Ustica – siederanno l’avvocato Flavio Chiussi, la vicepresidente di Legacoop Bologna Rita Finzi, il direttore del museo Marini di Firenze Alberto Salvadori e l’esperta di performing arts Silvia Fanti, mentre escono dal consiglio Bruno Filetti e Giovanna Pesci Enriques. Significativo l’ingresso di Salvadori, che potrebbe contribuire a rinsaldare i mai ben oliati rapporti tra le due città appenniniche che, magari grazie ad un treno che le collega in mezz’ora, potrebbero mettersi a sistema. “Il primo obiettivo – ha proseguito il presidente – sarà quello di rafforzare l’identità contemporanea del MAMbo che, seppur giovane, ha già ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali”.
Più drastiche le novità per il CDA dell’Istituzione Musei, dove lo storico dell’arte Eugenio Riccomini lascia la presidenza al direttore artistico di Ferrara Arte Andrea Buzzoni; escono dal cda anche Andrea Emiliani, Silvia Evangelisti, Isabella Seragnoli e Luca Zan, rimpiazzati dall’ex docente di diritto Federico Carpi, da Massimo Ferretti della Scuola Normale di Pisa, dal docente Giuseppe Sassatelli e dalla manager di eventi culturali Chiara Galloni.

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