La mania dei Book Club. La lettura sta diventando una moda?
Dai Literary Club di Miu Miu alle Book Tote di Dior trasformate in copertine di classici, fino ai book club promossi da celebrity come Dua Lipa, la lettura emerge oggi come pratica pubblica e condivisa. Il libro smette di essere solo un oggetto culturale e diventa “accessorio di tendenza”
I book club, fisici e digitali, stanno ridefinendo il modo di leggere in Italia. Secondo S.T.O.R.I.E., la prima ricerca nazionale sui gruppi di lettura, circa 300mila italiani partecipano a queste iniziative, con 1.253 realtà attive censite: in pratica una persona su 200 prende parte a un book club. Oltre a offrire momenti di confronto e piacere nella lettura, questi gruppi trasformano il libro in esperienza collettiva, favorendo la costruzione di comunità spesso intergenerazionali e valorizzando i luoghi che li ospitano. Partecipare a un club del libro non significa quindi solo condividere pensieri sulle pagine lette, ma creare connessioni. In un contesto dominato da velocità e distrazioni, il libro riconquista la sua centralità adattandosi ai nuovi linguaggi della contemporaneità.

I Miu Miu Literary Club a Milano
La seconda edizione del Miu Miu Literary Club, organizzata durante la Milano Design Week al Circolo Filologico Milanese, rappresenta un esempio concreto di questa trasformazione. L’evento ha proposto tavole rotonde, letture ad alta voce e performance musicali a partire da due testi: Gli inseparabili di Simone de Beauvoir e Gli anni dell’attesa di Fumiko Enchi. La programmazione, curata da Olga Campofreda in dialogo diretto con Miuccia Prada, ha messo al centro temi legati alla formazione, al desiderio e alla costruzione dell’identità femminile. La casa di moda non si è limitata a sponsorizzare l’iniziativa, ma ha agito come soggetto editoriale, scegliendo testi, autrici e format dell’incontro. La raffinata estetica di Miu Miu, da sempre orientata a evocare l’immaginario dell’“it-girl letteraria”, trova piena espressione in questo progetto, dove moda e cultura si fondono in un racconto coerente tutto al femminile.
Dior e la letteratura da indossare
Un altro esempio recente è il debutto di Jonathan Anderson da Dior, che ha trasformato la Book Tote in una serie di varianti ispirate a copertine di classici letterari. In collaborazione con l’editore francese Les Saints Pères, la collezione ha riprodotto fedelmente edizioni di testi come Les Fleurs du Mal, A sangue freddo, Madame Bovary e Dracula. L’operazione si inserisce in una strategia che Dior porta avanti da alcuni anni attorno alla Book Tote. Accanto al prodotto, la maison ha costruito un racconto editoriale autonomo attraverso il Dior Book Tote Club, una serie di video in cui attrici, scrittrici e artiste sono state invitate a parlare dei libri che amano, spesso mostrando come li portano con sé nella borsa. In questo modo il riferimento alla letteratura non resta un elemento prettamente estetico, ma diventa parte del sistema narrativo del brand, che associa il proprio accessorio a un’idea di consumo culturale.

Celebrity Book Club: anche le star leggono!
Parallelamente, i book club guidati da personaggi famosi hanno consolidato un pubblico ampio e continuativo. Oprah Winfrey, Reese Witherspoon, Emma Watson, Dua Lipa e Dakota Johnson propongono selezioni periodiche, incontri online e conversazioni con autori. Service95, la piattaforma fondata da Dua Lipa, propone ogni mese una selezione di libri accompagnata da interviste e conversazioni con gli autori. Nel 2025 il progetto è uscito dallo spazio digitale con eventi dal vivo, come l’incontro di dicembre al Chelsea Hotel di New York: sul palco, la cantante – in total look Gucci firmato Demna Gvasalia – ha discusso un memoir insieme a Mark Ronson. In questo caso il book club assume la forma di un evento culturale curato anche dal punto di vista estetico, dove la lettura si intreccia apertamente con il linguaggio della moda.

I Caffè Culturali Contemporanei di FOROF a Roma
In Italia, FOROF propone un’interpretazione innovativa del fenomeno dei gruppi di lettura con i Silent Reading Party. Da novembre 2024, lo spazio fondato da Giovanna Caruso Fendi ha lanciato, in collaborazione con La Setta dei Poeti Estinti, i Caffè Culturali Contemporanei, un progetto ispirato ai caffè delle Avanguardie del Novecento, luoghi di incontro e sperimentazione artistica. I Silent Reading Party rappresentano una delle declinazioni di questo progetto: i partecipanti leggono individualmente, senza dispositivi digitali, per poi condividere riflessioni in relazione allo spazio espositivo e ai temi proposti. In questo contesto, la lettura non è spettacolarizzata, ma inserita in un’esperienza artistica e collettiva che richiama i party letterari newyorkesi.
Gaia Rotili
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