Ecco quali sono i più interessanti musei d’impresa in Emilia Romagna. La mappa
Negli ultimi decenni i musei d’impresa si sono affermati come luoghi chiave per comprendere l’evoluzione non solo del tessuto economico, ma anche sociale e culturale del nostro Paese. Ecco quali visitare regione per regione
Raccontano la storia delle aziende italiane attraverso oggetti, documenti, prodotti e visioni che hanno segnato l’innovazione tecnologica, il cambiamento dei consumi e la trasformazione del costume. Ma non sono semplici archivi storici. I musei d’impresa, infatti, incontrano il mondo del lavoro, la creatività e la memoria collettiva insieme. Queste sono realtà dinamiche, in cui passato e futuro si intrecciano, dove il racconto di ciò che è stato si trasforma in una risorsa per immaginare ciò che sarà. Per questo è anche difficile definirli in modo univoco perché spesso ci troviamo di fronte a modelli ibridi: dall’archivio al museo esperienziale e dallo spazio espositivo al polo di produzione culturale e allo strumento di branding aziendale. In Italia, a rappresentare questo parterre è l’Associazione Museimpresa, nata a Milano nel 2001 per iniziativa di Assolombarda e Confindustria e oggi presieduta da Antonio Calabrò. Contando oltre 130 associati, la sua missione è promuovere e valorizzare i musei e gli archivi aziendali.
Ma dove trovare e come conoscere i musei d’impresa in Italia? Ecco la mappatura di Artribune, regione per regione: Emilia Romagna.
Archivio Storico Barilla – Parma

L’Archivio Storico Barilla è un patrimonio che raccoglie e valorizza oltre un secolo di storia industriale, sociale e culturale. Nato nel 1987 per volontà dell’azienda, dopo che numerosi documenti del passato erano stati dispersi, l’Archivio ne ha ricostruito la memoria attraverso fotografie, pubblicità, filmati, rassegne stampa, bilanci, materiali promozionali e gli archivi delle aziende entrate nel gruppo, come Pavesi, Voiello, Braibanti e Tre Marie. Oggi conserva più di 50.000 unità e rappresenta un osservatorio privilegiato sull’evoluzione dei consumi e del costume italiano dal 1877 a oggi. Inizialmente ospitato a Villa Magnani, l’Archivio è stato poi trasferito nel quartier generale di Pedrignano, dove si trova tuttora. Nel 1999 il Ministero per i Beni Culturali lo ha riconosciuto “di notevole interesse storico”, uno dei pochi archivi d’impresa italiani a ottenere tale titolo. Fin dalle origini è stato concepito come un “archivio vivo”: per questo è dotato di un avanzato sistema informatico che consente la consultazione digitale e l’incrocio di migliaia di documenti. Ma accanto alla conservazione, l’Archivio svolge anche un’intensa attività culturale, supportando la formazione interna, collaborando con studenti e ricercatori, curando pubblicazioni e partecipando a mostre e iniziative dedicate alla cultura d’impresa.
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Archivio Storico Barilla
Via Mantova, 166
43122 Parma
La Galleria BPER – Modena

La Galleria BPER Banca, nata nel 2017, è oggi una delle corporate collection più significative del Paese. L’istituto modenese ha scelto di valorizzare un patrimonio artistico formatosi nel tempo, come dipinti provenienti da diverse regioni italiane e opere di grande valore storico-artistico, trasformandolo in un progetto culturale aperto al pubblico. Accanto alle collezioni d’arte, al centro dell’attività c’è l’Archivio Storico BPER, riconosciuto nel 2005 come “di interesse storico particolarmente importante”. Con oltre 500 metri lineari di documenti, l’archivio racconta non solo la storia della banca dal 1867, ma anche quella dei territori e delle realtà locali che nel tempo sono confluite nel gruppo. La Galleria non si limita a essere uno spazio espositivo a Modena: promuove iniziative e mostre anche a Brescia, Genova e Milano, con un’attenzione particolare ai giovani e alla divulgazione. In questo modo BPER Banca trasforma la propria memoria in un bene culturale condiviso, dimostrando che la storia d’impresa può diventare un ponte tra comunità, identità e futuro.
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La Galleria BPER
Via Scudari 9,
41121 Modena
Galleria Marca Corona – Sassuolo

Con la Galleria Marca Corona la storia industriale diventa racconto culturale. Dal 1741 l’azienda mantiene un legame inscindibile con il territorio, attraverso un sapere artigianale che ha contribuito a definire l’identità del distretto sassolese. Il museo aziendale nasce, infatti, con l’obiettivo di mostrare questa eredità non solo attraverso un percorso espositivo, ma anche con la testimonianza diretta di come passato e presente dialogano nella produzione contemporanea. La collezione offre uno sguardo completo sull’evoluzione della manifattura, dalle stoviglie e dagli oggetti d’arredo settecenteschi alle celebri targhe stradali ottocentesche, fino alle piastrelle decorate, antenate dirette delle produzioni industriali di oggi. A fianco dell’attività di tutela e divulgazione, si aggiunge poi la collezione di Villa Vigarani Guastalla, una delle più rilevanti raccolte private di ceramica sassolese. L’acquisizione, ora in deposito alle Gallerie Estensi, permette di creare un ideale filo rosso tra la Corte e la Fabbrica, dalla tradizione ducale al cuore produttivo di Sassuolo.
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Galleria Marca Corona
Via Emilia Romagna, 7
41049 Sassuolo (MO)
Archivio Storico Chiarli – Modena

L’Archivio Storico Chiarli custodisce una storia imprenditoriale che attraversa tre secoli. Con i suoi circa 200 metri lineari di documenti, il fondo archivistico riflette in modo puntuale l’evoluzione di un’azienda familiare nata nel 1860 e diventata nel tempo un simbolo del Lambrusco nel mondo. Il nucleo più antico affonda le radici nella storia stessa della famiglia Chiarli: Cleto, il fondatore, trasformò in pochi anni la produzione per la sua osteria in un’attività commerciale capace di superare i confini locali. Alla fine dell’Ottocento l’azienda imbottigliava già oltre 100 mila bottiglie l’anno. Una crescita confermata dal prestigioso riconoscimento ottenuto nel 1900 all’Esposizione Universale di Parigi, quando Anselmo Chiarli presentò il Lambrusco di Sorbara conquistando la Mention Honorable e proiettando l’azienda sulla scena internazionale. Il lavoro di riordino dell’Archivio ha restituito un patrimonio straordinario: corrispondenze, ricettari, diplomi, strumenti di cantina, bottiglie d’epoca e fotografie che hanno permesso di allestire la Galleria Chiarli presso la Tenuta Cialdini di Castelvetro. È qui che documenti e oggetti diventano racconto, intrecciando la storia del Lambrusco con quella della famiglia. Il percorso espositivo, per esempio, si apre con una selezione di rari volumi cinquecenteschi che attestano la presenza del vitigno Lambrusco in Emilia sin dall’età romana. Prosegue con una preziosa raccolta di vetri soffiati prodotti nel Ducato Estense tra XVII e XIX Secolo, tra cui la celebre English Bottle, la bottiglia robusta che rese possibile la conservazione del vino frizzante come lo conosciamo oggi. Riconosciuto nel Registro delle Imprese Storiche e definito dalla Soprintendenza dell’Emilia-Romagna un patrimonio “significativo e per certi aspetti unico”, l’Archivio Chiarli è oggi un raro caso italiano di conservazione integrale di un’attività produttiva dall’Unità d’Italia ai giorni nostri.
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Galleria Chiarli
Via Belvedere, 6, Castelvetro di Modena (MO)
Archivio Storico Chiarli
Via Daniele Manin, 15, Modena (MO)
Museo Ducati – Bologna

A Borgo Panigale, vicino Bologna, c’è il Museo Ducati, uno spazio che ripercorre novant’anni di storia industriale e sportiva trasformando la memoria della casa motociclistica in un racconto immersivo fatto di design e tecnologia. Qui ogni moto è simbolo di stile e di ricerca, un pezzo d’arte plasmato attorno ai valori che hanno reso il marchio celebre nel mondo. Il percorso espositivo si snoda lungo tre sezioni: la prima è dedicata alle moto di serie, quindici modelli iconici, dal 1946 a oggi, che raccontano come Ducati abbia saputo interpretare e spesso anticipare i cambiamenti culturali e stilistici del Paese; accanto a loro, la “parata” delle moto da competizione celebra la leggenda sportiva del marchio con esemplari che hanno dominato campionati mondiali, accompagnati da trofei, tute e cimeli. Il racconto, infine, si completa con una sezione dedicata alle persone, alle idee e alle innovazioni che hanno segnato la storia dell’azienda, tra ingegneri visionari, scelte tecniche rivoluzionarie e sfide industriali che hanno contribuito a definire l’identità Ducati nel panorama globale.
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Museo Ducati
Via Antonio Cavalieri Ducati, 3
40132 Bologna
Museo Ferrari – Modena e Maranello

Tra Modena e Maranello, il mito del Cavallino Rampante prende forma in due sedi complementari, pensate sia come spazi espositivi sia come esperienze immersive. A Modena, il Museo Enzo Ferrari racconta la vita e la visione del fondatore attraverso un percorso che unisce la casa natale di Enzo Ferrari a un edificio iconico, riconoscibile per il suo colore giallo e le forme avvolgenti. Qui la narrazione biografica si intreccia con l’evoluzione dell’automobilismo modenese, in ambienti luminosi e sostenibili che valorizzano le vetture come vere e proprie opere in movimento. Il Museo Ferrari di Maranello guarda invece alla dimensione industriale e sportiva del marchio. Tra auto da strada e modelli da competizione che hanno fatto la storia, il museo offre uno sguardo privilegiato sugli stabilimenti e sull’architettura della “cittadella Ferrari”, simbolo di un equilibrio tra tecnologia, design e attenzione alla qualità della vita. A completare l’offerta, un biglietto combinato permette di visitare entrambe le sedi in un unico percorso, mentre esperienze speciali, come l’accesso all’Autodromo di Modena o il tour panoramico lungo la pista di Fiorano, trasformano la visita in un contatto diretto con il mondo Ferrari.
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Museo Ferrari Maranello
Via Alfredo Dino Ferrari, 43,
41053 Maranello (MO)
Museo Enzo Ferrari
Via Paolo Ferrari, 85,
41121 Modena (MO)
Acetaia Giusti – Modena
Fondata nel 1605, Acetaia Giusti è la più antica produttrice di Aceto Balsamico di Modena e un punto di riferimento internazionale per la qualità del suo prodotto. Guidata oggi dalla diciassettesima generazione, l’azienda unisce un forte legame con il territorio a una visione contemporanea basata su cura artigianale, attenzione alle persone e costante innovazione. Al centro del racconto c’è Casa Giusti, il borgo esperienziale che accoglie ogni anno migliaia di visitatori tra Museo di famiglia e Antiche Acetaie, offrendo un viaggio immersivo nella storia del Balsamico. Parallelamente, le Boutique monomarca di Modena, Bologna, Firenze e Milano portano questa tradizione nelle città italiane, offrendo ai gourmet un assaggio autentico della cultura modenese.
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Acetaia Giusti
Strada Quattro Ville, 155
41123 Modena
Museo Storico Iris Ceramica Group – Fiorano Modenese

Nel distretto ceramico tra Sassuolo e Fiorano, il Museo Storico Iris Ceramica Group racconta oltre sessant’anni di storia industriale e creativa, dal 1961 a oggi. Nato per celebrare le persone, i valori e le intuizioni che hanno reso il Gruppo un punto di riferimento internazionale, il museo unisce un percorso fisico immersivo a un’esperienza digitale su Google Arts & Culture. L’Archivio Storico Ceramico presenta oltre 100 cassetti organizzati per decadi che custodiscono pezzi che documentano l’evoluzione di materiali, design e tecnologie, dal formato 15×15 cm alle grandi lastre contemporanee. Ogni oggetto racconta non solo innovazione, ma anche il lavoro e la passione di chi ha contribuito a creare, vendere e abitare queste ceramiche.
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Museo Storico Iris Ceramica Group
Via Ghiarola Nuova 119,
Fiorano Modenese (MO)
Museo CUBO – Bologna

A Bologna e Milano, CUBO si afferma come il museo d’impresa del Gruppo Unipol, uno spazio dove storia, arte e educazione si intrecciano per raccontare l’identità e i valori dell’azienda. Nato nel 2013 nella sede di Porta Europa a Bologna, oggi il museo comprende tre sedi e offre percorsi espositivi, spazi multimediali, giardini e moduli didattici interattivi dedicati alla sicurezza, al benessere e all’alimentazione. CUBO diventa così un luogo di formazione e sperimentazione per giovani, studenti universitari, professionisti e adulti. Tra laboratori, campi intensivi, corsi e simulazioni, il museo stimola curiosità, innovazione e apprendimento, sia in presenza sia in streaming. Il patrimonio storico e artistico del Gruppo, catalogato e digitalizzato, è valorizzato attraverso mostre, installazioni, rassegne culturali e podcast tematici.
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CUBO – Porta Europa
Piazza Sergio Vieira de Mello, 3 e 5
Bologna
Mutina – Fiorano

Fondata nel 2005, Mutina nasce da un’intuizione che ha cambiato il modo di intendere la ceramica da rivestimento: invitare grandi designer contemporanei a confrontarsi con un materiale tradizionalmente legato a regole produttive rigide, spingendolo verso nuove possibilità espressive. Da questa scelta prende forma un percorso basato sulla sperimentazione, in cui superfici, colori e texture diventano strumenti di ricerca progettuale. Nel tempo l’azienda ha costruito collaborazioni durature con alcune delle voci più autorevoli del design internazionale, tra cui Ronan ed Erwan Bouroullec, Patricia Urquiola, Michael Anastassiades, Hella Jongerius e Vincent Van Duysen. Alla ricerca sui rivestimenti si affianca, dal 2021, quella sugli oggetti con le Mutina Editions, collezione di elementi decorativi realizzati in Italia da maestri ceramisti. Un’estensione naturale dell’identità del brand, che rafforza il legame tra progetto e artigianalità. Dal 2016 Mutina ha strutturato il proprio impegno nel campo dell’arte contemporanea con Mutina for Art, un programma che comprende mostre, premi e collaborazioni internazionali, a cura di Sarah Cosulich. Le attività espositive, ospitate tra Fiorano Modenese e Casa Mutina Milano, e il premio annuale This Is Not a Prize confermano un approccio culturale che va oltre la semplice committenza. Negli ultimi anni l’azienda ha inoltre intrapreso un percorso di maggiore trasparenza e responsabilità, formalizzato nel Codice Etico e nel Bilancio di Impatto. Un impegno riconosciuto nel 2024 con l’ingresso di Mutina tra i Design Member di Altagamma. Oggi, con sedi a Modena, Milano e New York, Mutina continua a muoversi tra industria, design e arte, facendo della ceramica un linguaggio contemporaneo.
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Mutina Sede
Via Del Crociale 25,
41042, Fiorano (MO)
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