L’archivio del grande architetto Piero Portaluppi andrà nella sua Villa Necchi a Milano

Ceduto interamente al FAI, il patrimonio di disegni, libri, foto e mobili appartenuti e usati dall'architetto milanese avrà uno spazio apposito nella grande villa in centro città. Con apertura prevista nella primavera 2026

Dopo oltre 25 anni di lavoro chiude la fondazione nata per conservare la memoria e l’eredità del leggendario architetto Piero Portaluppi (Milano, 1888-1967). Ma non c’è da temere per il prezioso archivio raccolto, custodito e valorizzato in tutti questi anni: disegni, libri, documenti e arredi andranno infatti nelle cure del FAI – Fondo Ambiente Italiano, che ha trovato loro lo spazio ideale: un ambiente ad hoc dentro la milanese Villa Necchi, cioè l’opera più celebre dello stesso Portaluppi.

L'archivio del grande architetto Piero Portaluppi andrà nella sua Villa Necchi a Milano
Archivio Fondazione Piero Portaluppi Foto Farabola

Il tesoro della Fondazione Piero Portaluppi

Voluta dagli eredi di Portaluppi, la Fondazione era stata aperta nel 1999 in zona Sant’Ambrogio, in un palazzo di Via Morozzo della Rocca progettato dall’architetto alla fine degli Anni Trenta. Questo è stato il cuore di un ideale centro di studi, ricerca e divulgazione della sua opera basato su una grossa mole di documentazione. Disegni e schizzi autografi, progetti, fotografie d’epoca, cartoline e video testimoniano l’attività dell’architetto e le sue relazioni con gli intellettuali, gli architetti e gli artisti più in vista del Novecento: Marinetti e Depero, Piacentini, Gio Ponti e i BBPR, Toscanini e Callas sono tutti qui. Sempre a Morozzo della Rocca sono stati raccolti anche i numerosi volumi della biblioteca personale di Portaluppi, così come i libri e le riviste di storia dell’architettura collezionati a centinaia dalla Fondazione (presieduta da Letizia Castellini Baldissera, affiancata dai fratelli Piero e Anna): ora questi materiali saranno disponibili per la consultazione e lo studio in collaborazione con il Politecnico di Milano.

La nuova casa dell’eredità di Portaluppi a Villa Necchi

Con la cessione del patrimonio, questi documenti – insieme a una ventina di mobili e oggetti come scrivanie, armadi, sedie e divani disegnati e usati dal Portaluppi – saranno permanentemente esposti negli spazi del sottotetto di Villa Necchi riprogettati ad hoc dall’architetto Piero Castellini Baldissera, nipote di Portaluppi (di cui ha reinventato in più occasioni l’eredità visiva). L’apertura dello spazio è in programma per maggio 2026, e il FAI ha anche promesso di organizzare mostre temporanee, visite e iniziative speciali. “Il proposito di donare al FAI il patrimonio della Fondazione Piero Portaluppi a Villa Necchi Campiglio, perché lo conservi e lo valorizzi per sempre e per tutti assieme alle collezioni Claudia Gian Ferrari, Alighiero e Emilietta De’ Micheli e Guido Sforni, nasce da quello stesso ceppo di famiglie milanesi che ritengono un loro dovere condividere con la collettività un nucleo importante e rappresentativo delle proprietà di famiglia”, ha dichiarato il presidente del FAI Marco Magnifico, che appartiene a sua volta a quel novero di famiglie storiche lombarde per parentela con i Caccia Dominioni e i Panza di Biumo.

L'archivio del grande architetto Piero Portaluppi andrà nella sua Villa Necchi a Milano
Villa Necchi Campiglio, Milano Foto arenaimmagini.it 2022 © FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano

Far conoscere l’importanza di Portaluppi. Le iniziative più importanti della Fondazione

Nel decidere la donazione abbiamo sentito il desiderio e la speranza di far conoscere non solo Piero Portaluppi architetto ma anche disegnatore, umorista, enigmista, collezionista di orologi solari, autore di filmati, uomo curioso ed ironico”, ha sottolineato Letizia Castellini Baldissera. E infatti è proprio in quest’ottica multidisciplinare che la Fondazione ha fatto conoscere l’opera dell’architetto nel corso di questi decenni: oltre a partecipare alla pubblicazione di monografie e all’organizzazione di conferenze, ha affiancato diversi musei per mostre importanti come Piero Portaluppi linea errante nell’architettura italiana del ’900 alla Triennale di Milano; Milano Milano di Marco Petrus; Mario Sironi. L’arte della satira; e Disegni di Architettura. Cinque storie italiane – Aymonino, Canella, Gabetti & Isola, Portoghesi, Rossi. Per il Salone del Mobile 2016, la Fondazione aveva aperto al pubblico l’appartamento di Portaluppi e, qualche mese più tardi, aveva presentato in anteprima al 69° Film Festival di Locarno L’Amatore, un film sull’architetto diretto da Maria Mauti.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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