Una nuova fiera dell’editoria a Roma. Sarà diffusa nelle librerie indipendenti e in polemica con la storica fiera Più Libri Più Liberi

A un mese dalla nuova edizione della fiera nazionale della piccola e media editoria di Roma, una casa editrice indipendente si allontana dalla rassegna lanciando un nuovo modello fieristico

Sbagliato nella sostanza e nei modi: è una nuova tegola quella che cade su Più Libri Più Liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria in programma dal 4 all’8 dicembre 2025 alla Nuvola dell’Eur con il tema Ragioni e sentimenti. Travolta dalle polemiche lo scorso anno per la decisione della sua curatrice Chiara Valerio di invitare come speaker il filosofo Leonardo Caffo proprio nel mezzo di un pesante processo (per cui sarebbe stato condannato a 4 anni per maltrattamenti aggravati e lesioni gravi nei confronti della ex compagna), la fiera è ora criticata e disertata dalla casa editrice indipendente NERO. Che lancia un progetto alternativo che punta a contestare il “modello fiera” e ad aiutare più direttamente le realtà indipendenti di Roma.

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PLPL 2025 chiacchio

Le critiche di NERO a PLPL

Le parole dell’editrice, pubblicate sul proprio profilo Instagram, sono piuttosto dirette. La prima annotazione che viene fatta a PLPL, il cui programma di quest’anno sarà presentato al pubblico il 17 novembre 2025, colpisce nel merito: “Tra alti e bassi, il suo svolgimento è da anni oggetto di critiche e polemiche più o meno accese. Innanzitutto per le tempistiche della fiera stessa, che – tenendosi in periodo prenatalizio – finisce per danneggiare le librerie romane (specie quelle indipendenti) che pure dovrebbero essere al centro delle preoccupazioni di qualsiasi discorso sulla cosiddetta “filiera del libro”. E poi per il senso stesso di una manifestazione che da tempo ha abbandonato qualsivoglia vocazione ‘libera e indipendente’ per prediligere piuttosto le forme della mega-kermesse, assecondando in tutto e per tutto le logiche del mainstream”.

Poi si affronta il caso Caffo, dimostrando quanto quel passo falso (lungamente difeso prima della capitolazione e delle scuse degli organizzatori) sia destinato ad avere conseguenze: “Il punto di non ritorno, per quanto ci riguarda, è stata l’edizione dello scorso anno, con l’inaccettabile gestione del caso-Caffo che ha finito per gettare sulla direzione della fiera un discredito per noi irrecuperabile“.

La contestazione del contesto fieristico

La comunicazione, però, prosegue, e contesta proprio il concetto di fiera, unendosi al coro di voci che hanno disapprovato la deriva commerciale (e quasi anti-lettori) dell’ultima edizione del Salone del Libro di Torino: “Ma più in generale, viene da chiedersi quanto lo stesso formato fieristico, improntato com’è a un mercantilismo tanto impersonale quanto asfissiante, possa ancora rispondere alle nostre “ragioni” e ai nostri “sentimenti”, per restare al tema che la direzione di PLPL – tuttora in carica dopo i disastri dello scorso anno – ha scelto per l’edizione del 2025“. NERO si unisce così “alle case editrici che una simile scelta l’hanno presa ben prima di noi, così come a quelle che tali posizioni le hanno maturate dopo i fatti dello scorso anno“, nonostante “in termini biecamente commerciali PLPL si sia sempre rivelata una fiera remunerativa per i nostri fantomatici bilanci.

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USCITA via Nero

L’alternativa indipendente con le librerie di Roma

Guardando a nuove strade e percorsi, “anche nella speranza di instillare un briciolo di dibattito in un ambiente editoriale”, scrivono ancora gli editori, viene lanciata una “festa espansa” insieme a dodici librerie di Roma: le partecipanti, tutte indipendenti e molto attive nei confronti delle proprie comunità, sono Antigone, Giufà, Griot, II Giardino Incartato, II Mattone, Leporello, Libreria Trastevere, Risma, Shell, Sinestetica, Tra le Righe, Tuba.

USCITA, questo il nome dell’appuntamento proposto in alternativa ai lettori, si terrà dal 25 al 28 novembre con incontri, laboratori, performance, tavole rotonde e ascolti, in cui si parlerà “tra le altre cose di corpi, politica, storie, mondi, pianeti, lavoro, controllo, immaginari, e pure di gatti“. Ora non resta che aspettare il programma giorno per giorno.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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