Nei “Giardini della Pace” tra Francia, Belgio e Germania la natura tiene viva la memoria della Grande Guerra 

Sui confini dove si è combattuta la Prima Guerra Mondiale, il progetto “Giardini della Pace” ricorda la storia di quei luoghi attraverso la bellezza della natura. E proprio questo mese vengono presentati due nuovi giardini

In tempo di guerre, incertezze, scossoni tellurici, occupazioni militari, esiste un progetto di ampio respiro che crea speranza: si tratta dei Jardins de la Paix. Il programma ha inizio nel 2018, in quell’area definita geograficamente come Hauts de France / Gran Est, a poco più di un’ora da Parigi, verso il confine con il Belgio. Si tratta di un percorso artistico-paesaggistico unico al mondo, dedicato alla memoria della Grande Guerra e di tutte le guerre. Un progetto che ci invita ad auspicare la pace per il mondo di domani. 

I “Giardini della Pace”: un percorso tra natura e memoria 

Un luogo che offre un contrappunto di tranquillità alla furia dei combattimenti”, spiega Gilbert Fillinger, direttore dell’Associazione “Art & Jardins”, che ha ideato il progetto e si occupa ogni anno della selezione di nuovi giardini. Realizzati grazie al sostegno delle collettività territoriali in cui sono creati, i Giardini della Pace rappresentano spazi di riposo e di ritorno a sé stessi, offrendo uno sguardo alternativo sul nostro futuro e sul concetto di pace, troppo spesso messo in discussione. Il Sentiero della Pace si snoda tra i confini del Belgio fino all’Alsazia, passando per il Pas-de-Calais, la Somme, le Ardenne, la Marna, la Mosa, la Mosella, i Vosgi, il Basso e l’Alto Reno e altri territori teatro di battaglie. Entro il 2027 sarà composto da 40 giardini, lungo la linea di quello che fu il fronte dei primi combattimenti della Prima Guerra Mondiale. Oltre milleduecento chilometri tra boschi, praterie, colline e alture e luoghi della memoria, da percorre anche in bicicletta.  

La storia del territorio dei “Giardini della Pace” 

La realizzazione dei Jardins de la Paix si sviluppa in mezzo a paesaggi agricoli ampi e ben curati. La regione Hauts-de-France si distingue per l’estensione di terreni agricoli, in particolare per la coltivazione della patata dolce e della barbabietola da zucchero, e per la tradizione degli orti urbani. Questo paesaggio rimanda ai dipinti di grandi autori francesi del 18° secolo, come Claude Lorrain (Chamagne, 1600 – Roma, 1682). Inoltre, in queste terre viene storicamente coltivata la pianta speciale Isatis tinctoria, erba tintoria da cui si estrae un pigmento per creare il colore blu, usata dai pittori di tutti i tempi. 

Firme d’autore per i “Giardini della Pace” 

I Giardini della Pace sono segni lievi, a volte mimetici, una sorta di intervento di agopuntura in un territorio vasto. I progettisti si impegnano a utilizzare materiali in simbiosi con la natura del luogo e a basso consumo idrico. Tra i creatori di questi giardini, ispirati al ricordo della Prima Guerra Mondiale, troviamo nomi di paesaggisti di fama internazionale come lo Studio SDARCH Trivelli&Associati col Giardino della Pace di Metz, dedicato alle donne quali motori di pace nelle guerre tra uomini; il Collectif Escargo, gruppo di artisti, designer e paesaggisti canadesi che utilizza molteplici linguaggi creativi; Thilo Folkerts per il Giardino della Pace tedesco; Lorenza Bartolazzi,  Luca Catalan  e  Claudia Clementini, che hanno creato il Giardino della Pace italiano. Il Giardino della Pace marocchino, invece, è stato realizzato dallo Studio El Achak, mentre Helen e James Basson sono gli ideatori del Giardino della Pace inglese, già vincitori di vari premi al prestigioso Chelsea Flower Show di Londra, la manifestazione più rinomata al mondo sui giardini d’arte. 

A novembre 2025 arrivano nuovi giardini 

All’inizio di novembre, in occasione delle varie commemorazioni che si svolgeranno in questi luoghi della memoria, saranno presentati nuovi progetti di ‘garden designer’, tra cui il Giardino della Pace indiano e il Giardino della Pace algerino di Sophia Amrouche. Con questa iniziativa l’Associazione “Art & Jardins” sviluppa una sensibilizzazione nei confronti del territorio attraverso giardini d’arte che mettono in luce tematiche legate all’ambiente, all’alimentazione, all’agricoltura sostenibile, alle nuove energie, ai conflitti migratori e alla memoria. Questi temi vengono trasmessi sia attraverso la partecipazione del pubblico alla creazione dell’opera, sia attraverso la presentazione di idee che sviluppano questioni sociali e ambientali. Accompagnando la presa di coscienza ambientale si crea anche sviluppo economico attraverso l’attrattiva turistica, con un progetto di paesaggismo che usa l’arte per promuovere la pace. 

Claudia Zanfi 

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Claudia Zanfi

Claudia Zanfi

Claudia Zanfi, promotrice culturale e appassionata di giardini, collabora con istituzioni pubbliche e private su progetti dedicati ad arte, società, paesaggio. Nel 2001 fonda il programma internazionale GREEN ISLAND per la valorizzazione dello spazio pubblico e delle nuove ecologie urbane.…

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