Luca Greco – Le strade dell’Apartheid
Un viaggio fotografico tra Sahara Occidentale, Palestina e Irlanda del Nord, dove i confini diventano memoria e resistenza.
Comunicato stampa
Le ferite dei confini non guariscono mai del tutto. A distanza di decenni ci sono luoghi dove la divisione è ancora materia viva, impressa nei muri, negli sguardi, nelle abitudini quotidiane. Le strade dell’Apartheid nasce da qui, dal bisogno di restituire visibilità a tre territori segnati dalla stessa, antica ferita: il Sahara Occidentale, la Palestina e l’Irlanda del Nord, dove la segregazione è diventata paesaggio. Con questo progetto fotografico Luca Greco invita lo spettatore a un viaggio attraverso ciò che resta dei conflitti e delle identità negate. Realizzato nel corso di più anni, Le strade dell’Apartheid non è un reportage d’attualità ma un corpo di lavoro che conserva forza politica e umana proprio perché racconta ciò che resiste al tempo: la vita nei campi profughi Saharawi, le strade di Hebron e Tulkarem ancora presidiate dai militari, i quartieri di Belfast dove i peace walls separano ancora cattolici e protestanti. Le fotografie, intense e prive di retorica, costruiscono un racconto corale dove il paesaggio diventa specchio dell’animo umano. Sabbia e cemento, filo spinato e nebbia, vento e silenzio si alternano in un continuum visivo che lega popoli lontani e tempi diversi in un’unica condizione di sospensione. In questo senso la mostra parla al presente: ci interroga su ciò che resta della libertà quando il confine si fa destino e su come la memoria possa diventare forma di resistenza. Scriveva Mahmoud Darwish: Anche gli uomini sconfitti hanno scritto un loro poema. È di quel poema invisibile che Le strade dell’Apartheid raccoglie le parole e le immagini: un’epopea dei senza nome, un archivio di umanità che rifiuta di scomparire. Nel corso della settimana di apertura sono previsti eventi collaterali, incontri e proiezioni di approfondimento sul tema dei confini e della memoria, con la partecipazione di fotografi, giornalisti e studiosi. La mostra sarà inaugurata domenica 2 novembre alle ore 18:00 presso il Circolo Sannitico di Campobasso con un monologo teatrale ispirato al progetto. L’ingresso è libero.
L’artista
Luca Greco è fotografo documentarista e ricercatore visivo. La sua indagine ruota attorno ai temi della memoria collettiva, della perdita e dei confini. Attraverso una fotografia sobria, lontana dal sensazionalismo, Greco costruisce narrazioni che uniscono rigore formale ed empatia, indagando le zone di frattura tra storia, identità e geografia. Le strade dell’Apartheid rappresenta una tappa centrale del suo percorso artistico, come sintesi di un lungo lavoro di osservazione e ascolto.
Informazioni e orari
La mostra resterà aperta dal 2 al 9 novembre 2025. Lunedì–Venerdì | 17:30–20:30
Sabato–Domenica | 10:30–13:00 e 17:00–20:30 Sede: Circolo Sannitico, Piazza Pepe, Campobasso
Inaugurazione 2 novembre 2025 ore 17:30 con la presenza dell'autore
ore 18:00 monologo "Juliano, ovverosia della resistenza" di Chiara Tarabotti Un'indagine teatrale sulla figura di Juliano Mer Khamis, cofondatore del Freedom Theatre a Jenin, in Palestina. Una lettura sulla potenza del teatro come strumento di resistenza culturale e veicolo di libertà di pensiero e di azione.
Mostra promossa dal Centro per la fotografia Campobasso "Vivian Maier" e dall’Associazione culturale fotografica "Sei Torri Tommaso Brasiliano", con il patrocinio del Comune di Campobasso e il sostegno del SLC CGIL Molise.