Nella fiera del design di Londra la galleria francese Patrick Fourtin racconta l’Art Decò con uno stand d’autore
Nata a Parigi nel 1996, la galleria di Patrick Fourtin parteciperà alla fiera PAD London con uno stand firmato dal designer Pierre Gonalons. L'intervista al fondatore

Fondata nel 1996, la Galerie Patrick Fourtin è situata nel primo arrondissement di Parigi e, negli anni, è diventata un punto di riferimento per il design e le arti decorative del XX Secolo. In occasione del PAD London (la fiera dedicata al design storico e contemporaneo inglese che si svolgerà dal 14 al 19 ottobre 2025 nella capitale britannica), la storica galleria parteciperà con uno stand ideato da Pierre Gonalons, celebre designer d’interni francese. Tra le opere proposte troviamo alcune delle figure più significative dell’Art Déco, quali: Jean Dunand, Eugène Printz, André Arbus, Eckart Muthesius, Lucien Rollin, Gilbert Poillerat, e capolavori appartenuti a Jacques Doucet.

La Galerie Patrick Fourtin a Londra: le opere per il centenario dell’Art Decò
Per celebrare il centenario dell’Esposizione Internazionale delle Arti Decorative del 1925 saranno presentati al pubblico due inediti di Eugène Printz, figura imprescindibile dell’Art Déco e del Modernismo. I due mobili furono commissionati negli Anni Trenta da un importante collezionista (nonché intimo amico dell’artista) ed erano parte di un progetto unico: l’arredo di una residenza parigina, per la quale a Printz fu concessa piena libertà creativa. Testimoniano il suo linguaggio formale, in cui il rigore geometrico si fonde con l’eleganza dei materiali, rappresentando una sintesi di disciplina e innovazione. In legno di palma, sicomoro e bronzo ossidato a spugna, le creazioni uniscono sensualità tattile a una forte identità formale. La parte frontale di uno dei due presenta un rivestimento metallico realizzato da Jean Dunand, altra figura chiave del movimento Art Déco. Questa collaborazione conferisce ulteriore prestigio a un’opera già significativa, evidenziando l’incontro tra arredo, scultura e arte.
Tra i pezzi proposti risalta la lampada appartenuta a Jacques Doucet, che fu oggetto di uso quotidiano nel corso della sua vita. Per molti anni rimase sulla scrivania dell’artista ed era stata disegnata da Pierre Legrain.
Jacques Doucet ha occupato un ruolo centrale tra i mecenati dell’epoca: collezionista visionario e committente, fu determinante nel definire il vocabolario iniziale dell’Art Déco, ben prima che il movimento ottenesse il riconoscimento che ha tutt’oggi.
Una coppia di mobili in stile modernista di Eckart Muthesius richiama le opere realizzate per il Maharaja Yeshwant Rao Holkar II di Indore. Tra il 1930 e il 1933, la loro collaborazione portò alla costruzione del Palazzo Manik Bagh, un capolavoro modernista che fondeva Bauhaus e Art Déco ed era pensato come un ambiente unico. Muthesius ne progettò l’architettura, gli arredi e gli interni, con il contributo di figure quali Eileen Gray e Jacques-Émile Ruhlmann. Il Maharaja, raffinato e visionario, mirava a superare l’estetica tradizionale nella ricerca della modernità.
In esposizione anche una coppia di lampade da terra cerimoniali di André Arbus, che risaltano per le loro proporzioni maestose, un’eccellente lavorazione artigianale e per essere tra i pochi esemplari giunti fino a noi. Incarnano la rivoluzione estetica guidata dai pionieri dell’Art Déco, che si distaccarono da secoli di classicismo alla ricerca di un linguaggio del design all’avanguardia. Esse rappresentano un manifesto di apertura culturale e internazionalismo, radicato nel desiderio di dialogo tra forme e influenze.

L’intervista a Patrick Fourtin, fondatore di Galerie Patrick Fourtin
Cosa ci può dire della vostra partecipazione a PAD London?
Siamo entusiasti di partecipare a PAD London con una selezione di pezzi iconici dell’Art Déco. Questo straordinario evento riunisce una clientela internazionale, offre un’atmosfera vibrante e si distingue per l’eccellenza degli espositori.
Celebrando il Centenario dell’Art Déco, può raccontarci qualcosa sui pezzi selezionati per la rassegna? In particolare i due mobili realizzati da Eugène Printz e Jean Durand?
Si tratta di pezzi di qualità museale, estremamente rappresentativi del periodo artistico Art Déco. In particolare, i capolavori di Eugène Printz e Jean Durand conservano l’unicità di non essere mai apparsi sul mercato, essendo rimasti nella stessa famiglia committente fin dalla loro realizzazione. Un’alchimia perfetta tra due maestri dell’Art Déco francese.
Lo stand è stato creato da Pierre Gonalons, può dirci qualcosa di più su questa scelta e su cosa possiamo aspettarci?
Ho scelto di collaborare con Pierre perché ho subito percepito in lui una personalità e una sensibilità rare, molto affini alle mie. Tra noi si è creato fin da subito uno scambio autentico e complementare. Insieme abbiamo deciso di dare alle opere un’aura quasi sacra, e lo stand riflette questa visione con un allestimento molto grafico e studiato nei minimi dettagli.
Cosa può raccontarci sulla lampada personale di Jacques Douctet?
La lampada è davvero simbolica, perché è stata la lampada personale del grande mecenate e collezionista Jacques Doucet, posta sulla scrivania di Pierre Legrain. Doucet fu un vero visionario per il suo tempo e contribuì in modo decisivo all’ascesa del movimento Art Déco. Non dimentichiamo poi che fu anche un collezionista di pittura senza pari, con opere come Les Demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso che facevano parte della sua collezione. La maggior parte delle sue collezioni si trovano oggi nei più grandi musei del mondo e nelle collezioni private più importanti, come quella di Yves Saint Laurent.
Qual è il legame che unisce la coppia di armadi di Eckart Muthesius e il Palazzo Manik Bagh?
Nel 1930, il maharaja di Indore, Yeshwant Rao Holkar Bahadur (1905–1956), incaricò Eckart Muthesius di progettare un palazzo moderno, destinato a diventare la sua realizzazione più prestigiosa e uno dei progetti Art Déco più significativi ed emblematici del periodo. I nostri arredi si inseriscono in continuità diretta con quella visione.

Trent’anni di Galerie Patrick Fourtin a Parigi
Quali sono i suoi pensieri e progetti per l’anniversario della Galerie Patrick Fourtin il prossimo anno?
Per me, la cosa più importante in vista del prossimo anniversario di Galerie Patrick Fourtin è poter invitare e ringraziare personalmente i nostri amici e clienti che ci hanno accompagnato con fedeltà in tutti questi anni. Stiamo pensando di organizzare un evento speciale, probabilmente la prossima primavera, per celebrare insieme questo traguardo importante.

Pierre Gonalons per Galerie Patrick Fourtin a PAD London
Pierre Gonalons è un designer, architetto d’interni, scenografo e designer tessile, che a maggio 2025 ha ricevuto il riconoscimento Le Talent du Bien-Être, dal Centre du Luxe et de la Création di Parigi. Reinterpreta l’art de vivre francese unendo tradizione e modernità. Diplomato all’École Camondo, Gonalons ha fondato il proprio studio a 23 anni e da allora ha sviluppato un’estetica personale in cui le arti decorative classiche incontrano la cultura pop e un minimalismo spettacolare. Le sue creazioni, arredi, oggetti o ambienti, sono un dialogo continuo tra passato e futuro, valorizzando la maestria artigianale e l’uso di materiali pregiati. Oggi è una figura di spicco del design francese contemporaneo sulla scena internazionale. In autunno, oltre a curare lo stand di Patrick Fourtin a PAD London, firmerà il design del suo primo ristorante e presenterà una nuova collezione di oggetti per la Fondazione Boghossian di Bruxelles.
Giulia Bianco
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati