Concetta Baldassarre. Un’artista da riscoprire in questa mostra in Abruzzo 

Fra le protagoniste della rassegna Contemporanea 25 a Tagliacozzo c’è anche Concetta Baldassarre, artista a lungo dimenticata. Ora 60 sue opere vanno in mostra al Palazzo Ducale Orsini-Colonna

Allieva di Toti Scialoja e amica di Piero Dorazio, Concetta Baldassarre (Sulmona, 1924 – Roma, 1981), è la protagonista di una delle due mostre della rassegna Contemporanea 25 (XII edizione), la seconda dedicata a Annu Palakunnathu Matthew . Le due donne si specchiano l’una di fronte l’altra in un dialogo fra attualità e passato, motivo trainante il progetto che, nato nel 2012 da un’idea di Emanuele Moretti e dal sostegno del Comune di Tagliacozzo, ha come obiettivo valorizzare, attraverso l’arte e la cultura, il borgo abruzzese, considerato fra i più belli d’Italia.  

Concetta Baldassarre, Ritratto, 1949-50 ca. courtesy Archivio Concetta Baldassarre
Concetta Baldassarre, Ritratto, 1949-50 ca. courtesy Archivio Concetta Baldassarre

La mostra di Concetta Baldassarre a Tagliacozzo 

Quest’anno la rassegna, ospitata all’interno di Palazzo Ducale Orsini-Colonna, è dedicata al tema degli “Archivi della memoria sospesa”; nel caso di Concetta Baldassarre, con lo spaccato Il ritratto svelato di una vita nell’arte curato da Cesare Biasini Selvaggi, ci pone di fronte ad un progetto di ricerca, uno scavo nella storia che ha il merito di avere tolto dall’oblio un’autrice meritevole, la cui opera, oggi e con lo sguardo della distanza del tempo, nulla ha da invidiare agli artisti suoi coevi abbondantemente documentati fra le pagine dei libri di storia dell’arte.  

Le opere di Concetta Baldassarre 

Questa prima retrospettiva dalla morte dell’artista conta circa 60 opere, dipinti e disegni, ma anche altro, come oggetti di arti applicate, per esempio l’opera Senza titolo, una vera e propria lampada da tavolo in tessuto ricamato e legno rivestito in cuoio del 1950, che raccontano l’evoluzione del suo lavoro, i suoi riferimenti culturali e di formazione, ma anche le sue relazioni.  

Concetta Baldassarre Senza titolo [lampada da tavolo] 1950, tessuto ricamato e legno rivestito in cuoio, 38 x 25 x 19 cm, courtesy Archivio Concetta Baldassarre, foto: Sebastiano Luciano
Concetta Baldassarre Senza titolo [lampada da tavolo] Concetta Baldassarre Senza titolo [lampada da tavolo] 1950, tessuto ricamato e legno rivestito in cuoio, 38 x 25 x 19 cm, courtesy Archivio Concetta Baldassarre, foto: Sebastiano Luciano

L’arte di Concetta Baldassarre 

Figlia del Novecento, di un astrattismo che ha saputo sin dagli esordi giocare fra segno, traccia e colore e ha continuato a farlo; figlia di un’arte che ha saputo meditare su sé stessa, lirica e classica come l’aveva definita Dorazio, l’arte di Concetta Baldassarre mostra in questa retrospettiva la forza e l’energia di una donna che ha praticato con rigore e convinzione la propria via artistica. Anche in tempi in cui si affacciavano al mondo dell’arte e si diffondevano con maggiore successo pratiche di matrice concettuale – seppure, va detto, nella sua idea di sconfinamento della tela – non si deve escludere in alcun modo la modernità che Baldassarre faceva dialogare con i più felici insegnamenti delle neo-avanguardie. In tal senso, lo studio, la ricerca hanno sempre il merito di ripensare alla storia, alla sua narrazione mostrando posizioni alternative, a volte inedite a quelle maggiormente conosciute ma soprattutto permettono di ampliare visioni e conoscenze. Concetta Baldassarre è abruzzese ma non è importante esclusivamente per il territorio, anzi al contrario: come recita il titolo della mostra si svela il ritratto di una vita nell’arte. 
 
Maria Letizia Paiato 
 
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Maria Letizia Paiato

Maria Letizia Paiato

Maria Letizia Paiato storico e critico dell’arte è docente di Stile, Storia dell’Arte e del Costume presso l'Accademia di Belle Arti di Macerata. Dottore di Ricerca (Ph.D) in Storia dell’Arte Contemporanea, Specializzata in Storia dell’Arte e Arti Minori all’Università degli…

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